Le stronzate di Pulcinella

Antologia senza nome

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view post Posted on 10/11/2022, 21:41
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ho pensato e ripensato al nom da dare a questa (spero) discussione, ma sono troppe le alternative, godetevela cosi.

Oggi, è tutto cambiato : vuoi l'elettricità ed il gas a casa tua? Hai da scegliere il provider che altri non sarebbe che il fornitore e non è una coa semplice perchè ognuno dei concorrenti a divenire colui che ti emette le bollette da pagare, secondo calcoli astrusi cercherà di dimostrarti come ti farà pagare di meno, ma sono tutti calcoli empirici perchè se non è zuppa è pan bagnato e cioè potresti anche risparmiare 2 euro mensili con tizio se lasci sempronio.
Maq una volta non era cosi, c'era un unico fornitore monopolista. NPN E' VERO

Quando ero ragazzo a Napoli c'erano due fornitori di elettricitò, la S.M.E. Soc.Meridionale di Elettricità e l'EAV Ente Autonomo Volturno.
Ma, ahimè, non potevi scegliere tra il primo ed il secondo, questa sxelta l'avevano già fatta loro per te, si erano divise le zone, i quartieri ed a seconda di chi trovavi operante in quell'edificio, dovevi attenerti alla sua fornitura. Ad esempio abitavo in via Santa Lucia lato cinema e Regione Campania, avevamo SME, ma quando veniva a mancare la luce, ed accadeva spesso, alla finestra vedevi che le abitazioni site di ftonte avevano la corrente elettrica, avevano la concorrenza.

Per il gas non c'era la possibilità di concorrenza con il gas di città, c'era la Napoletana Gas e basta, ma se tu volevi un'alternativa? A prescindere delle cotture con legna o carbone, potevi optare per il gas in bombole che il tuo fornitore di fiducia provvedeva a ricapitartele a casa.

La cittrà aveva poche industrie e queste erano ubicate ai margini cittadini, in periferia e spesso in provincia. Come ci si muoveva in città? C'erano i mezzi pubblici dell'ATAN Azienda Tramwiaria Autotrasporti Napoli. aveva un numero enorme di mezzi di trasporto cominciando dal Garittone (Capodimonte) via Marina angolo Stella Polare (per voi nuovi corso Arnaldo Lucci), fuorigrotta, in special modo tram, via Posillipo, subito prima di piazza Salvatore di Giacomo, Cavalleggeri d'Aosta e mi scuso se ce ne fossero altri ma non ne ricordo più.

Per prima in Italia, apoli ha avuto la metropolitana. Essendeosi resa necessaria una linea ferroviaria che la collegasse a Roma, fu realizzara una linea che da piazza Garibaldi, sempre stazione di testa, partisse una linea sotterranea che dopo aver trapassato la città, uscisse a Fuorigrotta e proseguisse spedita fino a Villa Literno, dove si congiungeva con la preesistente e proseguisse per la Capitale. Questa linea, da subito, fu chimata Direttissima, ma si sfruttarono il passaggio a piazza Cavour, quello a Montesanto, dove c'è la ferrovia Cumana, quello a piazza Amedeo per creare stazioni intermedie che collegassero rioni cittadini assai distanti tra di loro. a Mergellina fu creata una grande stazione e da li9 partivano i treni tapidi diretti al nord, specialmente il rapido diretto per Milano.

Ho accennato che3 da Montesanto partiva la Ferrovia Cumana, progettata alla fine dell'800' collegava il centro di Napoli (Piazza Dante - Pignasecca) con Torregaveta, l'estremo limite cumano con il mare alla base di Monte di Procida.
Questa ferrovia aveva anch'essa delle fermate cittadine, la prima er al Corso Vittorio Emanuele, zona Mergellina, poi Fuorigrotta, la Mostra d'oltremare, Bagnoli, Pozzuoli, i vari Cantieri (Stabilime3nti industriali), Lucrino, Baia. Successivamente, sempre partendo da Montesanto fu realizzata la ferrovia Circumflegrea che attraversando l'espansione a nord-ovest, raggiunge Cuma per collegarsi a Torregaveta con l Cumana.




continua
 
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view post Posted on 11/11/2022, 16:32
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Che Napoli sia unica è un dato di fatto incontrovertibiule, il richiamo delle sirene mitologiche è perenne e costant e cosi sia dall'entroterra che dal mare sono rrivate, nel tempo, milioni di persone, alcune in visita, altr occupandola, altre ancora per stabilirvisi, fortunatamente la città è sempre stta molto grane ed un poco alla volta ha accolto tutti.

Ma mentre gli artisti dovevano molro darsi da fare per poter sopravvivere con le loro risorse, altri artisti, artigiani, venivano e portavano la loro arte nella nostra città, la vendevano a chi poteva acquistarla e vi si stabilivano, Alcune strade di Napoli portano il nome dell'artigianato che vi si svolgeva, tutt'oggi famoa è la zona "orefini", il "Me3rcato" anche se si sono trasferiti e de3centrati in provincia.

L'artigianato è andato via via scomparendo per moltissimi9 motivi : tra questi c'è l'industrializzazione, ma non solo altre voci sono : il costo della vita e quindi della mano d'opera, il consumismo, le mode. Un esempio : Napoli era la capitale mondiale dei guanti, ricordo negli anni 50' arrivavano a Napoli turisti americani che alloggiavano negtli Hotel del lungomare e subito correvano in via S,Lucia as acquistare i guanti, specialmente quelli da sera, da signora, lunghi a coprire l'avambraccio. In città c'erano piccoli laboratori in grado di sfornare anche 500 paia di guanti di pelle al giorno. Oggi? Guaqnti su misura? O li paghi una cifra blu o te li sogni.

La camiceria da uomo, scomparsa perchè gli extraterrestri hanno rapito tutte le caniciaie napoletane. :lol: La stessa cosa è accaduta per coloro i quali facevano le scarpe su misura..... tanto oggi, anche di sera, si indossano le scarpe da ginnastica, cosi le chiamo io.
Nell'immediato dopoguerra c'erano i muzzonari persone che raccoglievano per strada i mozziconi di sigaretta e che riponevano in un swacco. A sera, a casa loro, provvedeevano a separare i residui di cartine dal tabacco rimasto che pesavano su un piatto di bilanzia. Al mattino presto andavano in zona ferrovia, via alessandro Poerio e vendevano questo tabacco a peso a coloro ch non si potevano comprare un pacchetto di sigarette, m solo le cartine per farsele con quel tabacco, da soli. Posso dirvi che il peso nominale di un pacchetti da 20 sigarette è di 20gr.
Anche questo 'mestiere' è scvomparso perchè ormai tutte le sigarette fumate avevano ed hanno il filtro di cotone e qu9indi il tabacco che si recupera è poco e scadente.

L'ombrello. Oggi se esci senza ombrello e viene a piovere, se lo hai dimenticato a casa, massimo con 5 euro ne hai uno nuovo, automat9ico anche pieghevole da mettere in borsa. una solta, 50 anni fa, c'erano gli artigiani che aggiustavano gli ombrelli e semmai cambiavano anche la gloria (La stoffa-seta che ricopre le stecche e ti ripra dalla pioggia). oggi, se volessi trovare uno di questi ariigiani, penso dovresti andare in Asia.

Tornando alla voce scarpe, che cosa sapete voi di risuolatura intera o mezza?

Va bene ve lo spiego alla prossima
 
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