Le stronzate di Pulcinella

WhatsApp e privacy. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza

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view post Posted on 12/1/2021, 13:44
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Ieri, un amico piuttosto ben informato, mi ha inviato un filmato in cui si presenta la cosa in maniera abbastanza preoccupante.
Ho chiesto al mittente e mi ha detto che lui, per non saper ne leggere ne scrivere, l'8 febbraio prossimo disinstallerà il programma.
Ho passato il filmato a parecchi contatti e si è scatenato il pandemonio.

Stamattina, a mente calma, ho voluto cercare un po' sul tema.
Riporto qui sotto un articolo di agendadigitale.eu

Cosa cambia per l’Europa
La prima importante, quanto ovvia, differenza che notiamo dal confronto tra l’informativa europea e quella per i paesi extra UE (oltre al fatto che si tratta di due aziende diverse appartenenti al gruppo Facebook e cioè Whatsapp Ireland Limited per l’Europa e Whatsapp LLC per i paesi extra UE) è che, soltanto nell’informativa europea si fa riferimento alle condizioni di liceità su cui si basa il trattamento dei dati.

E’ importante dire subito che le modifiche all’informativa privacy a livello europeo non hanno un impatto decisivo, come già ribadito dagli stessi portavoce della società; eppure qualcosa è cambiato.

Come dichiarato, le modifiche in tema privacy si manifestano con una nuova informativa che “fornisce ulteriori dettagli sul modo in cui trattiamo i dati dell’utente, compresa la nostra base giuridica per il trattamento e il nostro impegno in tema di privacy.”

Diverse sono le basi giuridiche su cui poggia il trattamento dei dati di whatsapp: primo tra tutti l’esecuzione del contratto che si instaura tra la società e l’utente con l’accettazione dei termini e condizioni; è proprio a questo che fa riferimento il pulsante “accetta” che molti di noi si sono trovati davanti in questi giorni, aprendo l’applicazione.

Un grande equivoco
Ed è questo il primo grande equivoco in cui sono incorsi; non si è trattato di prestare, obtorto collo, il consenso al trattamento dei dati personali ma di accettare (almeno in Europa) le nuove condizioni contrattuali.

Whatsapp non ci ha richiesto di accettare una nuova informativa privacy o nuovi consensi all’utilizzo dei nostri dati.

Non è immaginabile, infatti, che una società come Whatsapp faccia uno scivolone così grosso violando in modo tanto eclatante le più basilare e ovvia regola sul consenso: deve essere libero e la sua mancanza non può pregiudicare (ma semmai soltanto limitare) la fruizione di un servizio.

Ebbene, il paragrafo dedicato alla base giuridica del consenso è rimasto pressoché identico e specifica chiaramente che Whatsapp si basa sul consenso per raccogliere ed usare le informazioni che l’utente ha acconsentito a trasmettere tramite le impostazioni del dispositivo (come l’accesso alla posizione, alla fotocamera o alle foto) per poter offrire le funzioni ed i servizi quando attiva queste impostazioni e che, in questi casi, il consenso è sempre revocabile.

Ricordiamo, infatti, che il consenso è una base estremamente complicata e, se usata bene, poco favorevole alle società anche se spesso viene considerato un salvacondotto per chi non trova altre e più appropriate condizioni di liceità.

Nell’informativa non manca il riferimento alle altre basi: dopo la già citata esecuzione del contratto che si instaura con l’utente attraverso l’accettazione dei termini e condizioni, si passa all’adempimento di obblighi legali che giustificano il trattamento dei dati personali, alla protezione degli interessi vitali dell’utente o di altre persone, addirittura si fa riferimento al pubblico interesse che giustificherebbe il trattamento dei dati per poi approdare alla vera (e a giudizio di chi scrive) più pericolosa delle condizioni di liceità: l’interesse legittimo.


Insomma, pare non sia quella bomba ad orologeria paventata.
Ad ogni modo, è sempre bene far valere un principio di cautela, pensare a cosa si scrive e a cosa si invia.
E, ad ogni buon conto, ci si può rivolgere anche ad altro programma.
Nel filmato parlano di signal, che però è una realtà più americana. Io uso da tempo, soprattutto per passaggio di allegati, telegram (o plus messanger, che è la stessa cosa, più leggero per telefono) e lo trovo molto comodo e funzionale.


Edited by marmari - 24/4/2021, 13:33
 
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view post Posted on 12/1/2021, 13:49
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Grazie per i chiarimenti.
 
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view post Posted on 12/1/2021, 17:24
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Quella comunicata da WhatsApp tramite questo avviso è una modifica contrattuale unilaterale dei termini e delle condizioni di servizio. Una cosa che succede spesso, con le piattaforme online gestite da società private. Qui il vero punto riguarda l'interazione che WhatsApp vuole avere (e può avere) con Facebook, altra applicazione della galassia digitale in mano a Mark Zuckerberg. Da quando la stessa Facebook ha acquistato WhatsApp (è successo nel febbraio del 2014, per una cifra vicina ai 19 miliardi di dollari), l'interazione fra le due app, e cioè la condivisione dei dati, è sempre stata la vera arma nascosta che ha ingolosito Zuckerberg. Negli ultimi mesi, però, proprio questa interazione è finita nel mirino dei regolatori di mezzo mondo. E allora ecco l'aggiornamento e l'avviso (necessario) da parte di WhatsApp. Perché questo aggiornamento mira proprio a tutelare Facebook che continuerà a usare i dati in arrivo dall'app di messaggistica istantanea, e a condividerli anche con Messenger e Instagram. In tutto questo, però, c'è la classica tempesta in un bicchier d'acqua. Perché in Italia (e nel resto d'Europa) questo aggiornamento non avrà effetti. A partire dal fatto che i due enti che gestiscono sono differenti: WhatsApp Ireland per gli utenti europei e WhatsApp Inc per il resto del mondo.

In Europa siamo più tutelati
L'avviso diventato spauracchio di molti utenti, non vale per i Paesi dell'Unione Europea, dove in fatto di protezione della privacy vigono regole molto diverse e spesso più rigide. La GDPR, entrata in vigore in Europa nel maggior nel 2018, è uno scudo molto potente, e impedisce a WhatsApp di condividere i dati degli utenti europei con Facebook. Come chiarisce un portavoce di WhatsApp, «non ci sono modifiche alle modalità di condivisione dei dati di Whatsapp nella Regione europea, incluso il Regno Unito, derivanti dall'aggiornamento dei Termini di servizio e dall'Informativa sulla privacy. Non condividiamo i dati degli utenti dell'area europea con Facebook allo scopo di consentire a Facebook di utilizzare tali dati per migliorare i propri prodotti o le proprie pubblicità». Se mai un giorno WhatsApp volesse condividere i dati degli utenti europei, dovrebbe trovare un accordo col regolatore europeo. Accordo che attualmente non esiste.


FONTE: Il Sole 24 ore
 
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view post Posted on 12/1/2021, 19:19
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Grazie Marmari dell informazione
 
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