Le stronzate di Pulcinella

Sapevi che a Napoli.....curiosità che forse non sai

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 5/10/2020, 11:23
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:


1_2963



E' nato il primo parlamento in Italia e fu quello delle due Sicilie del 1820?


1_2964


Esiste una via che si chiama della monnezza e che non ha nulla a che vedere con i rifiuti? Tradotto dallo spagnolo dal popolo, che non sapendo pronunciare MARIA MONDEZ, ha tradotto nel piu'’ popolare MUNNEZZ.


1_2965
che è la città sotterranea più grande del mondo?Sono oltre 470 i km di estensione conosciuti e nella visita alla Napoli Sotterranea se ne vanno a visitare circa 1,5. Gran parte dei cunicoli sono ancora inesplorati.


1_2966
Che San Gennaro non è il solo patrono di Napoli? La città ha ben 52 santi protettori e sono:
San Tommaso d'Aquino (1605)
Sant'Andrea Avellino (1622)
Santa Patrizia Vergine (1625)
San Francesco di Paola (1625)
San Domenico di Guzman (1641)
San Giacomo della Marca (1647)
Sant'Antonio di Padova (1650)
San Francesco Saverio (1654)
Santa Teresa d'Avila (1664)
San Filippo Neri (1668)
San Gaetano di Thiene (1671)
Sant'Agnello abate (1671)
San Severo Vescovo di Napoli (1673)
Sant'Agrippino Vescovo di Napoli (1673)
Sant'Aspreno primo Vescovo di Napoli (1673)
Sant'Eufebio Vescovo di Napoli (1673)
Sant'Atanasio Vescovo di Napoli (1673)
San Nicola di Bari (1675)
San Gregorio Armeno Vescovo e Martire (1676)
Santa Chiara d'Assisi (1689)
San Biagio Vescovo e Martire (1690)
San Pietro da Verona (1690)
San Giuseppe sposo di Maria Vergine (1690)
San Michele Arcangelo (1691)
San Francesco d'Assisi (1691)
Santa Maria Maddalena de' Pazzi (1692)
San Giovanni Battista (1695)
San Francesco Borgia (1695)
Santa Candida la Vecchia (1699)
Santa Maria Egiziaca (1699)
Sant'Antonio abate (1707)
Sant'Ignazio di Loyola (1751)
Santa Maria Maddalena (1757)
Santa Irene Vergine e Martire (1760)
Sant'Emidio Vescovo e Martire (1760)
San Raffaele Arcangelo (1797)
Sant'Anna madre di Maria Vergine (1805)
San Luigi Gonzaga (1835)
Sant'Agostino Vescovo e Dottore della Chiesa (1835)
San Vincenzo Ferrer (1838)
Sant'Alfonso Maria de' Liguori (1840)
San Francesco De Geronimo (1841)
San Francesco Caracciolo (1843)[1]
San Giovan Giuseppe della Croce (1845)
San Pasquale Baylon (1845)
San Francesco di Geronimo (1845)
San Rocco (1856)
San Gioacchino padre di Maria Vergine (1895)
Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe (1901)
Santa Lucia vergine e martire (1903)
Santa Geltrude (1927)
Santa Rita da Cascia (1928)



1_2967
Che la Madonna di Montevergine, tanto adorata dai Napoletani e i campani tutti si chiama anche "Mamma schiavona"? Viene cosi' appellata perchè, secondo la tradizione, le Madonne sorelle erano 6 bianche ed una nera, la Madonna di Montevergine, che per il colore della sua pelle era considerata la più "brutta" delle "7 sorelle" . Da qui l'appellativo "Schiavona", cioè straniera.


1_2968


Che, forse, la prima donna guerriera nel mondo era napoletana?
Si chiamava Maria Puteolana e fu una coraggiosa guerriera vissuta a Pozzuoli nel XIV secolo, quando la città era dominata dagli Angioini ed era costretta a difendersi dagli Aragonesi e dai pirati.
Non si hanno molte informazioni di questa donna Virago, ma la più attendibili risalgono allo stesso Francesco Petrarca (colui che scrisse il Canzoniere), in quel tempo a Napoli per essere "interrogato" dal grande e dotto Re di Napoli Roberto d'Angiò per essere incoronato come poeta.
Descritta come una donna di morigerati costumi, astemia e parca nel cibo e nelle parole pare che Maria Puteolana (chiamata anche Maria la Pazza) perse la vita per difendere Pozzuoli da un attacco dei pirati.


1_2969
Che il Banco di Napoli emise i primi assegni della storia (forse secondi solo a quello che potremmo chiamare Traveler's cheque dell'Ordine Templare)?



1_2970
Che a Napoli nel 1710 fu fondato l 'Istituto Orientale la più antica università di studi sinologici ed orientalistici d'Europa?


1_2971
Che la prima fabbrica metalmeccanica d'Italia per numero di operai fu quella di sito sul litorale tra San Giorgio a Cremano e Portici ?
Pietrarsa rappresentò quindi il primo nucleo industriale italiano (precede di 44 anni la fondazione della Breda e di 57 quella della Fiat), attivo fino agli anni ’70 del ‘900, quando l’affermarsi delle locomotive elettriche e diesel determinò il declino dei mezzi a vapore e, insieme, dell’opificio.
Insomma fu la prima fabbrica italiana di locomotive.

Continua
 
Web  Top
view post Posted on 5/10/2020, 16:03
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:


1_2972

Che il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità, per i suoi eccezionali monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell'Europa?


1_2973
Che nel 1997 l'apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d'Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della città) tra le riserve mondiali della biosfera?



1_2974
Che Napoli gode di un clima mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e secche, ma comunque rinfrescate dalla brezza marina che raramente manca sul suo golfo. Secondo la classificazione Köppen, Napoli, nella sua fascia costiera, appartiene alla zona Cfa e Csa, perché un mese di estate riceve una quantità di precipitazioni superiore a 40 millimetri. Il sole splende mediamente per 250 giorni l'anno. La particolare conformazione morfologica del territorio del capoluogo, comunque, è tale da fare in modo che la città possieda al suo interno differenti microclimi, con la possibilità quindi di incontrare variazioni climatiche anche significative spostandosi di pochi chilometri?



Che nei secoli Napoli ha visto sorgere centinaia di conventi, chiese e monasteri, tanto che le valse il soprannome di città dalle 500 cupole?
Oggi il loro numero si aggira intorno al migliaio di unità, il che la pone tra le città con il più alto numero di edifici di culto al mondo. Se si considerano solo le chiese monumentali, il numero è particolarmente alto: esse arrivano a oltre 400 unità nel centro storico


1_2975
Che Napoli, oltre a possedere un patrimonio storico, monumentale, artistico, archeologico e culturale di livello mondiale, conta anche un patrimonio naturalistico paragonabile a quello di Hong Kong e Rio de Janeiro, tanto che su tale elemento distintivo è nato il celebre detto popolare «Vedi Napoli e poi muori»?


1_2976
Che nel primo censimento dello Stato unitario (1861), Napoli era il comune più popoloso d'Italia e tra i primi in Europa. Cedette all'inizio degli anni 30 del 900 il primato a Milano e poi a Roma. Annoverando anche i pendolari (circa 200.000, ben il 20% in rapporto alla popolazione residente[135]), i militari, ecc. che ogni giorno si riversano in città, il numero degli abitanti all'interno del comune cambia considerevolmente. Al 31 dicembre 2016, ci sono 55.652 stranieri che vivono nel territorio comunale, a maggioranza singalese.



1_2977
Che il napoletano sostituì il latino nei documenti ufficiali e nelle assemblee di corte a Napoli, dall'unificazione delle Due Sicilie, per decreto di Alfonso I nel 1442 e per oltre un secolo fu la lingua ufficiale del regno ?Nel XVI secolo il re Ferdinando il Cattolico impose il castigliano come nuova lingua ufficiale e il napoletano di stato sopravviveva solo nelle udienze regie, negli uffici della diplomazia e dei funzionari pubblici. In seguito il cardinale Girolamo Seripando, nel 1554, stabilì poi che in questi settori venisse sostituito dal volgare toscano.


1_2978
Che Napoli fu luogo di approdo dell'apostolo Pietro in Italia,[140] e per questo fu uno dei primi luoghi del Cristianesimo in Occidente?



1_2979
Che la Cappella San Severo, oltre al Cristo velato conserva anche la statua del disinganno?
In quest’opera, l’artista Francesco Queirolo ha scolpito nel marmo una fitta rete che avviluppa il corpo di uomo, con un incredibile cura nel dettaglio dei nodi.La statua fu dedicata da Raimondo al padre Antonio, che dopo una vita piuttosto libertina aveva trovato la via della virtù. Non c’è giudizio nel pensiero del Principe, solo la constatazione della “fragilità umana, che non può conoscere grandi virtù senza vizio”.
Si narra che un soldato nazista che per vedere se era vero ruppe col calcio del fucile un pezzo della rete.


continua
 
Web  Top
view post Posted on 6/10/2020, 09:31
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:


1_2981



Che a Napoli in una chiesa del quartiere Sanita' c'è la statua di S. Raffele arcangelo con il pesce pescato nel Tigri ,orbene a Napoli c'è una vecchia usanza secondo al quale il 24 ottobre festa del santo , le donne che cercano marito vanno a " vasa' o pesce a San Rafele baciano il pesce di San Raffaele.



1_2982
Che il 24 Giugno si festeggia san Giovanni Battista.A Napoli questo è uno dei giorni preferiti per celebrare le prime comunioni.E sempre a Napoli ,ancora oggi,tra i genitori di un battezzato ed il padrino (o la madrina) di quest'ultimo si usa reciprocamente definirsi "san Giuvanne".



1_2983


Che, una volta, per dimostrare ad una donna i propri sentimenti "se purtava 'a serenata".Le dichiarazioni “serie” dovevano essere pubbliche ed il vicolo tutto doveva sapere che Gennarino amava Teresina .Un paio di chitarre, un mandolino, un ragazzo con una gran voce, la luna: ecco gli ingredienti della ricetta. Quando le ragazze parlavano tra di loro di un eventuale innamorato si diceva: Ma t'ha purtate a serenata?"


1_2984
sapevi che c'è una lunga discussione che va avanti dalla fine dell’Ottocento tra le statue del Palazzo Reale di Napoli.
Carlo V d’Asburgo, indicando una pozza d’acqua a terra esclamò: “chi a fatto pipi qui a terra?“. Carlo III di Borbone risponde: “Io non ne so niente“, mentre Gioacchino Murat ribatte: “sono stato io, e allora?”. A questo punto, l’intervento di Vittorio Emanuele II è il più drastico, sguaina la spada e urla: “ora te lo taglio !"


1_2985
Che Pasolini disse:"preferisco la povertà dei Napoletani al benessere della repubblica italiana, preferisco l'ignoranza dei Napoletani alle scuole della repubblica italiana preferisco le scenette, sia pure un po' naturalistiche, cui si può ancora assistere nei bassi Napoletani alle scenette della televisione della repubblica italiana. Considero anche l'imbroglio uno scambio di sapere. Un giorno mi sono accorto che un Napoletano, durante un'effusione di affetto, mi stava sfilando il portafoglio: gliel'ho fatto notare, e il nostro affetto è cresciuto.



1_2986
Che la tarantella, secondo le credenze popolari, serviva a liberare dal veleno iniettato dal morso della tarantola? Considerata a tutti gli effetti come una forma di "danza", si distingueva dalle altre per la sua forma ritmica gioiosa e di evidente allusività erotica che ne hanno fatto per secoli il ballo più popolare del mondo.



1_2987


Che a Napoli si usa dire che non bisogna mai prestare niente, poichè la cosa ti si ritorcera' contro.? Questa cosa si pensa possa derivare dal fatto che I Borboni reggenti di Napoli persero i territori ed il trono a causa di un ingente prestito elargito alla casa reale inglese che invece di restituire quanto ricevuto dai Borboni, pensò bene di ideare l'Unità d'Italia tramite casa Savoia.-


1_2988


Che a Napoli fu creato il primo corpo dei Pompieri in Italia?
Fu Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone e re di Napoli, ad istituire, nel capoluogo campano, nel 1806, subito dopo il suo insediamento, il primo Corpo dei Genieri Pompieri.



1_2990


Che Napoli ebbe la prima nave da crociera del mondo? Era la Francesco I , un piroscafo, con motore a vapore, e due grosse ruote laterali, in grado di coprire con estrema affidabilità una lunghissima tratta: partenza da Palermo, e scali a Civitavecchia, Livorno e Genova, per fare tappa finale a Marsiglia. Questo nelle intenzioni ordinarie. Perché quanto portò la Francesco I alla ribalta delle cronache internazionali fu ben altro utilizzo. Due anni più tardi fu scelta per intraprendere un viaggio molto particolare.
Si pensò alla Francesco I per realizzare un viaggio che avrebbe proiettato la nave nel meraviglioso mondo del turismo. Un’idea che oggi sembra lapalissiana, ma a cui mai nessuno aveva pensato fino ad allora. La straordinaria trovata fu reclamizzata con ogni mezzo allora possibile, in particolare dandole rilievo grazie ad articoli di giornale e cartelloni pubblicitari. Si pensò anche, ennesimo primato, di piazzare pubblicità sulle fiancate dei treni.
La campagna pubblicitaria fu lanciata in ogni Stato Europeo, e la prima “clientela”, selezionatissima, risultò essere di primo piano. Nobili, principi, e autorità rinomate del vecchio continente furono i primi ad imbarcarsi per un viaggio marittimo di puro piacere. I facoltosissimi passeggeri furono, dall’estero, tredici inglesi, dodici francesi, tre russi, tre spagnoli, due prussiani, due bavaresi, due olandesi, un ungherese, uno svizzero, uno svedese, un greco.
Si imbarcarono a Napoli il 16 Aprile 1833, pronti ad intraprendere un meraviglioso viaggio con meta Costantinopoli, e fermate intermedie a Taormina, Catania, Siracusa, Malta, Corfù, Patrasso, Delfo, Zante, Atene, Smirne. Città storiche e dalle mille attrattive turistiche: un tour di tutto rispetto, degno procursore delle moderne crociere.
I viaggi d’andata e di ritorno durarono nel complesso tre mesi.


continua
 
Web  Top
view post Posted on 6/10/2020, 17:03
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:


1_2991


Che la festa della Madonna di Piedigrotta era per i napoletani più importante di Natale e Pasqua? Anche i vicerè spagnoli, e i re Borboni andavano in pellegrinaggio, la sera del 7 settembre, nella chiesa di Piedigrotta.


1_2993


Che a Napoli c'è ancora una vecchia credenza popolare secondo la quale quando si battezza un neonato, il padrino o la madrina devono stare bene attenti a non sbagliare nel recitare il Credo ? Basta un errore perchè la povera creatura sia tormentata per tutta la vita dalle streghe. In questo caso si dice:"tene e parole mancante do battesimo"



1_2994
Che una volta c'era l'usanza di gettare un po' di zucchero tra le gambette di una neonata così facendo , quando sarebbe diventata grande, gli uomini le avrebbero corso dietro e avrebbe trovato subito da sposarsi?
Ancora oggi alle ragazze che si sposano presto e bene si dice per proverbio: " e che ce tene 'o zucchero??"


1_2995



Che Libero Bovio, poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista italiano, autore di testi di molte celebri canzoni in lingua napoletana non rinunciva mai alle sue battute umoristiche?
Poichè era sempre invitato alle prime di spettacoli e manifestazioni teatrali, un giorno, invitato al teatro Politeama dall’attrice Dirce Marella ad assistere ad un suo spettacolo, ricevette dalla donna un biglietto sul quale era stampato il motto ‘Inseguimi: sono l’ombra!”. Bovio non esitò a risponderle, scrivendo sullo stesso foglio: ‘Non posso: tengo i calli!’.



1_2996
Che Palazzo San Giacomo, attuale sede del Comune, da oltre 180 anni è protagonista della vita politica, sociale ed economica di Napoli? E' stato infatti sede dei ministeri sotto i Borboni, ma anche sede di una banca, della borsa e della questura.


1_2997
Che il Gabinetto Segreto DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI comprende una serie di materiali volutamente raccolti dalla metà XVIII secolo intorno al tema erotico, ma sottratti per lungo tempo alla vista del pubblico comune perché considerati osceni, e perciò divenuti famosi ed oggetto di curiosità.?

Continua
 
Web  Top
view post Posted on 7/10/2020, 16:15
Avatar

Gold member

Group:
Supporter
Posts:
7,598

Status:


:piac:
 
Top
view post Posted on 7/10/2020, 16:57
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:


1_3002


Che Totò, nato Antonio Vincenzo Stefano Clemente, fu adottato nel 1933 dal marchese Francesco Maria Gagliardi Focas di Tertiveri, ereditando il titolo di marchese di Tertiveri e un lungo elenco di altri titoli nobiliari come:Sua Altezza Imperiale Antonio Porfirogenito della stirpe Costantiniana dei Focas Angelo Flavio Ducas Comneno di Bisanzio, Principe di Cilicia, di Macedonia, di Dardania, di Tessaglia, del Ponto, di Moldava, di Illiria, del Peloponneso, duca di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo?( tribunale di Napoli 1946)

Che l’alba per lui sorgeva a mezzogiorno e, se non si lavorava, si metteva in movimento intorno alle cinque del pomeriggio. Se lavorava, una clausola speciale nel contratti, gli consentiva di attaccare alle due?




Eduardo_Scarpetta


Che Eduardo Scarpetta famoso attore e commediografo padre dei tre fratelli De Filippo, durante una passeggiata in carrozzella disse al suo cocchiere, Pasquale, di fermarsi per permettergli di espletare un suo bisogno urgente (bisogna premettere che egli soffriva di una reale patologia renale).
Il caso volle che fu sorpreso in quel frangente da una guardia municipale la quale, pur avendolo riconosciuto, non potè evitare di elevargli una contravvenzione di due lire e cinquanta per oltraggio al pudore. A nulla servì ad Eduardo Scarpetta il giustificarsi dicendo che si era trattata di una necessità "clinica", la contravvenzione di due lire e cinquanta andava pagata. Eduardo Scarpetta cavò allora dalla tasca una banconota da cinque lire e, non essendo la guardia in grado di dargli il resto, non trovò di meglio che dire a Pasquale: "Pascà scendi e piscia pure tu!".
Non lo sapevi? E te l'ho detto io!




Che il ragu' a Napoli è considerato parte integrante della cultura napoletana, nonché protagonista indiscusso ed essenza del pranzo domenicale?
Ma qual è la provenienza e come nasce questa pietanza di cui Napoli tanto si vanta? La origini del ragù napoletano sono antichissime. Esso deriva da un piatto della cucina popolare medievale del XII secolo, il “Daube de boeuf”, uno stufato di carne di bue e verdure cotti in un recipiente di creta per molte ore. In seguito, questo piatto si tramutò in “ragout”, una pietanza francese sempre a base di carne e verdure, che i napoletani iniziarono a preparare nelle corti dei nobili. La parola ragù infatti, è una deformazione del termine francese ragout.
Nel corso dei secoli subi' una trasformazione.
Non è semplicemente un sugo nel quale viene cotta la carne. La tradizione vuole che la preparazione del ragù inizi di buon mattino, in quanto la salsa deve cuocere per molto tempo. Esistono diverse varianti per la sua preparazione, ma è possibile individuare alcuni punti fermi. Per il ragù napoletano viene utilizzata sia della carne di manzo che di maiale ed essa non è macinata ma è cotta a pezzi grossi ed è legata con uno spago.




Che a Napoli già nel 1832 si praticava la raccolta differenziata e gli addetti provvedevano ad ammucchiare le varie tipologie di materiali di scarti. La carta la si riciclava già.



1_3003
Che il codice penale del "civile" Piemonte prevedeva il triplo dei reati di pena di morte, di quante ne prevedesse l"’arretrato" Regno delle Due Sicilie, che normalmente comminava la pena di morte in esilio. Gli impiccati dal "barbaro" re napoletano, Ferdinando II, sono stati di gran lunga inferiori di quelli impiccati nel civile Piemonte?


1_3004
Che il primo Osservatorio Astronomico in Italia fu quello di Capodimonte a Napoli?
Fu istituito da Giuseppe Bonaparte con un decreto del 29 gennaio 1807 presso l'antico monastero di san Gaudioso a Caponapoli. L'astronomo Giuseppe Cassella fu il primo direttore della specola partenopea. Con l'arrivo sul trono di Napoli di Gioacchino Murat, l'astronomo Federigo Zuccari ottenne dal re francese l'ordine che si costruisse un nuovo edificio dalle forme monumentali. Murat approvò l'impresa l'8 marzo del 1812 e il 4 novembre fu posta la prima pietra del nuovo osservatorio con una solenne cerimonia presieduta dal ministro Giuseppe Zurlo.



1_3005
Che Achille Lauro (Piano di Sorrento, 16 giugno 1887 – Napoli, 15 novembre 1982) armatore, politico, editore e dirigente sportivo , da mozzo di bordo, divenne divenne armatore e fondatore della Flotta Lauro, una delle più potenti flotte italiane di tutti i tempi e tra le più importanti aziende del Meridione, nonché di un vero e proprio impero finanziario caratterizzato dalla compartecipazione alle sue attività da parte dei suoi dipendenti?
Che la capacità finanziaria di Lauro era ben nota in città, ma che addirittura un suo assegno, per un importo notevole, fosse accettato dalla banca, anche privo della sua firma?
Eppure è quanto raccontato da Brinkmann, il noto commerciante, nel cui negozio di orologi di piazza Municipio, Lauro si recò ,nel lontano 1955, per acquistare un orologio da tavolo di grande valore, ben trecentomila lire, che all'epoca costituivano una cifra considerevole.
Staccato l'assegno, il commerciante si accorse che mancava la firma, ma non osò dirlo subito, nel timore di contrariare il facoltoso cliente, il cui carattere irritabile e imprevedibile era proverbiale. Si riservava di farlo avvertire dal direttore della banca e grande fu la sua sorpresa, quando il funzionario, senz'alcun problema, gli pagò l'assegno a vista.
La stessa cosa avvenne quando compro' dalla Spal all'ultimo minuto il portiere Ottavio Bugatti, consegnando al presidente spallino un pacchetto di sigarette Turmac con la cifra.
L'uomo andò in banca col rovescio del pacchetto di sigarette, lo mostrò a un cassiere e quello gli consegnò 55 milioni di lire. Era il prezzo fissato per il trasferimento .

Continua



 
Web  Top
view post Posted on 8/10/2020, 11:29
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:


1_3006

Che le origini della smorfia napoletana sono, ancora oggi, avvolte nel mistero. La teoria più accreditata attribuisce le sue origini alla cabala ebraica - detta anche qabbaláh, kabbalah o cabbala?


1_3007
Che gli uomini napoletani che vivono e sentono come donne, secondo un’antica tradizione, ogni 2 febbraio vanno in pellegrinaggio al santuario della Madonna di Montevergine?
Questo pellegrinaggio viene definto "la Juta", l'andata.


1_3008



Che, forse l'ultimo cantastorie napoletano è stato Eugenio Pragliola, meglio conosciuto con i suoi due pseudonimi d'arte: "Eugenio cu' 'e lente"... e "Eugenio Cucciariello"?
Eugenio, nacque in Brasile, a Rio de Janeiro, nell'anno 1907, da genitori giuglianesi, emigranti in quella nazione in cerca di fortuna. Il padre era un onesto falegname e la madre era casalinga.
Possiamo definirlo un vero artista da strada.
Apparteneva alla categoria dei posteggiatori con la differenza che Eugenio Pragliola non cantava o recitava nei ristoranti o trattorie ma si intratteneva ed intratteneva con le sue storielle il pubblico dei pulman e dei tram negli anni 70.



1_146


Che a Napoli ci fu uno dei piu' famosi archeologi ed etnologi mondiali?
Si chiamava Andrea de Jorio (Procida, 16 febbraio 1769 – Napoli, 1º febbraio 1851)canonico della Cattedrale di Napoli.
Il volume più noto del canonico di Procida è rappresentato da La mimica degli antichi del 1832, in cui è stata per la prima volta studiata la gestualità dei napoletani, individuando una continuità dall'epoca antica ad oggi sul linguaggio del corpo, in particolare mostrando le similitudini tra il pari linguaggio degli antichi greci, ricavato grazie alle raffigurazioni presenti su vasi e reperti archeologici: questo tema, secondo alcuni studiosi, potrebbe fare di de Jorio il primo etnografo della mimica.
Tuttavia, proprio lui, autore di un volume, quale quello sopra ricordato, in cui vengono anche descritti i modi di «fare le corna», sarebbe stato additato dal popolo napoletano come uno dei principali iettatori della città partenopea.
Sono molti gli aneddoti che hanno come protagonisti gli "jettatori", tra i quali quello che narra della visita alla corte di re Ferdinando IV, di Andrea De Iorio, archeologo di fama indiscussa. Il re, felice di ricevere un personaggio di tale importanza, appena seppe della fama di jettatore di cui godeva si preoccupò non poco e il caso volle che, il giorno successivo, il re morì! Nonostante la probabilità di un decesso dovuto a cause naturali, data la vecchiaia del re, da quel giorno la fama di De Iorio jettatore, si consolidò ancor di più.



1_3009


Che a Napoli ci fu un posteggiatore molto amico di Wagner?
Quella di Giuseppe Di Francesco detto 'o zingariello è una storia piu' che singolare.
Da posteggiatore nelle taverne odoranti di pomodoro e zuppa di pesce al salotto musicale di Richard Wagner che lo aveva ascoltato cantare a Napoli e nel 1879 lo aveva voluto portare con se'.O zingariello ne fu lusingato e con Wagner si portò a Bayreut. Lì, nel salotto musicale del grande Maestro era applauditissimo. Vi rimase quattro anni, ma poi fu costretto a tornare a Napoli, scacciato dallo stesso Wagner. Sapete perché? Perché sistematicamente gli metteva incinte tutte le cameriere ... Ma lui diceva, invece: “M’ero sfasteriato ‘e fa’ ‘o soprammobile”. Solo in seguito confessò la verità. Wagner di lui aveva scritto:" Quelle note e quella voce erano la voce e l'anima di ciò che gli uomini nella luce e nell'universo non vedono , ma sentono , ed a cui aspirano" .



1_3010


Che a Napoli ci fu il primo cantante ad incidere un disco?
Fu Berardo Cantalamessa .
Nasce a Napoli il 26 settembre 1858 e fu un famoso macchiettista dell’epoca . Passa alla storia per la sua risata. Il suo più grande successo è infatti 'A risa (La risata), composta nel 1895 una canzonetta originale, firmata dallo stesso Cantalamessa, che diventa anche il primo disco , l’idea di incidere una canzone su un disco gli venne ascoltando per caso una incisione, su rullo, di un cantante nero proveniente dagli Stati Uniti. E l’esperimetno risucì alla grande.
Canatalmessa era famoso oltre per la tecnica vocale anche per quella del fischio! Ma ancor di più lo era per la sua particolare risata. E nella canzone ‘A risa di risate del tipo “ha ha ha ha ha ha …” ce ne sono davvero a bizzeffe!


1_3011



Che la Piscina Mirabilis di Bacoli, originariamente era una cisterna di acqua potabile, pur essendo stata costruita in età augustea, a tutt'oggi, rimane la più grande cisterna nota al mondo di età romana con i suoi 12.600 mc utili, per 15m di altezza, 25m larghezza e 72m lunghezza di dimensione.
La cisterna venne interamente scavata nel tufo della collina prospiciente il porto, ad 8 metri sul livello del mare ed aveva la funzione di approvvigionare di acqua le numerose navi appartenenti alla Classis Misenensis della Marina militare romana, poi divenuta Classis Praetoria Misenensis Pia Vindex, che trovava ormeggio e ricovero nel porto di Miseno. Il nome attuale le fu attribuito nel tardo Seicento.



1_3012


che a Napoli nacque il primo quotidiano d’Italia? Si chiamava il”Diario Notizioso" e fu anche l primo quotidiano economico d’Italia. L’anno era il 1752, precisamente il 10 agosto e costava poco meno di una pagnotta di pane.


Continua
 
Web  Top
view post Posted on 9/10/2020, 09:38
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:



1_3020



Che in molti altri paesi del mondo stanno copiando un'antica usanza dei vicoli napoletani?
Fanno parte del paesaggio partenopeo da sempre, ma che facessero pure tendenza sembrava impossibile. E invece è cosi' stendere i panni al sole non è più roba da vicoli. Anzi, dagli Stati Uniti arriva un nuovo diktat: basta con le asciugatrici perché consumano troppa energia elettrica. In molti stati americani, ma anche in Gran Bretagna e nel Belgio sono partite raccolte di firme e sono stati proposti disegni di legge per far abrogare i divieti di stendere i panni al sole. Una volta tanto sono gli altri che copiano noi. Quante abitudini americane abbiamo importato, stavolta esportiamo noi . Chissa' se anche in America si arrivera' a stendere i panni da balcone a balcone ,da condominio a condominio?


1_147

Che a Napoli il caffe', all'inizio, era ritenuto nefasto?
Ancora per tutto il Settecento il caffè fu destinato a rimanere nell’ombra, usato dall’aristocrazia come infuso esotico, ma per la gente comune , forse per il colore nero veniva ritenuta la bevanda “nefasta”: il liquido nero e amaro appariva il veicolo ideale per la somministrazione di misteriosi ed esoterici filtri orientali e precisamente turchi.


1_3022
Sapete che da un po' di tempo il fenomeno degli ex voto è cambiato?
Anche se l'ex voto per Santi e Madonne rimane ancora vivo nelle nostre usanze, negli ultimi anni si è notato un nuovo tipo di ex voto: la siringa. Si tratta di fedeli che ringraziano la Madonna del Carmine per essere riusciti, loro stessi o qualche loro familiare, ad uscire dal tunnel della droga.



1_3023

Che il tifo per i napoletani comincio nel 1905?
Le prime manifestazioni di giubilo da parte dei napoletani, infatti, si verifico' nel 1905, quando fu orgnaizzato in maniera molto estemporanea una partita di calcio , tra il Naples da poco fondato e un gruppo di marinai inglesi arrivati nel porto. Gli inglesi erano considerati i veri inventori del calcio , percio' la partita fu molto sentita nell'ambiente cittadino.Si gioco' a Bagnoli e vinse clamorosamente il Naples per 3-2. Grandissimo fu il tifo da parte dei napoletani che per la prima volta accorsero in massa ad assistere ad una partita di pallone. La vittoria fece subito il giro della citta'e, forse, fu cosi' che i napoletani cominciarono ad appassionarsi a questo nuovo gioco.




1_3024
Che le ballerine di Macario costrinsero l'allenatore del Napoli ad una notte insonne?
L'allenatore era Garbutt, famoso per la sua disciplina ferrea,i giocatori erano continuamente controllati anche di notte. E fu cosi' che alla vigilia di una importante partita nell’Hotel Sitea dovette passare una notte in bianco.
Nell'hotel erano ospitati sia i calciatori del Napoli che le ballerine di Macario a quel tempo il re della rivista.
L'allenatore si accorse subito che tra i giocatori e le formose ballerine era nato un certo feeling e monto' di guardia. Furono in molti quella notte ad essere ricacciati nella propria stanza dal mister inferocito.
Morale della favola , i calciatori passarono una notte insonne e persero la partita 3 a 0.



1_3025
Che la forchetta attuale fu inventata a Napoli?
Ebbene si! Proprio Napoli dette i natali all’invenzione che migliorò la qualità della vita a tavola. Stiamo parlando dell’attuale “forchetta“.
I forchettoni, quelli a 2 rebbi e con manici stratosferici non potevano essere utilizzati certo a tavola. E Napoli era ovviamente scomodissimo mangiare un buon piatto di spaghetti al sugo, figuriamoci con le mani, risultava anche poco igienico. E siccome la città partenopea era la patria dalla buona cucina Ferdinando IV di Borbone decise che assaporarla nella maniera migliore, ma aveva bisogno di comodità. A tal proposito ordinò al ciambellano di corte, Gennaro Spadaccini, di trovare una soluzione. Proprio lui ebbe un colpo di genio: al classico forchettone decise di aggiungere una quarta punta (o rebbi, ndr) e diminuire drasticamente la lunghezza della presa creando così la “forchetta” dicendo addio a quei ingombranti forchettoni.

Il caro Spadaccino rese felici non solo il Re, ma tutto il popolo napoletano.



1_3026
Sapevi che la Fanta è stata inventata da un napoletano?
Tutto parte dalla Germania nazista che mise al bando la Coca Cola. Fu allora che Max Keith decise di inventarsi una bibita nazionale come alternativa alla bibita americana. La prima Fanta nacque così, con pochi ingredienti: siero di latte, zucchero e marmellata di miele (ma senza arancia). La bevanda faceva un po’ schifo e fu ritirata dal mercato.
Ma nel 1955 nello stabilimento di Marcianise della SNIBEG (Società Napoletana Imbottigliamento Bevande Gasate) il nobiluomo napoletano Ermelino Matarazzo decise di aggiungere l’arancia a quella antica ricetta.
Nacque così la Fanta che ebbe un successo enorme, tanto da essere acquistata 5 anni dopo, nel 1960, dalla Coca Cola.


1_3027



Sapevi che due napoletani hanno inventato una mascherina green realizzata con materiale 100% riciclabile per ridurre il forte impatto ambientale e per portare avanti una strategia eco-friendly in tempi di Covid-19?
sono due fratelli napoletani, Salvatore D'Angelo amministratore della Dnt srl, azienda campana specializzata in tecnopolimeri che opera nel settore dello stampaggio di materie plastiche e delle nuove tecnologie con processi cad-cam, e Giuseppe D'Angelo, ingegnere edile titolare dello studio Suigeneris design.M-ask, questo il nome del prodotto, è realizzata in Tpu (poliuretano termoplastico), materiale dotato di certificazione a uso medicale e idoneo per la realizzazione di dispositivi che possono essere a contatto con la pelle e con le mucose umane.


Continua


 
Web  Top
view post Posted on 9/10/2020, 18:51
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:


1_150

Sapevi che dopo Parigi, sul finire del XIX secolo, i café-chantant valicarono le Alpi per essere importati a Napoli?
Nel 1890 venne infatti inaugurato l'elegante Salone Margherita, incastonato nella Galleria Umberto I, per merito dei fratelli Marino, che capirono l'importanza di un'attività commerciale redditizia da unire al fascino della rappresentazione del vivo.
L'idea fu vincente e ricalcò totalmente il modello francese, persino nella lingua utilizzata: non solo i cartelloni erano scritti in francese, ma anche i contratti degli artisti e il menu. I camerieri in livrea parlavano sempre in francese, così come gli spettatori: gli artisti, poi, fintamente d'oltralpe, ricalcavano i nomi d'arte in onore ai divi e alle vedette parigine. È chiaro come la clientela che affollasse il Salone Margherita non fosse gente del popolino: in ogni caso, per i più disparati gusti, sorsero altri café-concert come l'elegante Gambrinus, l'Eden, il Rossini, l'Alambra, l'Eldorado, il Partenope, la Sala Napoli e altri ancora che ricalcavano spesso, anche nel nome, i café-chantant parigini. Anche altri bar di Napoli, che in passato non presentavano spettacoli, si adattarono al gusto del momento presentando numeri di varietà misti a canzoni.


1_3029
Sapevi che Napoli fu, durante la seconda guerra mondiale, la città italiana che subì il numero maggiore di bombardamenti (circa 200)?



1_3030



Che la prima colonizzazione del territorio di Napoli risale al IX a.C., quasi 3000 anni fa quando "mercanti e viaggiatori anatolici ed achei si affacciarono nel golfo per dirigersi verso gli empori minerari dell'alto Tirreno" e fondarono Partenope ?


1_3031

Che la città Metropolitana di Napoli con una popolazione di oltre tre milioni di persone è la terza città metropolitana italiana per numero di abitanti, mentre è prima per densità abitativa?
L'intero territorio metropolitano, fortemente urbanizzato, si estende su una superficie di 1.171 km² e comprende 92 comuni. Le coste del golfo affacciano sul mar Tirreno, a nord-ovest nel versante flegreo confinano con il litorale domizio, a sud-est con la costiera amalfitana; mentre l'entroterra confina a nord con il casertano e la Valle Caudina, a nord-est con il baianese e il Vallo di Lauro, a est sul versante vesuviano con l'agro nocerino-sarnese; al centro è dominata dal Vesuvio.



1_3032
Che il teatro napoletano pre-Novecento fu sostanzialmente legato alla maschera di Pulcinella?
Il personaggio nacque verso la fine del Cinquecento dall'attore Silvio Fiorillo, e portato in scena ad inizio Seicento dall'attore Andrea Calcese. Come affermò Benedetto Croce nei suoi studi sull'argomento, Pulcinella denota un carattere che è stato plasmato dai numerosi attori che l'hanno interpretata e che spesso, soprattutto nel periodo della dominazione spagnola, l'hanno utilizzata come strumento di satira e critica politica.


1_3033

Che il termine Scuola musicale napoletana o Opera napoletana identifica una specifica scuola di musica sviluppatasi a Napoli a partire dal XVIII secolo, la cui tradizione didattica perdurò ancora fino al primo Novecento.
La fama della scuola è legata allo sviluppo dell'opera a partire dagli anni venti del XVIII secolo, quando lo stile dei suoi maggiori esponenti andò rapidamente affermandosi sulle scene italiane ed europee. Tale affermazione fu resa possibile anche grazie a un sistema di istituzioni, denominate conservatorî, originariamente nati come istituti di ricovero di minori orfani, abbandonati o poveri, che garantivano ai ragazzi una formazione musicale di livello professionale.

continua

 
Web  Top
view post Posted on 9/10/2020, 22:55
Avatar

Gold member

Group:
Supporter
Posts:
6,726

Status:


Una precisazione per l'esattezza e la completezza :

Circa la Fanta creata a Napoli dalla SNIBEG del conte Matarazzo di Licosa, lo stabilimento era in viale Ruffo di Calabria a Capodichino, poi si trasferì negli attuali stabilimenti a Marcianise in provincia di Caserta.
 
Contacts  Top
view post Posted on 10/10/2020, 10:07
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:


1_3035


Tu che sei giovane sapevi che dalle nostre parti per fare il bucato si usavano apparenti rifiuti?
Sino ai primi anni 50, non esistendo detergenti sintetici , infatti, il bucato che si chiamava " a culata", da qui il famoso detto "facesse 'na culata e ascesse 'o sole", per cui si usavano detersivi naturali.
La cenere di camini o bracieri era ad esempio un elemento indispensabile, Infatti grazie al carbonato di potassio in essa contenuto era possibile candeggiare i panni e produrre
saponi.
Insieme alla cenere veniva messa della calce viva, gusci d'uovo,
bucce di agrumi, rametti di timo, di lavanda o di alloro per dare profumo.



1_3036

Sai cos'è A vattut' e ll'astreche?
Tranquilli, non si picchia nessuno , è solo una danza popolare dell'isola d'Ischia.
La danza rievoca la costruzione dei tetti a cupola definiti in gergo "a carusiello", che hanno caratterizzato l'architettura ischitana e mediterranea fino agli anni '50. La costruzione avveniva secondo canoni ben definiti: la sagoma del tetto veniva preparata con un'intelaiatura in legno che a sua volta veniva rivestita da un manto di creta e lapillo. A questo punto cominciava la "Vattut e ll'astreche" ovvero la battuta del lastricato solare, in quanto bisognava comprimere il lapillo bagnato da calce bianca viva fino a renderlo impermeabile. Durante questa fase, che si concludeva dopo ben tre giorni di lavoro ininterrotti, si utilizzava un palo di legno con l'estremità inferiore allargata definito "Pentone", per poter comprimere più facilmente il lapillo. Alla costruzione partecipava solitamente tutta la comunità locale. Per alleviare il lavoro, i battitori (definiti in gergo "Pentonari") cantavano, raccontavano aneddoti e filastrocche. Il ritmo della battuta dei pali sul lapillo era dettato da un gruppo musicale formato da un tamburellista, da un clarinettista e da un fisarmonicista.
Nel ballo sono presenti sei o otto ballerini ("Pentonari") muniti di bastone, i quali ruotano continuamente intorno ad una sagoma di legno (che rappresenta il tetto a cupola) e, allo stesso tempo, la colpiscono, scagliando dei violenti colpi. Anche nel ballo la scansione ritmica è determinata da una tammorra, mentre il canto corale è introdotto e accompagnato da strumenti a fiato.



1_3037


Sapevi che nel 2011 alla Festa dei Gigli di Nola è statoconferito il riconoscimento di "Patrimonio d'Italia", un riconoscimento riservato "alle eccellenze nazionali che contribuiscono a valorizzare l'immagine dell'Italia" nel campo dell'arte, della cultura, della creatività e delle tradizioni folkloristiche?



1_3038



Sai che a Napoli nell'antichità venivano svolte delle competizioni sportive chiamate lampadedromie?
L'origine di tali competizioni risale al 425 a.C. grazie al navarca ateniese Diotimo che le istituì in onore della sirena Partenope. La gara consisteva in una staffetta a squadre nella quale i cursores dovevano cedere il testimone, sotto forma di una fiaccola, ad altri membri della propria squadra, fino al taglio del traguardo, cercando di tenere accesa la fiamma. Se al traguardo fosse capitato malauguratamente di spegnere la fiaccola, la vittoria era concessa al secondo arrivato oppure al terzo e così via.
L'organizzazione della competizione era affidata ai sacerdoti sotto la supervisione di un arconte. Il ginnasiarca si occupava di allenare, retribuire ed incoraggiare i concorrenti che erano selezionati tra gli efebi. Le corse partivano dalla regio heraclensis, che corrisponde all'attuale piazza Municipio, e si concludevano dove sorgeva l'arcaico cenotafio di Partenope, probabilmente nell'area dove oggi è situato il Castel dell'Ovo, attraversando le grotte platamoniche, corrispondenti all'attuale via Chiatamone. La scelta della fiaccola serviva a ricordare il mito di Prometeo e i doni dello spirito.



1_3039
Sai che il torroncino, il famoso dolce che usiamo comprare a inizio novembre viene anche chiamato "murticiello" non perchè l'acquisto precede la festa dei defunti, per via della loro forma di una cassa da morto?
Erano portati in dono dai fidanzati a casa delle proprie innamorate, per addolcire la tristezza della ricorrenza, usanza che perdura ancora.



1_3040

Sai perchè quando, pur di trovare qualcosa, si è costretti a compiere delle ricerche difficili e in ogni dove, diciamo "aggio girato per tutta Napoli e 36 casali”?
L’origine di questo detto è antichissima e risale probabilmente addirittura all’epoca ducale, intorno al X secolo. Quel che è certo è che già si tempi dell’assedio di Napoli da parte di Belisario (565) esistevano i casali, intesi come villaggi. Una fonte dell’epoca racconta che, dopo l’assedio della città, l’intero territorio di Napoli rimase spopolato. Papa Silverio, adirato, disse a Belisario di riparare il danno e il generale decise quindi di “portare a Napoli le popolazioni dei casali vicini, come Trocchia, Chiaiano, Piscinola, Liburia, Somma e altri villaggi.“
Secoli dopo gli Angioini, dopo aver conquistato il Regno di Napoli cacciando gli Svevi, decisero di introdurli come criteri amministrativi della provincia.
La provincia di Napoli venne suddivisa quindi in 36 casali, ognuno dei quali aveva un’identità e un nome che, oggi, sono diventati i quartieri di Napoli e la sua provincia.



1_3041
Sai perchè l'attuale Via Salvator Rosa perchè anticamente si chiamava 'a Nfranscata?
Vi dico subito che le interpretazioni sono dubbie.
Qualcuno attribuisce il nome all'’antica famiglia romana de Infrascato, che qui aveva diversi possedimenti e case.
Altri e noi fra questi, perchè questa strada era anticamente un sentiero molto impervio e pieno di arbusti (le frasche)che veniva percorso dai villani con asini e muli per trasportare la merce di campagna dal centro di Napoli ai nobili del Vomero.


Continua
 
Web  Top
view post Posted on 11/10/2020, 09:40
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:


1_3044

Sai che a Napoli alla fine del cenone di capodanno c'è l'usanza di mangiare dodici chicchi di caffe', uno per ogni mese dell'anno?
Questa tradizione, le cui origini sono intrise di storie e leggende, è tipica della cultura iberica, e da essa ci è pervenuta durante il periodo della dominazione spagnola a Napoli.


1_3045

Sai che a Napoli , da tempo immemorabile, durante le feste natalizie, continua la rappresentazione de"la cantata dei pastori" ?
La Cantata dei Pastori, il cui titolo originale è lunghissimo e barocco, è uno dei testi più longevi della tradizione del teatro barocco partenopeo; l’opera teatrale in tre atti nata per celebrare la Natività di Gesù, risale infatti alla fine del Seicento (1698) ed è opera del commediografo siciliano Andrea Perrucci, e da allora rappresentata con rimaneggiamenti e riscritture.
Alla fine del ‘700, vi fu introdotto due personaggii comici, Sarchiapone, un barbiere in fuga per aver commesso due omicidi e Razzullo uno scrivano. Con il tempo, il tono dell'opera ha virato sempre più verso il comico e il profano, tanto che nel 1889 la sua rappresentazione fu temporaneamente sospesa.



1_3046
Sai perchè quando parlano i napoletani gesticolano?
E' oramai risaputo, il napoletano quando parla non usa solo parole ma ha una caratteristica oramai divenuta famosa :gesticolare.
Pare che questa peculiarità sia dovuta alle varie dominazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli, tanto che i napoletani per farsi capire dai dominatori stranieri dovevano ricorrere ai gesti.
In poche parole l’arte del gesticolare in realtà semplificava la comunicazione aumentandone altresì, l’intensità espressiva. Pare che l’uso del linguaggio delle mani, sia stato importato nelle regioni del sud Italia dalla Grecia, trasformandosi in fretta in caratteristica indiscutibile di tutti i popoli mediterranei anche se tutti sanno che è proprio all’ombra del Vesuvio che la comunicazione gestuale si è sviluppata fino a diventare quasi una vera e propria arte espressiva.



1_3047
Sapevi che L’artigianato artistico è stato negli anni addietro un settore trainante dell’economia partenopea ; la così
detta “bottega” ha rappresentato un luogo di formazione dei giovani per apprendere un mestiere.
Tra le attività artigianali , citiamo l’arte del restauro, la produzione di orafi, liutai, ceramisti, cesellatori,i corallari, doratori, ferrai ed ebanisti ; citiamo, soprattutto, l’arte presepiale.
Il presepe napoletano può considerarsi uno dei “simboli” più intensi della tradizione partenopea, mantenuta tutt’oggi inalterata nei secoli e divenendo parte delle tradizioni natalizie più consolidate eseguite della città ed hinterland.



1_3048
sapevi che Gragnano, comune della città metropolitana di Napoli, e' conosciuta a livello europeo come la Città della Pasta. In Italia è infatti la città che produce ed esporta la maggior quantità di pasta, soprattutto maccheroni.
Risale al XV la nascita della tradizionale produzione dell’ “oro bianco” che, crescendo a poco a poco, ha reso la città famosa in tutto il mondo.


1_3049
Sapevi che anni fa al Vomero c'era "La corsa dei Carruocciuol?i
Il Carruocciolo, dal latino medievale, carrocium, era un trabiccolo. chiamato anche "carruzzella" era un carro per bambini: una tavola di legno fissata a quattro ruote, decorata poi secondo l'ingegno dei partecipanti. Ogni carruocciuolo in gara, un po' come per il bob, aveva il proprio pilota e un collaboratore che serviva per la spinta iniziale, prima della discesa per le strade vomeresi. “
Negli anni ’50 fu l’Associazione sportiva vomerese, la “Oriens Napoli” organizzò una gara tra carruoccioli per le strade della Collina partenopea, con tanto di autorizzazioni e assistenza da parte delle autorità preposte e la manifestazione fu un vero successo, ma i tempi cambiavano e man mano di carruoccioli se costruiranno sempre meno.
continua



 
Web  Top
view post Posted on 12/10/2020, 10:41
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,099

Status:


1_3054



Sai che a Napoli c'è una chiesa che si chiama Museo di Santa Luciella ai Librai , dove c'è un teschio con le orecchie?
E'una delle chiese storiche di Napoli; è sita nell'omonima via, nei pressi della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo e alle spalle della chiesa di San Gregorio Armeno. Chiusa al culto dagli anni '80 è stata riaperta al pubblico il 5 aprile 2019 grazie all' associazione culturale Respiriamo Arte.
Qui, tra i tanti crani ammassati, ce n’è uno particolarissimo. Si tratta di un teschio con le orecchie.
Dagli studi effettuati, sembrerebbe che il teschio sia databile al Seicento, periodo in cui si abbattè su Napoli la terribile peste (1656)


1_3055


Sai chi era ' o muzzunaro?

Era un povero cristo che per campare usciva anche di notte a raccogliere mozziconi di sigari e sigarette.
Girava per tutta la città, dall’ imbrunire a notte fonda, munito di un lanternino e una cesta, stazionando per le strade di maggior passeggio ed in special modo dove sorgevano i teatri come Il grande San Carlo o locali pubblici.
O Muzzunaro solitamente vestito in modo povero e dismesso, spesso utilizzava per il suo mestiere un bastone munito di spillo con il quale "appizzava" i mozziconi per evitare di abbassarsi.
Una volta tornato a casa, sbriciolava il tabacco e lo rivendeva a pochi centesimi a chi non poteva permettersi sigari o sigarette.


1_3057
Sapevi che il grande Eduardo era solito usare, nella sua carriera, diversi pseudonimi per firmare le sue opere?
Tra i più famosi ricordiamo Tricot, Molise, C. Consul . Nel 1929, sotto gli pseudonimi di R. Maffei, G. Renzi e H. Retti, insieme al fratello Peppino mise in scena la commedia “Prova generale. Tre modi di far ridere” , mentre nel 1931 fu sotto il nome di Tricot che scrisse “sik sik l’artefice magico”.



1_3058



Sapevi che Tina Pica Tina ha avuto grandi passioni: il fumo, il gioco del poker, il lotto, le lotterie, la roulette?
Era superstiziosa e religiosa a modo suo: si racconta che in seguito al successo di Filomena Marturano, il 13 luglio 1947, la Compagnia venne ricevuta in udienza privata dal Papa. Tina sussurra all’orecchio di Eduardo: «Direttò, questa sarebbe una buona occasione per chiedere al Papa tre numeri buoni da giocare al lotto».


1_3059
Sapevi che il 7 settembre 1860, Garibaldi entro' nella città di Napoli scortato dalla camorra?
Il cosiddetto "eroe dei due mondi", arrivò a Napoli a bordo di un treno accompagnato da tutte le personalità che erano andate a Salerno per accoglierlo. In testa al corteo Liborio Romano, Ministro di Polizia e Salvatore De Crescenzo, capo della camorra dell’epoca, detto “Tore ‘e Criscienzo”, i cui uomini mantennero l’ordine pubblico. Dopo aver percorso via Marina, essere passato dinanzi il Maschio Angioino ed essersi fermato al Duomo per ascoltare il “Te Deum “e a Largo di Palazzo, l’attuale piazza del Plebiscito, per fare un breve discorso, Garibaldi si diresse fino a Palazzo Doria D’Angri, dal cui balcone proclamò l’annessione delle province meridionali al Regno sabaudo.



1_3060



Sai l'affascinate storia di Gaetano Majorana, in arte Caffarelli?
Chi è napoletano conosce sicuramente il famoso palazzo Majorana ubicato in via Carlo De Cesare 15 nel quartiere San Ferdinando, ma non tutti sanno la storia incredibile del suo proprietario .
L'edificio, come riportato su di un'iscrizione al di sopra del portale, fu costruito nel 1754 per volontà di Gaetano Majorana, in arte Caffarelli, uno dei più famosi cantanti evirati del tempo.
Gaetano Majorano (Bitonto, 12 aprile 1710 – Napoli, 31 gennaio 1783). Figlio di un povero agricoltore, era destinato alla professione di suo padre, ma il suo gusto appassionato per la musica gli fece trascurare le occupazioni in cui lo si voleva impiegare e lo portò a resistere ai castighi inflittigli per impedirgli di andare a sentir cantare nelle chiese. Un musicista, chiamato Caffaro, notò l'assiduità del giovane contadino alla cappella di cui era maestro e gli sentì unire con giustezza la sua voce a quella degli altri cantori: quel bambino gli ispirava infatti interesse. Volendo assicurarsi della realtà delle sue disposizioni, lo fece venire da lui, lo interrogò e gli fece cantare le scale accompagnandosi col clavicembalo. Convinto di non essersi ingannato sul giovane Majorano, si recò presso il padre di questo bambino e gli dipinse un quadro così allettante della fortuna destinata a suo figlio col talento che poteva acquisire, che il contadino si lasciò convincere e permise che il futuro virtuoso fosse inviato a Norcia, per l'operazione di castrazione. Al suo ritorno, Caffaro lo prese con lui e gli insegnò a leggere e a scrivere, gli impartì lezioni sugli elementi della musica, poi lo inviò a Napoli da Porpora, tanto grande come maestro di canto quanto come compositore. Da quel momento il protetto di Caffaro, prese, per riconoscenza, il soprannome di Caffarelli e divento' il piu' famoso cantante del suo tempo.



1_3061

Sai com'è nata la canzone core ''ngrato?
Il famoso tenore Enrico Caruso (Napoli, 25 febbraio 1873 – Napoli, 2 agosto 1921), nel 1897, a Salerno, Caruso conobbe il direttore d'orchestra Vincenzo Lombardi che gli propose di accompagnarlo nella stagione estiva a Livorno. Qui Caruso conobbe il soprano Ada Botti Giachetti, sposata e madre di un bambino. Con lei ebbe una relazione che durò undici anni, da cui nasceranno due figli: Rodolfo (1898–1951) ed Enrico junior (1904–1987). Ada lo lasciò per fuggire con Romati, il loro autista, con il quale cercò anche di estorcergli denaro. La vicenda finì in un'aula di tribunale con la dichiarazione di colpevolezza per Giachetti, condannata a tre mesi di reclusione e a 100 lire di multa.
Nel 1909 Caruso incise una serie di ventidue canzoni napoletane che comprendeva anche Core 'ngrato, scritta da Riccardo Cordiferro e da Salvatore Cardillo e ispirata alle sue vicende sentimentali dopo l'abbandono da parte della Giachetti.


1_3062

Conosci l'Esquimia?
Credo proprio di no, perchè non esiste , fu inventata da Pino Daniele prima di un concerto che tenne l’8 marzo 1986 nel palazzetto di Summonte, a due passi da Montevergine.
Era un sabato e il clima decisamente freddo. Poco prima di esibirsi, Pino Daniele si rivolse verso l’organizzatore, Riccardo Bucci proprio a proposito della temperatura rigida. Gli disse: “Riccà, ma addo m’he purtato? In Esquimia?”. L’Esquimia, la terra degli Esquimesi… Un episodio che dice molto sull’ironia di Pino Daniele, un aspetto poco noto del suo carattere.

continua






Edited by Pulcinella291 - 7/11/2021, 09:58
 
Web  Top
view post Posted on 14/10/2020, 11:49
Avatar

Gold member

Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
12,818

Status:


:piac:
 
Top
view post Posted on 7/12/2020, 10:05
Avatar

Hero member

Group:
Member
Posts:
1,190

Status:


Ho letto parecchie cose interessanti, così di tanto in tanto, tornerò a trovarvi.
 
Top
27 replies since 5/10/2020, 11:23   1560 views
  Share