Le stronzate di Pulcinella

Le antiche canzoni napoletane di protesta

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 26/3/2020, 19:58
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,086

Status:


La canzone napoletana (in particolare quella popolare) è stata veicolo della voce di un popolo (come quello napoletano) con un forte senso di comunità, a tratti rivelatosi “ingovernabile” per coloro che tentarono di gestire la loro individuale libertà.

CANTO DELLE LAVANDAIE DEL VOMERO
Si dice che questa canzone popolare napoletana risalga addirittura al XIII-XIV sec., e che fosse assurta a canto di protesta contro la dominazione di dinastie straniere sul suolo di Napoli ("moccatura", che significa fazzoletto, assumeva quindi il significato di terra, terra usurpata). oje moccatora, oje moccatora!

Video



Vurria che fosse ciaola
Villanella popolaresca e scurrile, a forte contenuto sociale.
Sbruffapappa che, sul tema della ciaola, si esprime con altro metro: Vorria che fosse ciaola e che volasse
a sta fenesta a dirte na parola.
Ma non che mme mettisse a na gaiola!... Qui dove il riferimento osceno, sia pure col ricorso di una metafora, è chiaro e forte (la ciaola - l'uccello - è il simbolo dell'amore libero, sensuale, carnale, che non vuole essere imprigionato, chiuso in gaiola = gabbia).

Video



Napoli ha una grande storia di sommosse popolari legate alla ingiusta distribuzione di ricchezze e quindi alla povertà della gran parte degli abitanti.
La canzone "in galera li panettieri" risale al 1577 quando il popolino si scaglio' contro i formai accusandoli di speculare sul prezzo del pane:

Video



il “Canto dei Sanfedisti” è un canto di lotta, ci riporta indietro nel tempo, nel periodo dei Giacobini.
Quando, nel novembre del 1798, l'esercito rivoluzionario francese invade il regno di Napoli, la "[...] monarchia napoletana - come ammette Croce -, senza che se lo aspettasse, senza che l'avesse messo nei suoi calcoli, vide da ogni parte levarsi difenditrici in suo favore le plebi di campagna e di città, che si gettarono nella guerra animose a combattere e morire per la religione e pel re, e furono denominate, allora per la prima volta, “bande della Santa Fede”".

Video



La storia di Palummella zompa e vola è alquanto dibattuta, alcuni pensano che era contro i Borboni, la maggioranza invece è del parere che era una satira contro il Regno d’Italia e un lamento alla perduta libertà del meridione all’indomani di quella che per taluni era ritenuta una conquista ingiusta.
Nel film “Ferdinando I, re di Napoli” di Franciolini, pellicola del 1961 girata per i festeggiamenti dell’Unità d’Italia, si vede Eduardo De Filippo interpretare Pulcinella che attraverso la canzone Palummella prende in giro Ferdinando I di Borbone. Il regista, commise un falso storico, inventando fantasiosamente la storia della canzone e presentandola come rivolta contro il “re Borbone”.
La canzone divenne ben presto molto popolare ma il testo, forse come dicono alcuni storici la prima vera satira Italiana, considerato troppo sovversivo dalle autorità sabaude, venne modificato e quello originale andò perso.

Video



La prossima canzone "Malaunità" vuole essere una controcelebrazione dei cosiddetti festeggiamenti per l'unità d'Italia - ha spiegato il cantante -. L'undici maggio di 150 anni fa è iniziata la morte del sud, e non solo metaforicamente; quello che i libri di storia scritti dai vincitori non raccontano è il massacro di almeno un milione di meridionali e lo spietato saccheggio economico, commerciale e culturale perpetrato ai nostri danni. Non c'è proprio nulla da festeggiare, almeno dalle nostre parti: viene negata la pura verità dei fatti.

Video



 
Web  Top
0 replies since 26/3/2020, 19:58   526 views
  Share