Le stronzate di Pulcinella

Don Savino è morto

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view post Posted on 12/12/2021, 23:48
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Riposa_in_pace__per_Don_Savino_




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Don Savino è morto.



Se ne è andato così, una mattina, semplicemente, come uno qualsiasi, senza dir nulla a nessuno senza clamori, senza settimane di straziante attesa, senza faticosi giorni per assuefarci all’idea di perderlo, per convincerci dentro della possibilità di una Monsano senza di lui…

Oh intendiamoci! era malato da tempo, il suo calvario è stato lunghissimo e durissimo negli ultimi anni e tutti ce l’aspettavamo, la sua morte… e da tanto era anche lontano fisicamente dalla vita sociale e parrocchiale del paese… Ma Don Savino c’è sempre stato!

Ora a me toccherebbe farne l’epcedio, perlomeno doveroso, per una persona della sua importanza, ma francamente mi sento in difficoltà.
Perché non mi viene da immaginare Monsano senza Don Savino. E non solo
perché sono ormai trent’anni che abito qui e lui c’è sempre stato, ma perché ora non ne sento la mancanza. Anzi, di più! continuo a sentirne la presenza!

Da molto tempo non lo vedevo più circolare in piazza, ed a questo mi c’ero assuefatto, ma sempre c’è stata la “consapevolezza” della sua presenza, e questa consapevolezza ce l’ho dentro ancora intatta.
Perché lo so, l’ho sempre saputo, Don Savino, per me semplicemente “il Don”, era sempre lì, disponibile, come qualunque degli attrezzi della mia officina, meno spesso utilizzato di un cacciavite, forse, ma altrettanto indispensabile per affrontare e risolvere problemi altrimenti insolubili.
Don Savino per me è sempre stato “l’attrezzo risolutore della difficoltà”: dove non arrivo io, con la mia intelligenza, con la mia anima, soprattutto con la mia fede, chiedo a Don Savino. E lui fa quel bizzarro sorriso suo che non so mai se è una canzonatura, una paterna indulgenza per l’insipienza di un figlio o un lampo di genio… e la piglia alla larga, mi racconta un aneddoto che mi appare solo lontanamente pertinente, poi commenta l’aneddoto… e lascia a me le ovvie conclusioni. Che sono esattamente la chiave per risolvere la mia difficoltà!

Ecco, ci ho provato a dire che cosa era per me Don Savino, ma non capisco perché adesso non dovrebbe esserlo più!
Solo perché è morto?
Solo perché non lo incoccerò più su Facebook o dentro la cornetta del telefono?
Suvvia! non posso pensare che quisquilie simili fermino “il Don”!
Come ha fatto tante altre volte, quando non ce l’ha fatta più ad andare sull’altare, quando non poteva più fare le omelie… farà uno dei suoi sorrisetti enigmatici… e troverà una soluzione diversa, esaustiva e facile da applicare.

No, io non ci credo che il mio rapporto con “il Don” sia finito, non ci credo proprio. Domani, quando sbatterò il muso sul prossimo ostacolo, lui sarà lì pronto ad aiutarmi, come sempre, se io glielo chiederò.
Troverà lui il modo. Forse mi verrà in sogno, forse mi ispirerà di fermarmi un attimo, scimmiottare il sorrisetto e chiedermi, e mettermi a ragionare come lui, con l’aneddoto (vero o inventato?) ad hoc, i semplici, conseguenziali passaggi alla fine dei quali c’è il suo consiglio; come sempre delicato, riservato e risolutivo…

No, Don Savino, nessun epicedio per te. Te ne sei andato alla chetichella ed a me è venuto subito in mente quel pezzetto di Vangelo che dice:
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado, voi conoscete la via»
[Gv 14,1-4]

ed ho pensato che la tua idea fosse qualcosa del genere, ma non c’è bisogno che torni: oggi ci sono molti mezzi tecnologici e le nostre menti sono più aperte di quelle degli ebrei di tanti anni fa. Potrai indicarci la strada senza doverti scomodare a tornare indietro e potrai continuare a teleguidare i nostri passi alla bisogna, quando ne avremo bisogno, quando il Signore consentirà che tu ci dia consiglio.

Ti ricordi quella notte di quella festa dedicata a te (per un anniversario del tuo arrivo a Monsano o per i tuoi 50 anni di sacerdozio?) con la cena in piazza di tutto il paese e quella spropositata torta?... ti ricordi che c’era scritto su quel lago di bontà?
«Tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melkisedech»
Tu l’apprezzasti, l’accettasti, e ne mangiasti. Bene, c’era scritto “per sempre”, mica “fino al 2021”! – che fai ora, vorresti tirarti indietro?...
Per sempre significa per sempre! – Il mio Don sei, il mio Don rimani!


Lucio Musto 11 dicembre 2021
 
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view post Posted on 13/12/2021, 09:59
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Che meraviglioso ricordo, hai ragione ognuno di noi ha il suo "don"
:abbr:
 
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view post Posted on 13/12/2021, 10:12
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Pulcinella291 Forum

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Emozionante, grande Lucio!
 
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view post Posted on 13/12/2021, 11:26
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Io certe volte me lo dico:

"ma di può voler bene a un prete?..."
"Boh?"
"Ma... e Don Savino?..."
"Che ci azzecca Don Savino?... lui si, è anche prete, ma è una persona perbene!..."
 
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view post Posted on 15/12/2021, 07:10
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Abbiamo tenuto pure noi un Don qui e come dici tu sono eccezioni, ma rarissime eccezioni
Io ai preti nun 'e pozze vede tutti, però se capita il mio o come il tuo di conoscerli bene e quando dico Bene intendo Bene allora pozze pure cagna pensiero... Ma su alcuni mica su tutti io i preti Nun' e pozze vede
 
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4 replies since 12/12/2021, 23:48   54 views
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