E' ancora molto usata nell'entroterra nell’entroterra giuglianese, nell’agro nocerino sarnese e anche in alcune zone dei monti Lattari. Roberto De Simone defini'" 'a fronna è appunto «una singolare forma di canto campano, eseguito a distesa, con andamento libero non misurabile e, prevalentemente, senza accompagnamento strumentale." Erano chiaramente canti popolari e piu' specificatamente canti contadini o canti dei venditori ambulanti per attirare l’attenzione dei potenziali acquirenti. I testi erano vari e riguardavano tanti temi, come l’amore, il sesso, la vendetta, la disperazione, il divertimento, la sfida ed anche la morte. Tali fronne erano adoperate pure come mezzo di comunicazione tra i carcerati ed i loro parenti. Spesso,infatti, anticamente, mogli, figli, o congiunti di un detenuto, intonavano il canto a fronna ‘e limone, fuori dalle carceri, utilizzando una sorta di linguaggio cifrato e gergale che non era comprensibile alle guardie, per comunicare un messaggio. Una delle caratteristiche principali consisteva nel fatto che i canti potessero essere intonati, anche improvvisando, da chiunque e pure da un gruppo di cantori. Detto questo passiamo ora ad ascoltare qualche pezzo: