Le stronzate di Pulcinella

Alessandro Tovalieri: un meteora nella Roma, attaccante letale in altre squadre

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view post Posted on 2/6/2023, 16:30
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Sandro Tovalieri (Pomezia, 25 febbraio 1965) fu per tutti "il cobra"perchè a volte, in campo, si estraniava dal gioco, eppure era sempre in agguato e imprevedibile: gli avversari spesso restavano sorpresi da un suo guizzo, di cui si accorgevano soltanto vedendo ormai la palla in fondo alla propria rete.
Tovalieri emerge dal vivaio della Roma. Nell'anno del secondo scudetto dei giallorossi (1982-1983) vince il Torneo di Viareggio, riservato alle squadre della categoria Primavera, insieme a compagni divenuti poi celebri (su tutti Giuseppe Giannini). In questa stagione si toglie anche la soddisfazione di sedere una volta in panchina in campionato, a 17 anni.

Nella stagione 1983-1984 viene mandato a fare esperienza in Serie B. Con la maglia del Pescara gioca 35 partite segnando 10 reti. Anche la stagione successiva, che lo vede indossare la maglia dell'Arezzo, sempre in cadetteria, è positiva: 34 presenze e 10 gol. Risalgono a questo periodo le 2 presenze del giocatore nella Nazionale Under-21, con la quale debutta il 5 dicembre 1984.
La Roma lo manda sempre in prestito all'Arezzo nel 1984/85, chiedendogli un altro campionato di maturazione in Serie B prima di riportarlo alla casa madre. Tovalieri anche stavolta non delude le attese: realizza 10 goal in 34 partite e, di fatto, è lui a trascinare i toscani, che cambiano tre volte allenatore, verso il 14° posto e la salvezza. Segna inoltre 2 reti in 5 gare in Coppa Italia,
La Roma lo riprende con sé nella stagione 1985/86, ma quest'ultima sarà in chiaroscuro. Tovalieri, pur destando buone impressioni, 'sente' il salto di categoria e il suo apporto realizzativo alla squadra di Sven-Goran Eriksson si limiterà a 3 goal in 22 presenze in Serie A. Debutta nel massimo campionato contro l'Atalanta l'8 settembre 1985, giocando da titolare in coppia con Pruzzo. I giallorossi si impongono 1-2 in trasferta,
Le sue prestazioni non saranno sufficienti per guadagnarsi la conferma: lui chiede spazio, la società considererà l'attaccante ancora acerbo a certi livelli e lo venderà nell'estate del 1986 all'Avellino. 'Il Cobra' saluterà per sempre il club giallorosso, non senza rimpianti.
Ma il giovane attaccante ripete su per giù nel 1986/87 quanto fatto l'anno prima con la Roma: se gli irpini sono una bella rivelazione del torneo e si piazzeranno all'8° posto, lui realizza solo 3 goal in 20 presenze.
Tovalieri diventa così, da quel momento in avanti, il prototipo del bomber di provincia con la valigia in mano.
Ci saranno tre anni ad Arezzo dove segna un bel gruzzolo di reti poi va ad Ancona con 24 goal totali in 75 presenze, viene ingaggiato dal Bari, appena retrocesso in Serie B, nel mercato di settembre, quando i marchigiani decidono di puntare per la Serie A su Massimo Agostini, Nicola Caccia e Sergio Zarate.
Viene ingaggiato dal Bari, appena retrocesso in Serie B, nel mercato di settembre 1992 e realizza 9 gol in 22 presenze. L'annata successiva centra una nuova promozione nella massima serie segnando 14 reti in 29 partite. La stagione 1994-1995 è quella del suo ritorno in Serie A dopo sette anni dalle ultime apparizioni: forma il reparto d'attacco insieme a Igor Protti e Miguel Guerrero, segnando 17 goal in 31 partite; 10 reti in più di Protti (che l'anno successivo sarà capocannoniere della massima serie insieme al laziale Giuseppe Signori con 24 marcature).
In due anni, dal 1992 al 1994, Sandro realizza 23 goal in 51 gare, più 2 apparizioni in Coppa Italia.
Dopo tre stagioni con la maglia dei galletti pugliesi il giocatore passa all'Atalanta, con la quale gioca un anno. L'annata è meno positiva della precedente: 6 reti in 30 presenze.

Archiviata l'esperienza bergamasca, disputa la stagione 1996-1997 con due squadre distinte: da luglio a gennaio veste la casacca della Reggiana in Serie A per 11 volte segnando 4 reti; da gennaio a giugno milita nel Cagliari, nel tentativo di salvare la squadra isolana dalla retrocessione. Con i rossoblù riscopre la vena realizzativa di due anni prima, ma le sue 12 segnature in soli cinque mesi non valgono alla squadra la salvezza: il Cagliari perde lo spareggio (nel quale Tovalieri segna una rete) con il Piacenza e retrocede in Serie B.


Tovalieri esulta per il Perugia nel campionato 1997-1998
Nell'estate 1997 si trasferisce alla Sampdoria. Per la società blucerchiata l'inizio di stagione non è soddisfacente, e quindi già a novembre vengono apportate modifiche significative all'organico. Tra i partenti illustri (tra cui anche Jürgen Klinsmann) c'è anche Tovalieri, ceduto ai cadetti del Perugia dopo avere realizzato 3 centri in 9 partite.

Con la maglia della formazione umbra il giocatore centra la sua ultima promozione in Serie A e segna i suoi ultimi gol, 10 in 25 presenze; in particolare il 21 giugno 1998 a Reggio Emilia, contro il Torino, nello spareggio fra le due squadre appaiate al quarto posto della classifica, Tovalieri è protagonista dapprima sbloccando il punteggio nei tempi regolamentari e poi, nel decisivo epilogo ai tiri di rigore, trasformando il penalty che sancisce la promozione biancorossa.[2][3]

Gli ultimi anni
La stagione seguente, 1998-1999, dopo aver iniziato sempre con il Perugia, calcando per le ultime volte (4) i prati di Serie A, nell'ottobre 1998 passa ai rivali della Ternana insieme all'altro ex perugino Alessandro Cucciari. Con la formazione rossoverde Tovalieri segna un solo gol su 20 gare, nella gara d'esordio contro il Napoli finita 2-1 (l'altro marcatore fu proprio Cucciari). Tovalieri aveva già vestito ufficiosamente la casacca della Ternana nell'agosto 1992, prima del crac finanziario della società umbra che rese quindi nullo il suo trasferimento.
L'annata 1999-2000 è quella conclusiva nella carriera calcistica di Tovalieri quando dopo 7 presenze con la maglia della Reggiana, in Serie C1, lascia l'attività agonistica.
Dopo il ritiro inizia a dedicarsi alla sua scuola calcio e contemporaneamente inizia ad allenare le formazioni giovanili della Roma (Giovanissimi, Esordienti e Allievi). Nel 2014 viene nominato presidente onorario della squadra di calcio femminile Res Roma.

Dall'agosto 2017 a gennaio 2018 è stato dirigente della United Sly di Bari, realtà con la prima squadra allora attiva in Seconda Categoria, nelle vesti di team manager e responsabile tecnico della scuola calcio.

Dal maggio all'ottobre 2018 è stato allenatore della Soccer Modugno, in quegli anni principale società calcistica della città di Modugno, militante nel campionato di Prima Categoria pugliese
 
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