Le stronzate di Pulcinella

Non si usano piu':ricordi di un tempo non lontano

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view post Posted on 18/10/2019, 10:40
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Ecco un elenco di 'cose', oggetti, merendine, dolciumi ed altro, che non ci sono più ma che in passato erano molto diffuse.

Cominciamo con le caramelle FIDASS www.cartesio-episteme.net/calcio/fidass/fidass.htm che sono state le prime a far iniziare la raccolta delle figurine dei calciatori molti anni prima (siamo nell'immediato dopoguerra) che la Panini sfornasse il suo album di figurine dei calciatori.

Le caramelle costavano 10 lire ognuna (prezzo molto caro per l'epoca) e contenevano una sola figurina che erano soggetto di scambi fuori dalle scuole.

La "Marronita" la producevano alcune ditte ed anche la Motta www.ebay.it/itm/153578437466
era una scatola di cartone rivestita all'interno di stagnola e conteneva una marmellata molto consistente di castagne, una via di mezzo tra la marmellata di castagne ed i marrin glacee.

Il "Sacripante" è una specialità genovese, è ancora in commercio, ma difficile da reperire. E' un dolce similare alla Fiesta Ferrero, ma assai diverso nel gusto. Negli anni 50' fu tentata una grande distribuzione nazionale

sacripante



Per giocare al pallone (calcio) si usavano scarpette di pelle nera, con i tacchetti, in genere erano 8 tacchetti rotondi che sistemava il calzolaio, oppure c'erano le strisce che si applicavano orizzontalmente sulla suola, il pallone era di cuoio ed aveva la camera d'aria all'interno e si gonfiava con un'apposita siringa apllicata al gonfiatore.

Il pallone pesava più del doppio degli attuali palloni, quelli nell'immagine erano a 18 spicchi, ma ce ne erano anche a 36 spicchi cuciti a mano


Anni-50-Palloni-di-cuoio-20190215143112

 
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view post Posted on 25/10/2019, 12:12
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approfitto di questo post di Arecata per postare una serie di foto di oggetti non poi così datati, ma ormai obsoleti e superati dal progresso per rendere loro omaggio e, soprattutto, perchè costituiscono un patrimonio di cui non si deve perdere traccia in quanto rappresentano la nostra memoria, la nostra storia.

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"la vrasera"


oggetto in rame che conteneva la brace. Qui è inserito in un apposito cerchio in legno su cui si appoggiavano i piedi per scaldarsi. La brace veniva utilizzata anche per arrostire il pane o altro.

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'o rinale inte a culunnetta


vaso da notte conservato in un mobiletto che fungeva da comodino e veniva utilizzato in mancanza di servizi igienici, in genere per le evacuazioni liquide.

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'o vasetto


contenitore in terracotta utilizzato per conservare melanzane o peperoni sottolio, alici ed altro

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'o pignatiello


vaso di terracotta dove si facevano cuocere fagioli o ceci al calore (e non sul fuoco) del camino.


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tostatore di caffe' o orzo




 
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view post Posted on 26/10/2019, 10:05
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Nella realtà di un tempo il corredo della cucina era indubbiamente più modesto di quello visibile in questa stanza dove invece è allestita una ricca e variegata collezione di oggetti, composita e completa.
L’arredo era perlopiù costituito da alcuni elementi essenziali quali il focolare la madia, una credenza, un tavolo e delle panche, ai quali si aggiungevano altri oggetti sulla base dell’agiatezza economica o delle attività produttive complementari che la famiglia poteva svolgere.



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La piattaia.
Era uno scaffale pensile su cui si esponevano piatti o vasellame.



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Lo scaldalatte o bollitore in alluminio


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quest'aula ve la ricordate? Io si!


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I centrini. Non c'era una nonna o una mamma che non sapeva realizzare questi manufatti con merletto e ricamo.


 
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view post Posted on 26/10/2019, 12:47
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Cucina-antica

Rovinata, abbandonata, ma questa era la cucina antica, 3 fuochi tutti alimentati a legna sopra i fori c'erano dei dischi rotondi per i primi 2 fuochi e quadrati per l'ultimo:
Il camino, se c'era, in genere stava in altro locale, a meno che non si trattasse di un monolocale....di persone 'povere'.
 
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view post Posted on 26/10/2019, 16:26
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Bravo, questo era 'o fuculare!
 
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view post Posted on 28/10/2019, 10:36
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Era una crema spalmabile tipo Nutella che era venduta in piccoli contenitori a forma di casetta. Una volta lavate le casette formavano un plastico della città.

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E' un altro un prodotto scomparso a marchio Perugina: la barretta di cioccolato Carrarmato. Parliamo, forse, del primo “snack” firmato Perugina e del primo prodotto studiato appositamente per raggiungere il target dei bambini.

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La Star, negli anni ’70 la maggiore industria alimentare italiana, rispondeva al dilagante successo della Nutella con una crema da spalmare bigusto, lo scuro cacao e la chiara nocciola. “Lupi di mare al merendaggio…”, uno dei grandi slogan dell’epoca.

Frizzina


anche con "frizzina" la Star volle fare concorrenza alla Idrolitina.

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Era un ibrido nata dalla Coca cola ed il chinotto. Fu il vero soft drink nazionale degli anni ’60.


ovomaltina


era una polvere che, mischiata al latte, dava come risultato una bevanda al gusto di cioccolato, blandamente tonificante. Slogan: Ovomaltina dà forza. Qualche anno dopo, a fine ’60, arrivarono Cioccovo, la versione solida, e la tavoletta Ovomaltina pocket.

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Tentativo vistosamente fallito di rivaleggiare con la Coca Cola.


 
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view post Posted on 28/10/2019, 17:15
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Si avvicina l'inverno, cominciano i raffreddori, magari gradite una di queste?

Scatola-Vintage-Resoldor-Liquirizia-Gazzoni-C-Bologna



No, la scatoletta di cartone con il forellino per la fuoriuscita della sfera rotonda non mi piace, preferisco

Scatola-In-Latta-La-Pasticca-Del-Re-Sole



la scatola di latta e le caramelline incartate una per una

e se andiamo al Luna Park trpveremp il Rotor? Come non sapete cos'era il Rotor?

rotor



si entrava in un cilindro molto grande e ci si appoggiava con le spalle alla parete metallica

il cilindro cominciava a rpteare, sempre più velocemente, per cui venivi 'schiacciato', per la forza centrifuga, alla parete stessa.
Subito dopo il pavimento scendeva di circa 2 metri e tu rimenevi in aria aderendo al cili9ndro il quale doopo uno o due minuti, cominciava a rallentare i suoi giri, la forza centrifuga diminuiva e tu scivolavi verso il pavimento, quando tutti erano a terra e fermi, si arrestava completamente ed uscivo, divertito dall'attrazioe

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DVD, CD, Dischi in Vinile, ma i dischi di cartone non ve li ricordate?
Erano dei 78 giri, in genere con fiabe, di poco prezzo, di poco valore ecco a voi Pollicino, erano 3 dischi di cartone

dischi_di_cartone



Al Luna Park c'era anche la possibilità di registrarlo con la propria voce...senza sotofondo musicale il Karaoke arriverà molti anni dopo

Vi ho fatto venire il mal di testa, perdonatemi, passiamo in farmacia e prendiamo un

cachet





alla prossima

 
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view post Posted on 29/10/2019, 12:13
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con queste pubblicità RINFRESCHIAMOCI LA MEMORIA!



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view post Posted on 31/10/2019, 13:51
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Il mio ricordo come incubo era questo vale lo stesso??

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view post Posted on 31/10/2019, 13:52
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Certo che si!
 
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view post Posted on 31/10/2019, 14:07
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Posso mai lasciare Aurora senza il complemento?

Ecco l'accessorio che consentiva anche agli inesperti di fare le siringhe, si chiamava "Autosiringa Lombardo" lo vedete in due immagini, nella prima, nudo, essenziale come quando s'acquistava, nella seconda lo vedete 'caricato' con la normale siringa che però aveva la base in acciaio cosi come alla fine, in modo da poter essere incastrata e non si rompesse l'ampolla di vetro.

Una volta caricata, si premeva un pulsante e zac l'ago era penetrato e si faceva normalmente l'iniezione.



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view post Posted on 1/11/2019, 19:29
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Sembra passato un secolo e invece sono solo pochi, pochissimi decenni, oppure pochi anni.


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view post Posted on 3/11/2019, 10:41
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view post Posted on 13/11/2019, 00:17
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Il campanaro gioco spensierato all aperto

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La lucidatrice che rendeva i pavimenti lucidi

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Il. Bagno nella tinozza

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Il gioco con l elastico

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La grattugia formaggio
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view post Posted on 28/1/2020, 19:36
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Bibite italiane dimenticate.




Prima dell’avvento dei grandi marchi internazionali, cosa si beveva in Italia?
Poichè molte bibite sono state dimenticate, oggi faremo un piccolo excursus indietro nel tempo e ne ricorderemo qualcuna.

Acqua e menta
Oppure latte e menta. Bevanda preparata soprattutto per i più piccoli, particolarmente in voga negli anni ’70, basata sull’unione di due semplici ingredienti: acqua e sciroppo di menta. A fare la parte del leone a quei tempi, un nome storico dell’industria alimentare italiana: Fabbri. Lo stesso delle amarene, del latte di mandorla e tanti altri preparati per bar, ristoranti e pasticcerie.

Spumador
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Come non nominare, poi, la spuma? Una bibita a base di acqua gassata, zucchero, caramello e aromi, una sorta di versione italiana della soda statunitense. Bar, trattorie, drogherie: tutti i locali tra gli anni ’70 e ’90 avevano a disposizione una linea di spuma, apprezzata da consumatori di ogni età. Erano principalmente due le tipologie in commercio: bionda, nata nei primi anni ’20, o nera, creata per la prima volta nel ’38 .
dall’azienda Spumador, anche se nel tempo si iniziarono a diffondere altre varianti aromatizzate alla menta o agli agrumi.

Tamarindo
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Diffuso soprattutto in Sicilia, il tamarindo era una delle bevande estive per eccellenza, prodotto a partire dall’omonimo frutto e un misto di spezie. Apprezzato soprattutto per le sue proprietà digestive e diuretiche, il frutto veniva anche impiegato per la preparazione di creme e confetture.
Fu Carlo Erba a produrre la bibita a livello industriale.
il tamarindo riscuote un particolare successo, entrando ben presto nel bar di famiglia della borghesia milanese per poi diffondersi in tutta Italia, grazie anche alla campagna pubblicitaria firmata da Marcello Dudovich.
Negli anni '70, il marchio è stato acquisito da Cedral Tassoni che produce e imbottiglia nello stabilimento di Salò, mantenendo inalterati sia la ricetta che la confezione originale.



 
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