Le stronzate di Pulcinella

E' il supervulcano dei campi Flegrei uno dei piu' pericolosi al mondo.

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view post Posted on 19/1/2020, 11:18
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Pulcinella291 Forum

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La maggior parte delle persone comuni, anche a livello mondiale, escludendo, naturalmente gli scenziati, conosce il Vesuvio vuoi per le eruzioni storiche sulle città romane di Pompei , Ercolano e Stabia , vuoi per la pericolosità estrema che una sua esplosione potrebbe avere dato il gran numero di abitanti che vive alle sue falde.
Non si sa o perlomeno non tutti ne sono a conoscenza che ad ovest del Vesuvio, a meno di 15 km dalle sue falde una serie di rilievi collinari con una massima elevazione di 460m sul livello del mare nasconde un pericolo ben più grave:l’area vulcanica dei Campi Flegrei conosciuta per i fenomeni di sollevamento del suolo (bradisismo) che affliggono da sempre il comune di Pozzuoli e venuta prepotentemente alla ribalta negli anni 80, precisamente tra l’82 e l’84 per una crisi sismica che mise in ginocchio tutta l’area causando l’evacuazione di migliaia di persone.
Ebbene il Vulcano Flegreo è uno dei dieci supervulcani esistenti al mondo.
Sono solo 10 e in questi 10 non rientrano ne il Vesuvio, ne il Pinatubo o il Krakatoa, ne il Tambora, il Kilauea, il Monte Pelee o il monte Saint Elen che sono responsabili delle peggiori catastrofi della storia dell’uomo.
Da questo possiamo dedurre che un'eventuale esplosione del cratere dei campi Flegrei potrebbe avere conseguenze disastrose non solo per la Campania o l'Italia ma anche per gran parte dell'Europa.
Una cosa è certa, l'esplosione di un supervulcano può modificare radicalmente il paesaggio per decine o centinaia di chilometri e condizionare pesantemente il clima a livello mondiale per diversi anni, con effetti cataclismatici sulla vita stessa del pianeta e dell’uomo.
Non parliamo quindi di effetti locali ma di effetti globali.
Come in tutte le altre 10 strutture piu' pericolose al mondo, presenti sulla superficie terrestre, anche la caldera Flegrea non deve essere considerata un vero e proprio vulcanio, in quanto non è presente un edificio vulcanico visibile, quanto semmai una depressione di origine vulcanica. All'interno delle grandi caldere è possibile notare lo sviluppo di vari crateri più o meno formati e la presenza di un vulcanismo di tipo secondario (geyser, fumarole, sorgenti termali, ecc.). Non è mai stata osservata un'eruzione di questo tipo di caldere (che hanno periodi di quiescenza di centinaia di migliaia di anni tra un'eruzione e l'altra), anche se nelle aree circostanti si trovano chiare tracce geologiche di imponenti eruzioni passate. Gli esempi più noti di questo tipo di apparati sono il parco di Yellowstone (USA), i Campi Flegrei (Italia), il lago Toba (Indonesia).

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Per dare un'idea ecco ricostruita in 3D la struttura sepolta del supervulcano dei Campi Flegrei, grazie alla quale diventa più facile identificare gli elementi chiave coinvolti nella dinamica dei Campi Flegrei.
Nel suo insieme la zona è oggi considerata un unico supervulcano.
La caldera flegrea ha un raggio di 15km e nella sua ancora controversa storia geologica si riconoscono almeno due catastrofiche eruzioni, la prima (eruzione dell’Ignimbrite campana) avvenuta circa 40mila anni fa con un’espulsione di materiale vulcanico compresa tra i 200 ed i 250km cubi, si chilometri cubi! La seconda (eruzione del Tufo Giallo Napoletano) avvenuta circa 15mila anni fa con un’espulsione di materiale vulcanico di circa 40 chilometri cubi.
Tra le due enormi eruzioni e successivamente a quella del tufo giallo, tutta una serie di eventi eruttivi minori hanno creato la struttura attuale dell’area.
L’ultima eruzione storica risale all’anno1538 quando in una settimana o poco più, dal fondo del mare in una piccola baia vicino Pozzuoli spuntò un vulcano (Monte nuovo) che distrusse ogni cosa per un raggio di qualche chilometro.
Per dare un'idea della pericolosità di questo supervulcano, ora, finalmente, si sa qualcosa di più sulla misteriosa grande eruzione di 15 mila anni fa nei Campi Flegrei.
E' stata trovata la prova che l'eruzione di Masseria del Monte, che ricoprì di cenere il Mediterraneo Centrale, fy stata generata dal supervulcano dei Campi Flegrei, il vulcano più pericoloso d'Europa. Un'eruzione sconosciuta fino a oggi. A individuarne l'origine, un team internazionale di ricercatori dell'Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igag), dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), delle Università britanniche di Oxford, Durham e St Andrews, del Cnrs francese e dell'Università di California. Il lavoro dal titolo «Evidence for a large magnitude eruption from Campi Flegrei caldera (Italy) at 29 ka» è stato pubblicato sulla rivista scientifica «Geology».
Sin dagli anni '70 un livello di ceneri datato a circa 29.000 anni fa è stato ritrovato nei sedimenti lacustri e marini di un'ampia area del Mediterraneo centrale, fornendo la prova indiretta di una grande eruzione avvenuta nella regione. Nonostante questa considerevole evidenza regionale e la sua relativa giovane età, nessuna prova geologica di un simile evento era stata fino a oggi mai trovata nelle aree vulcaniche mediterranee.
Si è anche scoperto che l'enorme eruzione dell'Ignimbrite Campana di circa 40mila anni fa che ricoprì la Campania di una spessa coltre di tufo, e le cui ceneri sottili raggiunsero anche la Pianura Russa, a migliaia di km di distanza.

Per riassumere Nei Campi Flegrei si riconoscono e distinguono tre periodi o fasi geologiche:

il Primo Periodo Flegreo: risale a 42 000–35 000 anni fa; è caratterizzato da banchi in piperno e tufi grigi pipernoidi, riconoscibili nella collina dei Camaldoli, come nella dorsale settentrionale e occidentale del monte di Cuma; altri prodotti a esso riferibili sono quelli profondi di Monte di Procida, riconoscibili negli strapiombi della sua costa. Per questo periodo si parla anche del vulcano Archiflegreo la cui attività vulcanica esplosiva raggiunse l'apice con l'esplosione che disseminò in buona parte della regione Campania l'ignimbrite campana e che portò allo sprofondamento della caldera (39 000 anni fa)[2];
il Secondo Periodo Flegreo: databile fra i 35 000–10 500 anni fa; proprio 35 000 anni fa avvenne la maggiore eruzione della storia che si è caratterizzata per l'esteso deposito di tufo che ricopre l'intera piana campana per un'area di oltre 10 000 chilometri quadrati;[3] circa 15 000 anni fa si verificò un altro evento catastrofico quando nei vulcani si formò un quantitativo di pomici e ceneri a causa della frammentazione di 40 chilometri di magma, il cui prodotto fu il tufo giallo che costituisce i resti di un immenso vulcano subacqueo (avente un diametro di circa 15 km e Pozzuoli al suo centro), il cui cratere residuo è formato dalla collina di Posillipo, dalla collina dei Camaldoli, dalla dorsale settentrionale di Quarto, dai monti di Licola-S.Severino, dal dicco del monte di Cuma, e da Monte di Procida. All'interno di questo cratere si erge ancora il massiccio tufaceo del Monte Gauro che si colloca tra Pozzuoli e l'Averno[4];
il Terzo Periodo Flegreo: datato dagli 8.000 ai 500 anni fa; è caratterizzato dalla pozzolana bianca che costituisce il materiale di cui è formata la maggior parte dei vulcani che formano i Campi Flegrei. Essi si sono collocati tutti all'interno del cratere primordiale del Secondo Periodo Flegreo; a grandi linee si può dire: con un'attività iniziale a sud-ovest nella zona di Bacoli e di Baia (10.000–8.000 anni fa); un'attività intermedia in area centrale, zona tra Pozzuoli, Montagna Spaccata e Agnano (8 000–3 900 anni fa); e infine un'attività più recente spostatasi nuovamente verso occidente a formare l'Averno e il Monte Nuovo (3.800–500 anni fa), un piccolo cono vulcanico alto 133 metri vicino al Lago di Lucrino nel comune di Pozzuoli[5]. L'ultima eruzione è stata quella del Monte Nuovo nel 1538 dopo un periodo di quiescenza durato circa 3.000 anni ed è tra le eruzioni di minore intensità avvenute ai Campi Flegrei.
 
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view post Posted on 19/1/2020, 13:01
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alla faccia..... complimenti all'autore. Ho fatto bene ad abbandonare la zona Flegrea, ma anche se stessi, oggi, ad oltre 200km. non sarei del tutto tranquillo
 
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view post Posted on 19/1/2020, 13:05
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In Italia e in gran parte d'Europa non starebbero tranquilli, visto che il materiale piroclastico dei campi Flegrei è stato ritrovato persino in Russia.
 
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view post Posted on 29/11/2023, 12:17
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