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. Genetica… Ma quante volte accade che un raggio cosmico, nato chissaddove e chissapperché nelle proterve solitudini dell’infinito senza tempo, ove lo spazio stesso perde di significato per le nostre menti mortali, colpisce nella sua essenza vitale una cellula umana esattamente al quarto giorno della sua effimera esistenza?.
E quante volte accade che quel mortifero strale, veloce abbastanza da trapassare l’intero globo terrestre, lungi dal distruggere quel progetto d’essere, quell’esile filamento doppiamente attorto che chiamiamo DNA sconvolgendone l’armonica sequenza di meravigliose molecole proteiche, si limiti a favorire un improbabile doppio legame fra due atomi di carbonio laggiù, in quell’ennesima sequenza del tredicesimo cromosoma?
Nella storia dell’umanità, tutt’intera lunga meno d’un infinitesimo frammento della vita di quel raggio cosmico (che comunque indifferente continuò la sua corsa) una volta, tutto questo accadde. Per quanto la cosa possa sembrare incredibile.
Ed il caso volle che la cellula bersagliata non fosse una cellula qualunque, uno dei bilioni di mattoni costituenti un corpo vivo, ma uno spermatozoo gagliardo e vitale.
E nemmeno uno spermatozoo qualunque fra quelli prodotti quel giorno, ma esattamente quello che avrebbe vinto la suprema epica battaglia contro milioni e milioni di consimili, e giungendo primo ed unico vittorioso alla sua meta naturale, felicemente si sarebbe congiunto ad un ovocita maturo così fruttificando di nuova vita.
E così, tempo dopo, nacque Lucio Musto Emilio Rudello, che poi fu detto l’ “Asimmetrico”.Lucio Musto Aprile 2001 |
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