Edda Montanari
Edda Montanari (Lugo di Romagna, 22 marzo 1940)
una delle protagoniste della scena pop italiana tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta
La vittoria a Castrocaro
Intorno alla metà degli anni Cinquanta Edda Montanari debutta come cantante, ancora giovanissima, nei locali da ballo della sua provincia. Nel 1958 vince il Festival di Castrocaro con le canzoni Sagapò e Buon anno, buona fortuna.
Tra canto e animazione
Dopo aver partecipato a varie manifestazioni musicali, tra cui il Festival di Zurigo e la Sei Giorni della Canzone di Milano, nel 1962 arriva sul palcoscenico del Festival di Sanremo con la canzone Prima del paradiso in coppia con Nelly Fioramonti. Negli anni successivi alterna l’attività di cantante con quella di animatrice di spettacoli di varietà sui transatlantici che collegano l’Italia agli Stati Uniti. Nel suo repertorio ci sono brani come Un pianoforte e Mille lacrime. Poi si ritirerà definitivamente a vita privata.
Bruna Lelli
Bruna Lelli, all'anagrafe Fabrizia Lelli (Meldola, 4 marzo 1938)
Dopo aver iniziato a cantare nelle balere della sua regione entra, per qualche tempo, nell'orchestra del maestro Cinico Angelini.
Ottenuto un contratto discografico con la Cetra, incide nel 1959 Tanto da morire, scritta da Alberto Testa per le parole e da Franco Pisano per la musica.
Nel 1961 partecipa alla manifestazione Sei giorni della canzone, che si svolge a Milano, con il brano Un whisky e un blues.
Viene scelta poi da Mike Bongiorno come valletta per il programma La fiera dei sogni, continuando comunque l'attività di cantante.
Nel 1962 partecipa al Festival di Sanremo con L'ultimo pezzo di terra, interpretato in coppia con Nunzio Gallo, che non entra in finale.
L'anno successivo partecipa al Cantagiro con Verrai verrai verrai e vince in Messico il premio Leopardo d'oro al Festival di Acapulco: Bruna Lelli ha avuto infatti negli anni precedenti un buon successo in America latina, in particolare con Mi burbuja azul, versione in spagnolo de Le mille bolle blu, successo di Mina.
Nel 1965, pur essendo di cittadinanza italiana, partecipa con Tu sei alla selezione svizzera per l'Eurovision Song Contest 1965: il suo nuovo discografico (è passata dalla Cetra alla Jolly), Walter Guertler, è cittadino svizzero, e in qualche modo riesce a farle rappresentare la Svizzera italiana insieme a Wilma Goich (altra cantante della stessa etichetta).
Nel 1967 ottiene un buon successo con Che vita la mia, canzone che viene presentata in molti programmi televisivi come Eccetera eccetera (presentato da Pippo Baudo e Gino Bramieri) ed Emiliana (condotto da Raffaele Pisu).
Nel 1970 viene pubblicata Ciao, devo andare (canzone scritta da Giorgio Calabrese per il testo e da Pino Calvi per la musica), sigla del programma televisivo Senza rete, interpretato nella versione originale da Annamaria Baratta.
L'anno successivo incide una cover in italiano di House of the King per la piccola etichetta Jet, distribuita dalla Ariston.
Passa poi alla Fonit Cetra, per la quale incide alcuni dischi in cui si avvicina al liscio; entra quindi come cantante nell'orchestra di Vittorio Borghesi, continuando l'attività negli anni successivi.
Nel 1976, insieme a Bruno Lauzi e Peppino Gagliardi, conduce il programma televisivo Bim bum bam su Rai 2.
Nel 2002 il suo paese natale, Meldola di Forlì, l'ha insignita del Premio Hesperia per la carriera
Gene Colonnello
Gene Colonnello, pseudonimo di Giancarlo Colonnello (Milano, 27 gennaio 1935 – Stradella, 18 gennaio 2011)
Gene Colonnello, pseudonimo di Giancarlo Colonnello (Milano, 27 gennaio 1935 – Stradella, 18 gennaio 2011)
Dopo aver cominciato a lavorare a quindici anni come disegnatore litografico, debuttò nel mondo musicale nel 1952 come cantante dell'orchestra diretta da Aldo Maietti, specializzata in tanghi argentini.
Svolto il servizio militare, nel 1959 fu messo sotto contratto da Renato Carosone per la sua etichetta "Stereo", con la quale incise dischi per circa tre anni. Fattosi notare al Festival del juke-box di Milano, cominciò ad apparire in televisione partecipando a programmi musicali quali Quattro passi fra le note, Il Musichiere con Mario Riva e Buone vacanze con Gorni Kramer e il Quartetto Cetra.Nella primavera del 1960 vinse la prima edizione del festival di Milano con Lasciate star la luna (che eseguì con l'orchestra di Gorni Kramer), in abbinamento con Paula (che la eseguì con l'orchestra di Pier Emilio Bassi) e nell'agosto dello stesso anno partecipò al Festival del Musichiere con Un paradiso da vendere, musicata da Umberto Bindi.
Al Festival di Sanremo 1962 partecipò con Innamòrati, in abbinamento con Gloria Christian, ma non riuscì a entrare in finale. Dopo il termine del suo contratto discografico, continuò a lavorare come autore. La sua composizione più celebre è Non ho l'età (Per amarti), che vinse il Festival di Sanremo 1964 nell'interpretazione di Gigliola Cinquetti .
È morto nel 2011, a 75 anni.
Gesy Sebena la cantante buddista
Gesy Sebena, pseudonimo di Tonina Pieroni (Marotta, 23 aprile 1944
nizia l'attività musicale giovanissima, partecipando ad alcuni concorsi per voci nuove a carattere regionale; in una di queste esibizioni viene notata da un talent scout ed ottiene un contratto discografico con la Sabrina, casa discografica milanese.
Nel 1962 partecipa al Festival di Sanremo, presentando in abbinamento con Giacomo Rondinella il brano Il nostro amore, scritto da Pinchi e Virgilio Panzuti. Le riviste dell'epoca parlano di lei a causa della sua fede buddista, definendola come la prima cantante del festival a seguire questa religione.
Alla fine del 1966 entra in una compagnia di navigazione come cantante da crociera.
Dopo il matrimonio decide di ritirarsi dall'attività musicale.
Miriam Del Mare, pseudonimo di Marisa Teneggi (Reggio nell'Emilia, 26 novembre 1939)
Viene scoperta dal maestro Carlo Alberto Rossi[1] nel 1959, mentre l'anno seguente incide il suo primo disco.
Nel 1962 partecipa al Festival di Sanremo in abbinamento a Milva con il brano Stanotte al luna park, che si classifica al quinto posto nella manifestazione e viene pubblicato su 45 giri avente sul retro Buongiorno amore, altro brano finalista a Sanremo.
Nello stesso anno la Del Mare partecipa alla prima edizione del Cantagiro nel girone B, con la canzone Il cuore mi vola via.
Nel 1963 presenta al Festival di Pesaro il brano Tremila lune, in abbinamento con Bruna Lelli.
Nel 1978 è corista nell'orchestra diretta da Pino Presti in occasione degli ultimi concerti dal vivo tenuti da Mina al teatro tenda Bussoladomani di Marina di Pietrasanta.
In seguito la cantante forma un'orcherstra di liscio operante nella sua regione, per poi abbandonare l'attività.
continua