Le stronzate di Pulcinella

Una curiosità sui giapponesi

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view post Posted on 7/6/2023, 09:41
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I giapponesi chiedono scusa con frequenza, nella stessa misura in cui sanno ringraziare.

Domandare perdono, però, ha nella loro cultura un significato più complesso di quello che si potrebbe pensare. Ci si scusa per ogni disservizio, ci si scusa con prontezza. Se un treno ritarda anche un solo minuto, l’altoparlante amplificherà subito la voce del capotreno che spiegherà le cause e reciterà la formula di scuse.

«C’è bisogno di scusarsi così tanto?», si domandano perplessi gli stranieri.

Fraintendono, però, pensando che, a scusarsi, quella persona stia dichiarando la propria colpevolezza o magari la propria debolezza a fronte di una ragione altrui.

Non sanno che sumimasen すみません«mi scusi», gomennasai ごめんなさい«mi perdoni», mōshiwakearimasen 申し訳ありません«sono mortificato» comunicano anche altro e celano in sé una tempra molto forte.

In Giappone, infatti, ci si scusa innanzitutto per smorzare i toni. [...]

Se qualcuno, con fare aggressivo, inizierà ad accusare il commesso di un negozio, l’addetto delle ferrovie, l’impiegato di un ufficio, costui per prima cosa chiederà scusa del disturbo o del fraintendimento, proprio al fine di far sbollire l’altro e riportare alla calma il tono della conversazione. Da lì in poi si partirà alla ricerca del problema e di una sua possibile soluzione. Così, tutto privato delle spine, il dialogo si farà costruttivo.

Il litigio, che i giapponesi fuggono in modo evidente, non ha come per gli occidentali un valore di catarsi.

Il termine «sfogarsi» in questa lingua non trova una sua immediata collocazione, né lo si può comparare ad alcun altro che abbia la medesima frequenza d’utilizzo. È una di quelle parole che si perdono effettivamente nel salto da una lingua all’altra.


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