Le stronzate di Pulcinella

Lo stress da coronovirus:come superarlo?

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/12/2020, 10:32
Avatar

Pulcinella291 Forum

Group:
AMMINISTRAZIONE
Posts:
42,075

Status:


Egregio dottor Winilio, ci risiamo, ad ottobre per molti sono tornate
ansie e preoccupazioni , ci puo' dare dei consigli per superare questo stress?
 
Web  Top
view post Posted on 1/1/2021, 19:51

Newbie

Group:
Member
Posts:
28

Status:


Buonasera a tutti e buon anno.
Tempo fa mi è stato chiesto da Pulcinella di scrivere qualcosa riguardante lo stress da corona virus e il modo per combatterlo. Ho provato a scrivere e riscrivere più volte, ma ho sempre finito per cancellare tutto perché trovo molta difficoltà a sviluppare questo tema in poche righe, là dove sarebbe necessario passare qualche giorno intorno a quest’argomento.
Allora mi è venuta l’idea di utilizzare il programma di dettatura di cui dispongo, così da avere l’impressione di parlare e di poter esporre più velocemente le mie idee.
Facciamo alcune premesse: per stress non si intende qualcosa di faticoso che noi viviamo sulla nostra pelle, quello è il cosiddetto stress cattivo, il distress; per stress si intende, piuttosto, uno stimolo, fisico o psichico o entrambe le cose, a cui il soggetto non può non rispondere. In altre parole lo stress è quella esperienza, quel vissuto più o meno consapevole, con cui noi dobbiamo confrontarci e misurarci necessariamente. Se il risultato sarà l’adattamento a quello stimolo, la sua elaborazione, il suo introiettarlo nel nostro mondo esperienziale, allora lo stress sarà stato un’esperienza positiva per noi e noi ci saremo arricchiti, allargando il nostro mondo esperienziale stesso. Se, invece, non saremo riusciti ad adattarci, ad elaborare lo stimolo, a misurarci positivamente, allora quello stimolo sarà fonte di sofferenza, anche grande, a volte di malattia.
La forza di uno stimolo stressante dipende da due fattori, uno oggettivo e l’altro soggettivo. Dall’insieme di questi due fattori dipenderà la nostra percezione della nostra capacità di fronteggiare lo stimolo. Facciamo un esempio partendo proprio dal tema che dobbiamo affrontare e cioè l’esperienza che stiamo vivendo di questa pandemia da corona virus. È indubbio che la pandemia, con le sue conseguenze, rappresenti uno stimolo oggettivamente molto stressante. È altrettanto indubbio che la nostra percezione soggettiva sia conseguentemente quella di un’esperienza da affrontare con fatica e chissà con quante speranze di successo. Immaginiamo però un personaggio come Brezos, l’inventore di Amazon. Si può ritenere con qualche attendibilità che la pandemia abbia costituito una grande opportunità per lui di aumentare enormemente il suo capitale, di conseguenza si può pensare che egli non viva questa situazione con tristezza, apprensione, senso di impotenza, a volte disperazione di riuscire a farla franca; tra l’altro egli, con tutti i soldi che ha, può ben pagarsi ogni forma di protezione, nel senso di ricovero in ambiente favorevole, potrà essere ben curato e ancor meglio trattato. L’elemento oggettivo di potenza dello stress quindi in questo caso si riduce sensibilmente. L’elemento soggettivo pure.
In definitiva lo stress diventa nocivo quando noi abbiamo la percezione di non essere in grado di fronteggiarlo adeguatamente, di poter essere danneggiati, o addirittura di poter soccombere ad esso.
Sperando di essere stato sufficientemente chiaro nella premessa e nell’esempio vediamo un po’ come noi comuni mortali possiamo cercare di superare o almeno limitare gli effetti nocivi dello stress da corona virus.
Proprio perché si tratta di fronteggiare una cosa verso la quale noi abbiamo ben poche armi a disposizione è molto importante conoscere tutte quelle su cui possiamo contare ed utilizzarle. Sappiamo che il virus si trasmette per via aerea con le goccioline di saliva, emesse quando parliamo, quando tossiamo quando starnutiamo, quando discutiamo animatamente, quando parliamo ad alta voce. È indispensabile, quindi, indossare la mascherina (io consiglio di indossarla sempre e comunque all’aperto e in compagnia di persone non stretti familiari), mantenere la distanza di sicurezza (io penso debba essere di almeno 2 m) e lavarsi accuratamente le mani prima di portarle alla bocca o comunque ogni volta che si rientra in casa (lavarsi le mani accuratamente significa strofinarle con un normale sapone per almeno 40 secondi, in modo da eliminare il 95% dei batteri /virus presenti sulle mani.
Seconda arma a disposizione: non leggete ossessivamente tutte le notizie riguardanti la pandemia, evitate di parlarne sempre e comunque con le persone con cui entrate in contatto, non seguite le opinioni di tutti, soprattutto non seguite le opinioni di chi si dimostra scettico o sapiente senza averne gli strumenti. Scegliete un esperto, possibilmente un epidemiologo, che vi sembri equilibrato, oltre che informato e seguite solo lui/lei. A proposito dei vaccini, per esempio, nessuno di noi può considerarsi abbastanza informato. È necessario quindi, trattandosi dell’unica arma “letale” che abbiamo a disposizione per sconfiggere il virus, fidarsi di chi lo ha approntato. Un vaccino è sempre molto meno pericoloso di quanto le nostre fantasie possano suggerirci. Pensate al vaiolo, al morbillo, alla poliomielite, al tetano. Se poi avete paura che esso sia stato approntato in troppo poco tempo, come qualcuno dice, sappiate che la tecnica usata, quella dell’mRNA, consente tempi molto più brevi e che le varie fasi di sperimentazione sono state fatte in parallelo anziché in sequenza, risparmiando così drasticamente sui tempi.
Terza arma: immaginate che il fenomeno della pandemia si esaurisca in tempi ragionevoli, non brevi (così da non alimentare pericolose illusioni), né lunghi (così da non farsi sopraffare dallo scoramento). È verosimile pensare, soprattutto grazie alla vaccinazione appena iniziata, che entro l’autunno di quest’anno la vicenda si possa considerare felicemente conclusa.
Quarta arma: sopportate pazientemente l’idea che questo periodo sia necessariamente diverso; che sia una cosa buona, e non una punizione, rinunciare ad alcuni agi di cui abbiamo goduto fin qui. Se pensiamo che queste rinunce ci siano d’aiuto esse appariranno più lievi da sopportare. Se poi riusciamo a pensare che sia una buona idea condurre una vita più riservata allora ci sentiremo ancora più motivati ad operare delle rinunce.
In definitiva cosa ci offrono di buono queste armi? Primo, aiutano (anche se solo un po’) a mitigare la percezione dell’enormità del pericolo. Secondo, cosa molto, molto più importante, ci danno la percezione di non essere completamente alla mercé degli eventi, ma di avere qualche voce in capitolo nella battaglia contro questo agente finora sconosciuto. A proposito, non fatevi sedurre dall’idea dei complotti, dei virus coltivati in laboratorio, dei tentativi di soggiogare l’umanità, del progetto di controllare l’economia mondiale tenendoci tutti sotto controllo. Personalmente non credo ad una sola di queste ipotesi, ma anche se esse fossero vere non sarebbe questo il momento di riflettervi: servirebbe solo ad aumentare la nostra angoscia e il nostro senso di impotenza, oltre a stimolare le nostre manie di persecuzione. Ci sarebbe tempo successivamente per analizzare ogni ipotesi, purché essa si presenti ragionevole e sufficientemente concreta.
Qualunque stratega dell’arte della guerra (è così che possiamo immaginare il nostro atteggiamento verso il fenomeno pandemia) vi dirà che più si conosce il nemico più esso appare vulnerabile; più ci si sente forti più esso appare vulnerabile; più ci si sente armati più si ha fiducia in se stessi.
 
Top
view post Posted on 3/1/2021, 18:35
Avatar

Gold member

Group:
Supporter
Posts:
7,598

Status:


Da parte mia io l ho affrontato facendo ciò che mi piace e cercando di coinvolgere mia moglie nelle cose che ci accomunavano
Siamo andati quando si è potuto per sentieri a camminare visto che amo la natura e camminare per boschi
Ho seguito lezioni di palestra tramite PC dei persona trainer che seguivo quando andavo in palestra ai tempi del no covid...
Ho cercato di non perdere i contatti usando videochiamate e telefonate restando accanto ai miei amici migliori
E per concludere devo dirlo ho superato tante cose grazie all allegria alla spontaneità e alla voglia di vivere alternata ai loro anche momenti di tristezza, dei miei pochi ma grandi amici... Senza il loro supporto forse sarebbe stato peggio...
Lo stress da coronavirus di sicuro é tantissimo, ma bisogna avere pazienza e dedicarsi a ciò che amiamo, solo così con l amore credo si possa sconfiggere tutto
Ora con i benedetti vaccini speriamo di andare a migliorare
 
Top
view post Posted on 7/1/2021, 17:58
Avatar

Gold member

Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
12,818

Status:


Caro Dottor Longobardi ci fa sapere se il metodo usato dal caro amico Cirowalkers va bene per combattere lo stress da coronavirus?
 
Top
view post Posted on 12/1/2021, 11:57

Sr. member

Group:
Member
Posts:
315

Status:


Buongiorno,
approfitto della risposta di Cirowalkers e della domanda di Aurora663 per colmare una colpevole lacuna. Non ho parlato dell'amicizia e del suo valore nell'affrontare momenti difficili come questo. L'amicizia, sentimento che, personalmente, accosto all'amore è una medicina portentosa. Contatti,anche virtuali, permettono di scaricare tensione e caricarsi di emozioni positive. Sentire che siamo amati, sentire che amiamo, a tutti i livelli, è balsamo e ricostituente.
Cercare di continuare a fare le cose che amiamo, passeggiate,sport, letture è un'altra cosa da non tralasciare.
Un ultimo consiglio, molto importante: facciamoci piacere le restrizioni. Non abbiamo altra scelta, sennò ci consumiamo inutilmente. In questo modo saremo più aggressivi verso la situazione sfavorevole.
E vacciniamoci.
 
Web  Top
view post Posted on 12/1/2021, 13:15
Avatar

Gold member

Group:
Supporter
Posts:
7,598

Status:


Grazie Dott Winilio sono d accordo l amicizia salva in certi casi meglio di qualsiasi medicina
E si spiega il perché quando vado a camminare che riesco a trascinarmi Aurora e quando invece lei ci abbandona e forca l allenamento😊
Quando c è la mia amica i 15 km diventano teatro barzellette attualità ricettario e chi più ne può ne metta, oltre al suo broncio per le salire che ho scoperto essere una sua strategia 😀
Saluti carissimo Winilio e grazie del suo prezioso contributo e buon lavoro a lei
 
Top
view post Posted on 12/1/2021, 16:57
Avatar

Gold member

Group:
AMMINISTRATORE
Posts:
12,818

Status:


CITAZIONE (Winilio @ 12/1/2021, 11:57) 
Buongiorno,
approfitto della risposta di Cirowalkers e della domanda di Aurora663 per colmare una colpevole lacuna. Non ho parlato dell'amicizia e del suo valore nell'affrontare momenti difficili come questo. L'amicizia, sentimento che, personalmente, accosto all'amore è una medicina portentosa. Contatti,anche virtuali, permettono di scaricare tensione e caricarsi di emozioni positive. Sentire che siamo amati, sentire che amiamo, a tutti i livelli, è balsamo e ricostituente.
Cercare di continuare a fare le cose che amiamo, passeggiate,sport, letture è un'altra cosa da non tralasciare.
Un ultimo consiglio, molto importante: facciamoci piacere le restrizioni. Non abbiamo altra scelta, sennò ci consumiamo inutilmente. In questo modo saremo più aggressivi verso la situazione sfavorevole.
E vacciniamoci.

Grazie Winilio della risposta infatti la pandemia la stiamo affrontando e superando condividendo spazi in cui si può all aperto trascorrere non volendo presenza... Non siamo più il tempo di nessuno siamo diventati presenza nel vero significato della parola
Anche a distanza ma vicini
Buon lavoro Winilio lei non immagina lontanamente che lavoro che ho dietro all amico Walker sfinirebbe anche il più paziente dei psicologi sul camminare, sulla alimentazione ecc ecc ecc 😊👍saluti
 
Top
view post Posted on 12/1/2021, 19:25
Avatar

Gold member

Group:
Supporter
Posts:
7,598

Status:


Si si però diciamolo a Winilio che con dieta e camminate specialmente i percorsi da me decisi sei dimagrita 😀io non devo sfinire nessuno solo a te Aurora 😀
 
Top
7 replies since 8/12/2020, 10:32   891 views
  Share