| MESTIERE DI PADRE Commedia in tre atti di RAFFAELE VIVIANI PERSONAGGI VINCENZO SANTORO – MARIA SANTORO ELISA – ELENA CLARA - PIETRUCCIO GAETANINO – LUIGINO GENNARO SILVESTRI – OLGA SILVESTRI CAMILLO BENSO - LUCIA PEPPINO GAGLIARDI RAFFAELE, portinaio NANNINA, sua moglie UNA GUARDIA MUNICIPALE ANIELLO JODICE BIASE ROCCHIELLO ALFONSO BALESTRI PASQUALE SAVARESE QUELLO CON IL VIOLINO - QUELLO CON LA CHITARRA Commedia formattata da Cateragia per il GTTEMPO ATTO PRIMO Un terrazzo pensile sito al lato posteriore della casa abitata da Vincenzo Santoro e dalla sua famiglia. A destra, la facciata della casa: in prima quinta, l'ingresso; in seconda quinta, una finestra a pianterreno. A sinistra, un cancello di ferro rivestito di erbe: è l'uscio di strada. In fondo un muretto basso delimita il terrazzo. Si veda il panorama: i clivi, il mare, le case di Posillipo alto. Dal muro sale, attraverso costruzioni di legno, tutta una fiorita rampicante che giunge fin sulla palazzina, formando un pittoresco pergolato. Sedie a sdraio, un tavolino, sediame da giardino. In fondo, a terra verso l'uscita, un gallinaio. (E' un dopo pranzo, d'estate. Si sente la radio suonare un ballabile. Una mano impaziente muove diverse stazioni dando all'udito quei rumorosi passaggi che infastidiscono. Un coro di proteste all'interno. Sono ì familiari che si ribellano). La voce di Maria - La finisci o no? La voce di Clara - Voglio trovare un ballabile! La voce di Maria - E sotto voce! Nannina - (la giunonica portinaia di casa Santoro, che fa anche da cameriera, viene dalla casa e va a portare alle galline alcuni resti del pranzo). Pietruccio - (primo figlio di Vincenzo Santoro: tipo volgare, non giovanissimo, esce inseguendo Elisa, la prima delle figlie) A chi scrivi? Elisa - (sfuggendo il fratello) No! Pietruccio - Voglio vedere a chi scrivi! (Le stringe il braccio). Elisa - (svincolandosi) Affari miei! Pietruccio - Io sono il fratello maggiore e ho il diritto di sapere! Elisa - Ed io sono la maggiore delle sorelle e non ho bisogno di tutori. Pietruccio - (avventandosi sulla sorella, dopo una piccola colluttazione) Dammi la lettera! Elisa - (difendendosi) Ti graffio?! (tenendo la lettera scappa in casa). Nannina - (che ha finito di dare i resti alle galline) E finitela. Pietruccio - Zitta, tu! Guarda se le galline hanno fatto l'uovo o lo tengono per domani. Devi fare la portinaia e non la portapollastri! Nannina - Che volete dire? HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Pietruccio - Dopo, quella lettera la porti tu? Nannina - (risentita) Io? Pietruccio - O tuo marito? Nannina - Badate come parlate! Pietruccio - Così guadagni un po' di straordinario? Nannina i - i Io non voglio scherzare così! Pietruccio - Lo chiami scherzo? Io dico sul serio! Maria - (dalla casa, venendo fuori) Che c'è? (e a Pietruccio) Lascia la stare. Nannina - (risentita) Dice che noi portiamo le lettere amorose alle signorine! (e si asciuga gli occhi). Maria - (al figlio) E hanno bisogno dei confidenti? Pietruccio - (indispettito) Io devo vedere a chi scrive. (Rientra di corsa). Maria - (a Nannina) Ma c'è d'andare in collera? (Indica dentro) Sparecchia! Ah! Sta scioccona! E' pronto il caffè? Nannina - (che si avvia) Lo sta preparando la signorina Elena. (Entra). Maria - (si accosta a qualche vaso dì fiori e a qualche pianta, togliendone qualche fogliolina secca). Vincenzo - (il capo di casa, in manica di camicia, col panciotto abbottonato, abbronzato ed incisivo, indossa una giacca pigiama; dalla destra, guarda la moglie con tenerezza, e ricambiato, con voce melliflua) Finalmente soli! (Accende il sigaro). Maria - (faceta, imitandolo) « Finalmente soli... » e accende il sigaro! Vincenzo - (sardonico) Eh già, abbiamo sei figli!... Che devo fare? Accendo il sigaro! E' ugualmente piacevole ed è meno costoso! Maria - (che siede accanto al tavolo) Siedi, sta' un po' vicino a me! Vincenzo - (scherzoso, sedendole accanto) Eh!... lo so... Son sempre un bell'uomo!... Maria - Per me sei anche bello! E poi, io, di te vedo l'anima... Vincenzo - (smontato) La testa non la riguarda! Maria - (soddisfatta, assaporando quell'attimo di tranquillità domestica) Le nozze HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT d'argento... Vincenzo - Appena faccio quelle d'oro, le vado a pignorare... Maria - E perché? Che ci manca? Vincenzo - La pace. Clara - (l'ultima figlia, un po' infantile, ma graziosa, da dentro, scorgendoli) Neh, voi state facendo all'amore? Vincenzo - Sì, ma basta con i figli! Clara - E che fastidio vi diamo? Maria - Certo... Sempre una preoccupazione... Non tanto per i maschi... Vincenzo - Là, il guaio lo passano i padri delle fidanzate... Maria - Ma per le femmine... Vincenzo - Qua, il guaio debbo passarlo io... Clara - E che guaio, papà? Maria - Maritare tre figlie... Non ci vuol niente? Vincenzo - (fa un cenno di approvazione). Maria - (additando il marito) E' una candela a far luce... Vincenzo - Una! E già ridotta a un mozzicone! E quando poi il mozzicone finisce... chi fa luce? Clara - E non uscirà un raggio di sole? Vincenzo - Il raggio di sole sono le braccia. Se no, con tutto il sole, il focolare resta allo scuro... Maria - E' giusto. Elena - (la seconda figlia, dalla casa, portando un vassoio con le tazze ricolme di caffè) Caffè... (Posa il vassoio sul tavolo. La seguono Pietruccio e Gaetanino, il secondo figlio, tipo vanitoso, distinto però). Maria - (vedendo che tutti assaggiano il caffè, chiede) E Luigino? Pietruccio - Scrive certamente a qualche fidanzata. Elena - (sorridendo) Ha voluto che gl'imprestassi dieci lire. HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - (sarcastico) Che fortuna avrà quella figlia! Pietruccio - E pure Elisa scrive. Maria - (ad Elena) Non sta sparecchiando la tavola? Elena - (fa un gesto come per indicare la fretta con la quale vengono raccolti disordinatamente in una tovaglia i resti della tavola) Ha sparecchiato... Gaetanino - ...in un attimo... per dedicarsi... (fa il gesto di chi scrive circospetto). Vincenzo - (che ha capito) ... all'anonimo? - (Tutti ridono). Maria - (forte, verso destra, con voce sarcastica) Eliiiisa... il caffè si raffredda... (E poi ad Elena) Falla uscire fuori. (Elena rientra dando un piccolo spintone a Gaetanino, che ricambia). Vincenzo - (ai maschi, con accento di canzonatura) Voi pure, adesso, andate a fare all'amore? Pietruccio - (con l'stessa intonazione del padre) «Che fortuna avrà quella figlia!... ». (Vincenzo approva). Si capisce che avrà una fortuna! Vincenzo - Con te? Pietruccio - (approva) Con me. Il suocero mi ha promesso l'impiego. Quindi mi darà la figlia quando mi avrà messo a posto! Vincenzo - (alla moglie) Capisci cosa deve fare un padre, oggi, per maritare una figlia? Deve prima costituire una posizione al futuro genero! Pietruccio - Altrimenti, come sposerei? Vincenzo - Ed ha questa possibilità? Pietruccio - (approva) Fa presto: ha la fabbrica di mattonelle... Mi assume nella direzione. Vincenzo - E si mette un'altra mattonella sullo stomaco! (Nauseato) Auguri! (A Gaetanino) E tu? Gaetanino - Mi sono pigliato tre anni di tempo! Vincenzo - ...Solamente? Gaetanino - E quale premura?... Sono stato ammesso regolarmente in casa! Vincenzo - Con te ci debbono rimettere solamente il caffè? Gaetanino - (magnificando) Il caffè, il gelato, spesso la cena! HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - (a Maria, che stranamente lo guarda) Qui, se non mettiamo un ristorante, le figlie nostre non si maritano! Maria - (disillusa) Come potranno trovare le nostre ragazze? (Indica le figlie). Gaetanino - (a giustifica) Mi offrono, non debbo accettare? Maria - E come! Vincenzo - (ironico) Chi non accetta, non merita! Gaetanino - (approva) Appunto. Vincenzo - Fidanzati ultramoderni! Luigino - (t'ultimo figlio, che pare ancora un ragazzo, esce, e chiudendo una tetterà). Fatto. (Prende una tazza di caffè). Vincenzo - (a Luigino sarcastico) A quando le nozze? Luigino - Che nozze, papà? La domenica non so dove andare... Vincenzo - ...e vai a fare all'amore? Luigino - Cosi, per perdere tempo! Vincenzo - (amaro, alla moglie, imitandola) « Vince, perché queste figlie nostre non si maritano? ». Lo senti? Lo vedi perché? (Indica i figli che sono rimasti mortificati). E questi sono buoni, incapaci di commettere una cattiveria, perché nati qui, nostri figli. Ma, col mio esempio davanti... hanno pigliato di me? (Espressione come dire: « nemmeno per sogno ». Si alza e passeggia. Ai figli). Ed io che tengo ancora tre figlie zitelle da maritare posso stare allegro, sentendo i vostri ragionamenti? E se capitassero da parte [mia tre pretendenti come voi, per le vostre sorelle, io non li piglierei a calci tutti e tre?! (Mimica) E' agire da uomini seri questo? Voi, miei figli? L'amore, venti anni fa, si faceva come l'ho fatto io con vostra madre... da lontano... Poi, quindici giorni, e via. (E alla moglie che approva) « Vince, perché queste figlie nostre non si maritano? ». Per questo! Maria - Ha ragione? ! Clara - E per legge di compensazione, noi non troviamo nessuno. Maria - (rimproverando Luigino) Ma come, l'amore si fa per occupare il tempo? Luigino - (a sua scusa) Ma io faccio la corte a una ragazza che sta al quinto piano, non so nemmeno chi è, come si chiama, se è vedova, zitella, maritata! Essa mi guarda, io la guardo, e passeggio! (Colorisce con la mimica) Non significa occupare il tempo? Maria - E perché lo fai? HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - Per consumare scarpe? Luigino - Mi esercito! Vincenzo - Fa il premilitare! (E ad Elisa che esce) E tu? Elisa - (colpita) Ed io, che cosa? Maria - La lettera che stavi scrivendo...? Elisa - (a Pietruccio) Hai fatto lo stupido? (Pietruccio sorride). Vincenzo - Un'altra delusa. (Guarda intorno; tutti hanno un'espressione incerta. Indicando Elisa) Amoreggia con un fantasma? Elisa - (urtata) Quale fantasma, papà? ! Vincenzo - E chi lo conosce? (Azione di diniego dei presenti). Nessuno! Maria - (ad Elisa) Se è una cosa seria... Vincenzo - (cerimonioso) Uh, che passi... (Indica l'uscio) La porta è sempre aperta... da tutt'e due le parti... (allude alle due entrate della casa) perché la Provvidenza non bussi nemmeno. Ma si facesse vedere! (Verso l'uscio) Avanti, favorite... (E dopo una pausa d'attesa) Dove sta? E' entrato? (Lo cerca sotto il tavolo; dalla piega dei pantaloni, e con intonazione da prestigiatore) E' sempre più piccolo, e più piccolo ancora... e ancora più piccolo... (Polverizzandolo nella mano, fino a farlo sparire) Ecco fatto! (Apre le mani, scorciando bene le maniche per dimostrare che non c'è niente) E lo sposo è sparito! (E girando con le mani aperte per fare osservare che dice la verità) E lo sposo non c'è! Prego osservare, prego osservare! (E tornando alla dura realtà) E questo è lo sposo di Elisa!! (E ritorna a sedere). Gaetanino - (serio alla sorella) Ma come, si amoreggia così? Pietruccio - Quali sono le sue condizioni sociali? Luigino - Le sue capacità finanziarie... (Vincenzo lo fissa). Gaetanino - Se dà garanzie di serietà?! (Vincenzo lo fissa). Vincenzo - Vedi come parlano bene i tuoi fratelli? Dicono cose che a loro non riguardano... ma che sono giustissime! Clara - (ai fratelli) Per forza, volete parlare? Vincenzo - Perché non si presenta a me? Elisa - E' un timido! HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - E tu ti sposi a un timido? Oggi? Con i fidanzati ultramoderni... (indica i figli) che si piazzano nelle case e a cui si deve anche dare da mangiare? Luigino - Papà, ti prego. Gaetanino - (a Luigino) L'ha con me... l'ha con me... Elisa - (al padre) Ce l'ho detto tante volte di venire da te. Maria - E che ha risposto? Elisa - Che non si trova ancora in condizioni! Vincenzo - Nemmeno di venire a parlare? Figuriamoci di sposare! (Ai figli) Questo è peggio di voi! Gaetanino - (grato) Ci aduli. Maria - E che età tiene? Elisa - Trent'otto anni. Vincenzo - E non si trova in condizioni?... (Guarda i figli per fare il parallelo). Maria - E che arte fa? Elisa - E' una guardia municipale? Vincenzo - A trent'otto anni?! E nemmeno si presenta?... E che aspetta, d'andare in pensione? (/ tre fratelli sorridono, ironici). Elisa - (seccata, dà in uno scoppio di pianto. Ai fratelli) Va bene? Ho avuto il caffè! (Entra in casa). Gaetanino - (gridandole dietro) Ce n'è per tutti! Maria - (annuendo a Vincenzo) Guarda... una guardia municipale... Clara - ...sarebbe ottima... Maria - ...mesata fissa... Vincenzo - ...trent'otto armi... Gaetanino - (alludendo a Elisa) ...e ha scritto sulla lettera: Caro piccolo! Vincenzo - Sarà il cognome! (Si ride. Dalla via, a sinistra, appare una guardia municipale sui quarant’anni. Figura piccolina. Baffi all'in-sù. Guarda fuori per accertarsi del numero della palazzina). Il fidanzato di Elisa? Maria - (animandosi) Può darsi. HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT La Guardia - (sporgendosi) Vincenzo Santoro? Vincenzo - (sollecito) Sono io, accomodatevi. (Gli fa segno di passare per il cancello. Ai suoi) Sarà lui... si sarà deciso. (Ai figli) Lasciateci soli. (Tutti, meno Maria, si avviano per rincasare). Maria - (tutta agitata a Nannina che è sortita) Togli quella roba dal tavolo. (Indica le tazze. Nannina porta via tutto. A Vincenzo, alludendo alla guardia) Un bell'uomo; essa pure gli vuole bene!... Combina presto presto! Vincenzo - Aspetta... Già li ha fatti sposare... Se non vediamo... Maria - Per venire a parlare con te, vuol dire che sarà bene intenzionato. Vincenzo - E se non è lui? Maria - Ah? Ebbene, e che vuole? Vincenzo - E' quello che vedrò. Va'. (Maria a malincuore entra. Vincenzo va incontro alla guardia, che si sberretta) State comodo... State comodo... La Guardia - Prego. Vincenzo - Andiamo dentro? La Guardia - Meglio qui. Vincenzo - Accomodatevi. (Seggono). La Guardia - Voi avete una figlia? Vincenzo - Ne ho tre, purtroppo! La Guardia - Elisa. Vincenzo - Venite per Elisa? (7 familiari si sono affacciati alla finestra per curiosare. La guardia se ne accorge. Vincenzo pure). Abbiamo fatto la platea! Maria - (fa al marito un cenno interrogativo). Vincenzo - (con intenzione) Sissignore... (Rivolto a tutti) E lasciateci parlare... (/ familiari si ritraggono. Vincenzo si rivolge alla guardia) E allora? La Guardia - Fra i vostri familiari Elisa non c'era? Vincenzo - E' dentro. Perché appunto poco fa le rimproveravo un certo suo contegno! La Guardia - E' per ciò che sono venuto! Maria - (ricompare alla finestra). HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - (le fa una strizzatina d'occhi, come significare: « pare si tratti di una cosa buona » Capirete... Ha un padre... (E si dà arie). La Guardia - Giusto. Vincenzo - Una madre... Tre fratelli... Voi, i figli miei, non li conoscete? La Guardia - No. Vincenzo - Ah!... Ragazzi molto seri.... i quali si sono lamentati con la sorella, e con me, per la figura poco simpatica che facevano anch'essi. La Guardia - Capisco. E perciò della mia presenza qui... Vincenzo - Benissimo. (Fa un gesto di maggiore assenso a Maria. Ella rientra). E allora? La Guardia - Questa cosa deve finire. Vincenzo - Quale cosa? La Guardia - Questa faccenda... con Elisa... Vincenzo - Siete venuto per dirmi questo? La Guardia - Questo! Vincenzo - (seccato) E non me lo potevate dire subito? (E lo fa alzare, alzandosi anche lui). La Guardia - Ma se non mi date il tempo di parlare... Vincenzo - Venite a ritirare quella parola che non m'avete mai data? La Guardia - (sorpreso) Io? Vincenzo - No?!! La Guardia - Io vengo per conto di un mio collega! Vincenzo - Ah? « Caro piccolo... », non siete voi? La Guardia - No. Vincenzo - E accomodatevi. (I due seggono di nuovo). La Guardia - Io ho il delicato incarico di far conoscere a voi, che siete il padre, le quotidiane scenate che vostra figlia Elisa viene a fare al mio collega al Comando. Il mio collega Camillo già ha avuto diversi richiami e teme severe sanzioni! HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - E queste scenate, perché? La Guardia - Mah!? Vincenzo - E perché il vostro collega ha mandato voi? La Guardia - ... trattandosi di una cosa delicata... perevitare d'incontrarsi... Vincenzo - ...con la ragazza? La Guardia - Ecco... Vincenzo - Ed anche per non dare spiegazioni a me... La Guardia - E' così! Vincenzo - Spiegazioni che poi mi sono indispensabili... Non vi pare? La Guardia - E' logico! Vincenzo - Questo signore si chiama Camillo? La Guardia - Camillo Benso. Vincenzo - Di Cavour? La Guardia - No. Vincenzo - Va bene. Per conto mio, adesso, interrogherò mia figlia per sapere le cose come stanno e, se necessita, questo Camillo Benso parlerà con me. Gli direte che da oggi, mia figlia, scenate non ne farà più; le farà il padre, se saranno necessarie, ma non sotto il Comando, da soli a soli... Così non dica che io commetto un oltraggio ad un pubblico funzionario... (Sarcastico) Camillo Benso... parlerà con Peppino Garibaldi! Potete andare. La Guardia - Buongiorno. (Saluta rigidamente ed esce per il cancello). Vincenzo - Buongiorno! (Quasi tra sé) E brava Elisa!! Uscite... Uscite... (I familiari escono dalla casa). Maria - (notando l'espressione angustiata di Vincenzo) Che c'è? Non se la piglia? Vincenzo - E chi lo sa? Può darsi pure che se la debba pigliare per forza ! Maria - Se la debba? Vincenzo - Un momento... (Fa cenno che non può parlare innanzi ai figli). Petruccio - Che ha detto? HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - Non era lui. Maria - Ah! E che voleva? Vincenzo - Un amico del fidanzato. Clara - E speriamo che sia già una cosa fatta. Vincenzo - Speriamo di no! Clara - Perché? Vincenzo - Perché quando una cosa è fatta non la si può discutere più... mentre questa la dobbiamo discutere ancora... (Ai figli seccato) Andate... Andate... (A Luigino) Tu vai a fare la solita passeggiata sotto il balcone. Divertiti... ma non salire... (Luigino fa un cenno di assenso. Gaetanino e Pietruccio allungano la mano verso la madre per aver soldi). Soldi? Pietruccio - Eh!... Le nozze d'argento... Gaetanino - ...è più che una festa! Luigino - Equivale a tre domeniche! Maria - (dando a ciascuno dei figli un pezzo da dieci lire) Questa è una cosa mia. Vincenzo - (sarcastico) Soldi del primo letto? Maria - Che c'entra? Vincenzo - E allora è una cosa mia. (Ai figli) Andate... Andate ad arricchire quelle sfortunatissime e di-sgraziatissime mie future nuore... Qui, come sempre, dovrò pensarci io... Il mio mestiere è questo... Luigino - Tu sei il nocchiero. La barca è bene affidata! Pietruccio - E pure se fa acqua... Gaetanino - ...rimarrà sempre a galla! Luigino - La porterai sempre in porto! Vincenzo - (a Maria) E' così che ci rubano i denari. (/ tre figli abbracciano festosamente ì genitori. Vincenzo si schermisce infastidito). Maria - (mentre ì tre figli vanno via per il cancello) Ritiratevi presto! Vincenzo - Che bei mariti! Mariti per famiglie che vogliono digiunare! (A Maria) Quanto hanno avuto? Maria - Dieci lire ciascuno. HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - Possono formarsi una famiglia. Maria - Ma che vuoi... Sono giovani... Vincenzo - ... e vogliono far gli uomini! (A Clara) Fa' venire Elisa, e tu resta in casa. Clara - Io poi non ho il fidanzato e non ho avuto le dieci lire... Maria - Verranno o l'uno o le altre! Vincenzo - Tanto per te o il fidanzato o le dieci lire... Il valore è il medesimo! Clara - (trovando esagerato) Addirittura? Vincenzo - Se hai le dieci lire, vai meglio. (Clara entra in casa). Maria - (ansioso) Che è accaduto? Spiegami... Vincenzo - Elisa va a fare scenate quotidiane al fidanzato sotto il Comando. Maria - E queste scenate, perché? Vincenzo - E' quello che voglio sapere. Una seria ragione ci deve essere. (Elisa compare sull'uscio di casa). Maria - Vieni qua! Vincenzo - (ad Elisa) Il fantasma s'è fatto vivo con una diffida! Elisa - Una diffida? Vincenzo - Eh già. Per le quoti diane scenate che vai a fargli al Co mando! Elisa - Ha detto?... Vincenzo - Ha mandato a dire! Maria - (severa) La ragione?! Elisa - (esita). Vincenzo - La ragione la dirai a tua madre! Semplice o grave che sia. Così mamma e figlia potrete parlare più liberamente! (A Maria) Io vado a vestirmi. (Entra in casa). Maria - (prende Elisa per un braccio) Quali sono stati i tuoi veri rapporti col tuo fidanzato? Elisa - Rapporti più che onesti! HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Maria - E perché queste scenate? Elisa - Ha una relazione! Maria - E tu vai a fare delle scenate? Ma come, una ragazza seria fa questo? L'unico pregio della donna è la riservatezza! Elisa - E riservata sono stata, mamma! Maria - Facendo delle scenate? Ed hai ottenuto l'effetto contrario. Gli amori contrastati, specialmente se irregolari, si rinforzano. Poi, viene la ragione, la riflessione, il pentimento... Ma intanto sì rinforzano! Tanto è vero che quest'uomo, un po' per paura, un po' per non essere seccato, ti ha messo in condizione di non farti muovere più! E intanto farà il comodo suo e con maggior libertà! Perché non hai chiesto consiglio a me? La mamma perché ci sta? Elisa - Ma è giusto che mentre fa l'amore con me deve continuare una relazione? Maria - Non è giusto, ma è logico. Al più, ha peccato di estetica, perché te l'ha fatto sapere. Non ti è ancora marito. (Riflette) Ecco perché non si trova ancora in condizioni... (Pausa) Come stanno adesso le cose? Elisa - Mi ha promesso che smetterà. Maria - Speriamo bene! (Verso la casa) Vince... (Vincenzo compare dalla casa, vestendosi). Ha saputo che aveva una relazione. Vincenzo - (rasserenato) Ebbene, figlia mia... Con la guardia bisogna stare in guardia! Anche la donna per lui è divisai Gennaro - (guardia municipale, dalla via, guarda la casa come per assicurarsi che è quella che cerca). Vincenzo - (lo ha visto) E son due! (A Elisa) E' lui? Elisa - No. E' un amico suo! Gennaro - Vincenzo Santoro? Vincenzo - Sono io. (Gennaro si avvia per entrare dal cancello a passo deciso). Questa è un'altra diffida. O sarà una contravvenzione per le galline... La guardia di prima ha visto il pollaio, l'ha detto a questa, e questa mi viene a fare la siringa... Maria - Perché le galline non si possono tenere? Vincenzo - Eh, si capisce! Per misura d'igiene. (Gennaro entra dal cancello e resta dinanzi a Vincenzo sull'attenti. Vincenzo accomiata le donne). Un momento di permesso... (Le donne rientrano. Vincenzo si volge a Gennaro) In che posso... HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Gennaro - Io sono una guardia municipale. Vincenzo - Lo vedo. Gennaro - Oggi. Domani sarò sergente! Vincenzo - Auguri. Gennaro - Voi avete una figlia. Vincenzo - Elisa? Gennaro - No, Elena. Vincenzo - Elena, beh? Gennaro - So che è una ragazza piena di virtù. Vincenzo - Bontà vostra. Gennaro - Vorrei sposarla. Ma prima di fare qualsiasi passo verso la ragazza, sento il dovere di presentarmi a voi, che ne siete il padre e vi domando formalmente la sua mano. Vincenzo - Siete pulito? Gennaro - Come, pulito? Vincenzo - Non avete nessuna relazione? Amori illeciti, illegali... Gennaro - So a che volete alludere. Per la questione della signorina Elisa? Vincenzo - Sapete? Gennaro - Purtroppo. E, per assicurarvi che non sono come l'altro, mi presento direttamente a voi. Questo vi dimostri la mia serietà! Vincenzo - Giusto. Gennaro - (porgendo un biglietto da visita) La mia carta da visita già col grado di sergente. Potete pigliare informazioni. Vincenzo - E conoscete Elena? Gennaro - Di persona, no. Ma so benissimo chi è. Me ne sono interessato! Vincenzo - E nemmeno Elena vi conosce? Gennaro - No. Mi avrà potuto notare, così, di sfuggita. Qualche volta l'ho incontrata per via e l'ho seguita da lontano, per qualche tratto. HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Maria - (compare dalla casa) Ma di che si tratta? Ancora per Elisa? Gennaro - No. Vincenzo - Per Elena. Maria - (impressionata) Per Elena? Che ha fatto? Vincenzo - Niente. Gennaro - Niente, signora. Vincenzo - E' venuto a chiedere la sua mano. (Maria ha un'espressione di disappunto). Capisco... Maria - Un'altra guardia?... Gennaro - Sergente... Vincenzo - ...da domani. Gennaro - Ho intenzioni serie. Vincenzo - Sì, mi ha parlato. (E mostra il biglietto da visita). Maria - E si trova in condizioni? Gennaro - E come... Vincenzo - Diversamente, sarebbe venuto per sposarsi? Maria - No... Volevo dire... Relazioni... imbrogli... Vincenzo - Niente relazioni extra... Gliel'ho domandato. Gennaro - Pulito. Vincenzo - Ma che vale una divisa quando tutte le guardie devono avere una relazione? Maria - E ad Elena non ci aveva detto niente? Vincenzo - Non lo sa. Gennaro - Proprio. Maria - (al marito) E tu, che hai deciso? Vincenzo - Ho accettato il biglietto. Gennaro - Per gentilezza, vorreste farmi conoscere la signorina? HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - Biglietto e signorina tutto insieme? Maria - Eh sì. Così si vede anche che impressione gli fa. (Chiama la portinaia) Nannina! Nannina - (compare) Signora. Maria - Fa' venire la signorina Elena. (Nannina rientra). Gennaro - (a Vincenzo) Non ditele ancora niente. Vincenzo - Come volete. Maria - (a Gennaro che è ansiosamente in attesa) Eccola. (Elena compare. Presentandola a Gennaro) Mia figlia Elena. Gennaro - (dignitosamente sull'attenti) Gennaro Silvestri. Vincenzo - (rapido) Sergente da domani. (Gennaro leggermente ringrazia). Elena - (senza scomporsi) Piacere. Gennaro - Il piacere è tutto mio. Maria - (dopo un attimo, durante il quale i due si scrutano, a Elena che esita, e per rompere il silenzio) Elisa che fa? Parla. Elena - Piange. (E sorride lieve). Vincenzo - (a Gennaro) Per il mio rimprovero. Elena - (a Gennaro) Quel signor Camillo è compagno vostro, eh? Gennaro - (rammaricato) Già. (E leggermente sorride). Elena - Mi dispiace per voi, ma è poco di buono! Gennaro - Le dita della mano non sono tutte uguali. (Indica la mano). Maria - Giustissimo. Elena - Già, per conto mio, scusatemi, non vi offendete, ma una guardia municipale non la sposerei mai! Vincenzo - (fa per ritornare a Gennaro il suo biglietto da visita. Gennaro lo respinge garbatamente). Gennaro - (mortificato, ad Elena) Come si può pensare... Maria - (ad Elena) Ma si parla così?... HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Elena - (alla madre, che la guarda seccata) Non me la sposerei mai per tante ragioni. Gennaro - (azione e. s. del biglietto. Poi ad Elena) E sarebbero? Elena - La guardia sta sempre in mezzo alla via... Vincenzo - E dove dovrà fare il suo servizio? In casa?... Chiuso dentro? Elena - (con intenzione) Troppo in contatto con la cosa pubblica mentre il marito deve essere una cosa privata! Vincenzo - (a Gennaro) Il fatto di... Gennaro - (ad Elena) So a che volete alludere, ma non dovete generalizzare. Si può badare alla cosa pubblica e rimanere una cosa privata... Vincenzo - E poi? Maria - (ad Elena) E quali altre ragioni? Elena - Ma perché lo debbo offendere? Gennaro - (sorride amaro) Non mi offendo, dite... Elena - E che devo dire?... Debbo farmi fare un verbale per oltraggio? Gennaro - (trovando enorme) Addirittura? Vincenzo - (a Gennaro, mortificato, ed a sua giustifica) Giuro che questa sua grande antipatia per le guardie municipali è una cosa che imparo adesso, se no vi avrei levato subito il pensiero (e lacera il biglietto). Elena - (sorpresa) E quale pensiero? Vincenzo - E' venuto a chiedermi ufficialmente la tua mano! Maria - Tu gli stai facendo questa accoglienza. Gennaro - (serio, a Vincenzo) Lacerate quel biglietto... Vincenzo - Già fatto! (e indica ì pezzetti a terra). Elena - (scoppia a ridere, poi a Gennaro) E scusate tanto. Gennaro - Lo so... Siete disillusa per il fatto spiacevole di vostra sorella! Maria - E' questa la ragione. Gennaro - Ero venuto per farvi ricredere... e nella maniera più solenne; non pensavo HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT che, per un caso singolo, aveste una avversione per tutta una rispettabile classe. Ma, ormai, ogni altra giustificazione è superflua, giacché, per tante altre ragioni, non sposereste mai una guardia municipale! Elena - (attenuando man mano la sua ostilità) Eh, sì... Uno si sposa per avere un uomo vicino... La guardia si mette la divisa e se ne va... Vincenzo - E deve restare con la divisa in casa? Fare la sentinella alla cucina e alla camera da letto? Maria - Lo deve ben fare il suo ufficio. Elena - ...Se lo vedo per la strada, non lo posso avvicinare perché è in servizio... Gennaro - E' regolamento! La disciplina lo impone! Elena - E quando lo vedrò? Ilaria - La notte! Vincenzo - Non ti basta? Elena - Quando piove, stando sotto la pioggia, senza ombrello, si ritira a casa tutto bagnato. Gennaro - (tenero) E quando, per il nostro spirito di sacrificio, torniamo a casa bagnati, dobbiamo trovare una compagna cara che ci asciughi, che ci cambi, che ci conforti con una minestra calda, con una parola buona? Vincenzo - (conquiso, ad Elena che già è presa) E se la donna non avesse questa missione consolatrice nella vita, il Padreterno perché l'avrebbe messa al mondo? Maria - (alla figlia) Eh?! Guardia era quello, e guardia è questo. Sono una stessa cosa? Vincenzo - No! Questo è sergente, anche come sentimenti! Maria - Con poche parole ti ha fatto capire chi è! Gennaro - (sorride ad Elena che gli sorride e mettendo mano al portafogli, alludendo al padre) Ce lo devo dare un altro biglietto... a papà? Vincenzo - (accettando, felice) Per conto mio non ce n'è bisogno. Maria - E neanche per me! Elena - (avvinta) Neppure per me! (Ride di gioia. Gennaro avanza stringendo la mano prima a Vincenzo che ricambia, poi a Maria con effusione, infine ad Elena baciandogliela). HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Maria - Era destino che una figlia nostra doveva sposare una guardia! Vincenzo - (comico, richiamandola) Sergente! Gennaro - (a Maria, con aria soddisfatta) Vedete? Elena - E se Camillo si riappacificherà con Elisa, saranno due le guardie! Vincenzo - Un'altra... (indicando Gennaro come per mostrare una guardia) ...la daremo a Clara... e il Corpo di guardia lo faremo qua! (Ride). La caserma!... Maria - (a Gennaro) Beh!... e accomodatevi... State in piedi? Una tazza di caffè? Gennaro - Grazie. Vincenzo - (alla moglie) Dagli una fetta di dolce... Un bicchierino di liquore... Gennaro - (confuso) Ma perché disturbarvi... Vincenzo - E' un dovere... non come a un agente, ma come a un fidanzato. E' una cosa che ti spetta, che ti compete di diritto. (Accorgendosi di essersi lasciato trasportare) Neh... io ti do del tu!... Gennaro - (stringendogli la mano) E' logico! Maria - (a Gennaro) Ve lo porto qui, o vogliamo andare dentro? Gennaro - Per me fa lo stesso! Maria - Qui fuori? Gennaro - (approva) All'aperto! Elena - Sotto il pergolato. Vincenzo - No, simbolicamente non può rimanere fuori, deve entrare in casa. (Si ride). Restare il fidanzato fuori della porta? Gennaro - (ammirato) Giusto! Maria - (alla figlia) Prepara dentro. (Elena felice scappa dentro). Gennaro - Sono commosso e lusingato di questa entusiastica accoglienza. Vincenzo - (con un sorrisetto) E non eravamo teneri! Maria - Specialmente Elena. Gennaro - (conferma). Proprio. Maria - Eppure... (Ed entra nella casa). HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - I matrimoni cosi sono buoni. Uno si deve trovare sposato naturalmente, senza accorgersene nemmeno. Tutto deve scorrere liscio come l'acqua che scende al declivio... Gennaro - (sorpreso, lietamente) Bravo! Vincenzo - Questa frase non è mia. L'ho letta. (Pausa). I figli miei non li conosci? Gennaro - No. Sono in casa? [Vincenzo - No. Sono andati a far l'amore tutti e tre. Gennaro - (sorpreso) Ah? Vincenzo - Bravi ragazzi, seri. Una vera fortuna per le donne che se li sposano. (Si avviano per entrare nella casa. Gennaro si ritrae per far passare Vincenzo) No, qui sto in casa mia. Spetta a me. (Piglia la posa del metropolitano che dà la via libera ai pedoni) Via libera. (Gennaro sorride ed entra. Vincenzo incontra Nonnina sull'uscio di casa). Nanni, dieci gelati, subito... Mettiamoci in regola. (Entra in casa soddisfatto). Peppino - (giovane, tipo di piccolo impiegato, ma non privo di una certa distinzione, avanza furtivo dietro la balaustra e ferma Nannina) Fermi! Nannina - (spaventata) Madonna! Peppino - Voi siete la portinaia? Nannina - Sì. Peppino - Vi conosco. Qui abita? Nannina - La famiglia di Don Vincenzo Santoro. Peppino - Ha tre figlie femmine? Nannina - Sì. E tre maschi. Peppino - La più piccola mi piace. Sapete se è libera? Nannina - E lo volete sapere da me? Peppino - Che dite? Me lo darà il consenso? Nannina - Senza conoscere prima se la ragazza vi vuole? Peppino - Come si chiama? Nannina - Chi? HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Peppino - La più piccola... l'innamorata mia... Nannina - Voi non ci avete parlato ancora e già la chiamate « l'innamorata mia? ». Peppino - Ed ora ci parlo e combino subito! Chiamatemela. Nannina - Ma c'è 11 padre... Peppino - Meglio. Parlerò anche con lui. Nannina - Ma sapete che siete bello? Peppino - Questo riguarda la ragazza. Fatemela uscire. ìNannina - (chiamandola) Signorina Clara!... Peppino - Clara!... Mi piace anche il nome... Clara - (compare dalla casa. Peppino le si inchina). Nannina - Questo signore vuol parlare con voi. (E va via per il cancello). Clara - Con me? Peppino - Clara? Clara - (sorpresa) Clara. Peppino - Don Vincenzo è in casa? Clara - Conoscete papà? Peppino - No. So che si chiama Vincenzo Santoro, che domani è l'onomastico suo, ma non ho ancora il piacere di conoscerlo... E così... Clara - Volete che ve lo presenti? Venite... Peppino - Aspettate... E se non parlo prima con voi... Clara - Con me? E perché? Peppino - Perché mi piacete e vi vorrei sposare. E se non mi dite di sì, come potrò parlare, con papà vostro? Clara - Ma sapete che siete belio? Peppino - Me l'ha detto anche la portinaia. Clara - E dove mi avete vista? Peppino - E' una settimana che passeggio un'ora al giorno sul marciapiede dirimpetto. HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Per voi mi son ridotto a questo: passeggiare il marciapiede! Clara - Non vi ho mai notato. Peppino - E perché sono venuto da quest'altra parte? E allora? Clara - Allora che? Peppino - Posso parlare con vostro padre? Clara - Ma io non so nemmeno come vi chiamate, chi siete, che arte professate: adesso vi vedo per la prima volta... Peppino - Mi chiamo Peppino Gagliardi. Sono ragioniere. Che dite?... Clara - E fate passare un po' di giorni... Peppino - (fermo) Domani. E' san Vincenzo, giornata di festa per lui, e dev'essere giorno di festa anche per noi. Domani ci parlo e mi dichiaro, così ci vedremo in piena regola e mi levo dal marciapiedi! Vincenzo - (chiama da dentro) Clara!... Peppino - (vedendo Clara che si emoziona) Mio suocero? Clara - (fa cenno di sì. Risponde alla chiamata) Papà? Peppino - (con sollecitudine) Verrò domani. (Fa per andar via; ritorna sui suoi passi) Resti per me! (Saluta e va via in fretta. Nannina viene dal cancello e fa a Clara un cenno interrogativo). Clara - (stupita) Nanni, uno me n'è uscito e lo trovo anche pazzo! Vincenzo - (compare sull'uscio di casa e rivolto a Nannina) Vengono questi gelati sì o no? Nannina - Li ho ordinati. (Entra nella casa). Luigino - (compare dal cancello premendosi la mano su una ferita alla fronte. Vincenzo accorre spaventato). Vincenzo - Luigi, che hai fatto? Clara - (accostandosi anch'essa premurosa) Sei caduto? Luigino - No. Vincenzo - Hai contrastato? Luigino - No. HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Vincenzo - E questa ferita è caduta dal cielo? Luigino - Sì, dal cielo è caduta! Vincenzo - Io non ti capisco. Parla! Luigino - (tremante) Sono stato a fare la solita passeggiata sotto il balcone della signora... Vincenzo - (interessandosi) Beh!... Luigino - E m'ha gettato un vaso! Vincenzo - Essa? Luigino - Il marito! Vincenzo - Pure? Luigino - Un vaso di fiori... Una « testa » grande così... Clara - Sei sicuro che era il marito? Luigino - Sì, perché poi si è affacciato e mi ha detto: « Così non passerai più». Vincenzo - E queste sono le conquiste che vai facendo tu! « Clara - Ma, sono modi poi questi? Maria - (compare dalla casa, vede il figlio ferito, ha uno schianto) Madonna! Vincenzo - Zitta. E' niente. Non facciamo sentire... C'è una guardia dentro... (Spiegando) Lo hanno ferito... Il marito della signora del quarto piano... Dal quarto piano s'è infastidito di vederlo passeggiare sotto il balcone... e gli ha gettato un vaso di fiori sulla testa! Maria - Uh... Ma come? Rischiando di ucciderlo? Vincenzo - Ucciderlo! Elena - (dalla casa) Mamma... (Scorge il fratello) Uh!... (e occorre). Maria - Adesso lasciate il fidanzato solo? Elena - (indicando il fratello) Che gli è accaduto? Vincenzo - Gl'incerti... Gl'incerti... Clara - (spiega l'accaduto a Elena). Elisa - (dalla casa, infastidita) Ma è educazione questa? (e indica dentro. Vede il HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT fratello, accorre) Che si è fatto Luigino? Gennaro - (esce) Ma che c'è? (.Vede il gruppo, s'avvicina) Un ferito. Vincenzo - (sottovoce a Luigino) Ora vedrai le conseguenze! Gennaro - Ma chi è? Elena - E' mio fratello Luigino. Vincenzo - Già. Mio figlio. (Presenta) Gennaro... Gennaro - ... Silvestri. Vincenzo - E' il fidanzato di tua sorella Elena. Luigino - (compiaciuto e sorpreso) Ah... piacere... (e gli dà la mano). Gennaro - Ma come vi siete ferito? Vincenzo - (al figlio che lo interroga con lo sguardo come esitare) E diglielo... oramai... (come dire: «ha visto » ). Luigino - (balbetta) Passando sotto un balcone, mi è caduto un vaso di fiori sulla testa. Gennaro - (zelante) Ah!... E in qual via? (e cerca taccuino e lapis per prendere appunti),. Luigino - (per sviare) Non ricordo. Gennaro - (sorpreso, seccato e autoritario) Come, non ricordo? Vincenzo - (al figlio) Non fare guai... Parla, con tuo cognato non devi avere segreti. Gennaro - (maggiormente urtato e investendosi della sua autorità) No, qui non c'è il cognato... (E ai familiari che sorpresi lo fissano) Scusate... (E con tono) Qui c'è il pubblico funzionario che deve compiere il proprio dovere. (E mentre fa per annotare, una gallina nera dal pollaio canta. Vincenzo si preoccupa. Gennaro si guarda dintorno). Elena - (al padre, scossa) Avete visto? Vedete chi è la guardia? Gennaro - (fiero) E' quella che deve essere! (fermo, in atto di prendere appunti). Elena - Come agente, ma non come marito! Gennaro - Il buon marito deve funzionare in tutto! (La gallina canta - c. s. Gennaro rivolto a Luigino) In quale via? Vincenzo - (toglie il tappeto dal tavolo, va a coprire il pollaio e ritorna facendo l'indiano). HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT Maria - (infastidita anch'essa per l'insistenza di Gennaro, rivolta al figlio) Ma sì, figlio mio, se Luigino non parla è perché avrà le sue buone ragioni! Gennaro - Ed io ho le mie, mamma! (indicando Luigino). Lui mi tenta ad un favoreggiamento! Vincenzo - (ai suoi che lo guardano perché si pronunzi) Fa bene ad agire così! (A Gennaro) Bravo! (Al figlio) Così impari a vivere! Gennaro - (ammirato e indicando Vincenzo) «Ecce Homo! ». Vincenzo - (approva) Proprio! Quello sono diventato per la croce che porto! (incrocia le braccia. Al figlio che resta mortificato) Uno che da un quarto piano butta una « testa » (la descrive a mimica) sulla medesima di un altro che passa disotto, con la precisa intenzione di far rompere due teste, commette un reato! Gennaro - Oh!... C'è Stato tutto questo? Vincenzo - (indicando Luigino con la testa ferita che piglia posa stanca) Eh!... «Ecce Homo! » (E alle donne) E nella sua qualità di agente, si può stare zitto? (Ora tutte le galline cantano. Vincenzo parla più forte per coprire la loro voce). Si può stare zitto? Elena - (sorride, convinta) No! Gennaro - (affettuosamente ad Elena) E tanto meno come cognato. (A Luigino) La via? Luigino - Poria 40. Gennaro - Il nome del feritore? Luigino - Non lo so. Gennaro - (scherzoso a Maria) Ha le sue ragioni? Vincenzo - (a Gennaro) i No, no... veramente non lo sa. Elisa - (sorridente) La ragione dell'atto la sa... Maria - (facendo tacere Elisa, deviando) Sì... ma... non sa il nome di chi ce l'ha buttata... Gennaro - E noi gli stenderemo il verbale! (Fa cenno a Luigino di seguirlo; poi ad Elena) Permetti. (Elena sorride curvando la testa. Poi Gennaro rivolto agli altri). A più tardi. i(E con passo rapido e fermo si allontana con Luigino avviandolo con la mano aperta dietro la schiena). Vincenzo - (ammirato) Buono! Buono! E' un uomo energico! E' quello che ci vuole! (Nannina, non vista, esce per dì dietro con bacile e lenzuolo bagnato, lo stende ad una fune per farlo asciugare. Vincenzo indica e ripete il gesto HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT imperativo che Gennaro ha fatto a Luigino) A me l'affetto spesso mi lega le braccia, ma lui, i cognati, li fa filare! (I polli ripetutamente cantano. Vincenzo nel voltarsi scorge Nannina) Leva questo1 di qua!!! (Toglie il lenzuolo che Nannina aveva steso e glielo consegna). Queste sono tutte contravvenzioni!! (Va al pollaio) Niente galline!! Ce le mangiamo domani! (Ed entra portando via le galline, indifferente ai commenti della famiglia. Cala la tela ) fine primo atto
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