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| TERMINI ANTICHI Il lambrino, o lambrì, dal francese lambris, indica la parte inferiore di una stanza, dipinta diversamente dalla parte superiore. A Napoli, nel campo della pittura di appartamenti dell’edilizia dei secoli passati, costituiva una sorta di alta zoccolatura (battiscopa) che superava al massimo di poco un metro; di solito si sceglieva un coordinato di colori tra la sezione superiore e quella inferiore della stanza: il colore chiaro occupava la parte alta, il colore scuro (più resistente ad eventuali macchie). Nelle case antiche (napoletane e non solo) le pareti delle abitazioni erano molto più alte e spesso superavano 3,2 m; nelle stanze moderne le pareti hanno al massimo una distanza tra pavimento e soffitto compresa tra i 2,7 e i 2,5 metri; il lambrì di un tempo, oltre ad a proteggere un po’ la parete dalle macchie (problema che oggi è superato dall’avvento delle pitture lavabili) serviva anche a riequilibrare il rapporto tra le altezze della stanza e quella delle persone che l’abitavano, data la media molto inferiore dell’altezza degli uomini. Nota: negli ultimi 100 anni l’altezza media è aumentata di oltre 10 cm., anche grazie all’alimentazione più equilibrata e al migliore tenore di vita. DAL WEB
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