Le stronzate di Pulcinella

Accadde l 8 novembre 1828

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view post Posted on 8/11/2023, 07:26
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La squadra navale della Real Marina, inviata lo scorso 14 agosto a Tripoli per costringere il Bey a rispettare gli accordi siglati con il Regno, ritorna a Napoli; la situazione con il Bey tripolino è comunque stata riportata alla normalità grazie anche alla sapiente azione diplomatica delle Due Sicilie.
1830
• Alle ore 15:30, all’età di 53 anni, due mesi e diciannove giorni passa nell’eternità di Dio S.M. il Re Francesco I.
La malattia della gotta che da qualche anno minacciava il suo cuore e, recentemente, era passata anche alla spina dorsale, alla fine aveva vinto su ogni rimedio offerto dalla medicina.
Nei suoi ultimi giorni di malattia è stato assistito da numerosi sacerdoti e, nell’approssimarsi del momento, chiamò accanto a sé la moglie e i figli per esortarli all’amore vicendevole e al rispetto nei confronti dell’erede al Trono che volle benedire per primo.
Il cadavere del Re venne subito “injettato” (si trattava di iniezioni di sostanze finalizzate a conservarlo e a non fargli perdere elasticità) e quindi lasciato per sei giorni sul suo letto di morte mentre intorno si celebravano S. Messe e si recitavano preghiere.
Il settimo giorno il corpo di Francesco I venne rivestito dell’abito di Gran Maestro dell’Ordine di San Gennaro e quindi esposto nella Sala dei Vicerè, continuandosi anche qui a celebrare S. Messe da parte dei religiosi dei 4 Ordini Mendicanti.
Nel nono giorno la salma del Re viene solennemente trasportata nella chiesa di S. Chiara; nel corteo era presente il Capitolo di San Giovanni, il Capitolo Metropolitano, il Real Clero Palatino e i membri della Real Camera.
Nel decimo giorno il Clero Palatino celebra le solenni esequie; l’Elogio Funebre viene recitato da Mons. Angelo Antonio Scotti, Precettore dei Reali Principi.
• Il Duca di Calabria Ferdinando, figlio primogenito del defunto Re Francesco I, sale al Trono e immediatamente emana l’Atto Sovrano col quale conferma tutte le autorità ai ripsettivi posti e uffici.
• Il nuovo Re Ferdinando II ordina un Lutto di sei mesi nel Regno per la morte di Re Francesco I e la chiusura dei teatri fino alla tumulazione delle sue spoglia.
• S.M. il Re e tutta la Real Famiglia, durante le solenni esequie di Re Francesco I, si ritirano presso la Reggia di Portici; nella locale Real Cappella viene celebrato un ufficio funebre in suffragio del Re defunto.
• Re Ferdinando II nomina suo fratello Leopoldo, Conte di Siracusa, nuovo Luogotenente Generale del Re in Sicilia. (il Conte di Siracusa tradirà apertamente Re Francesco II nel 1860…)
1832
• S.M. il Re Ferdinando II parte alla volta di Genova via terra; motivo del viaggio è il suo matrimonio con la Principessa Maria Cristina di Savoja (del ramo dinastico principale e assolutamente degno del suo nome…non come quello cadetto dei Carignano che salì al potere con Carlo Alberto).
• Ferdinando II dispone che, nella sua assenza dal Regno, il Presidente del Consiglio dei Ministri – il Duca di Gualtieri - avrà la facoltà di presiedere anche il Consiglio di Stato.
1835
• Real Decreto con quale Ferdinando II prescrive, in tutti i Domini del Regno, delle tutele giuridiche a favore di mogli, dei minori e degli interdetti che subiscono le conseguenze delle ipoteche legali.
• Un secondo Real Decreto prescrive delle misure per proteggere e incoraggiare l’industria manifatturiera del Regno.
• A Napoli viene inaugurata la prima Farmacia Omeopatica, diretta da Vincenzo Dragone, nella strada di Chiaja.
1857
• Nella Colonia Militare di Mongiana e nei comuni di Pollutra, Pisciotta e S. Elia in Molise viene inaugurato il “Camposanto”.
• Viene reso noto il prospetto dei regnicoli vaccinati nei Domini al di qua del Faro, contenuto nel Prospetto di Vaccinazione, dal 1808 a oggi: su 10.789.502 nati i vaccinati sono stati 5.637.665. Sono numeri che raccontano lo sforzo portato avanti dal Real Governo in questi anni.
A Salerno è stata aperta da Giuseppe Giordano una nuova fabbrica per l’estrazione di alcool, del rhum e della melassa dal sorgo o canna da zucchero della Cina.
1860
• Il Ministro degli Esteri del Real Governo, Generale Casella, invia alle Cancellerie europee una ennesima nota di denuncia e di protesta per “atti degni di riprovazione” commessi dall’esercito invasore piemontese ai danni della popolazione delle Due Sicilie.
1862
• A Torre di Montebello una Compagnia del 26° Bersaglieri piemontesi e cavalleggeri del “Lucca”, dopo un feroce combattimento, sbaraglia il gruppo di patrioti combattenti guidati da Pizzolungo; tutti i patrioti sono immediatamente fucilati.
• A Noci, presso la Masseria Zuppelli, un gruppo di circa cento patrioti combattenti a cavallo assalta un distaccamento piemontese della 16° Compagnia del 10° Fanteria che subisce numerose perdite; i militari invasori riescono però a salvarsi, trincerandosi nella masseria. I patrioti sono poi costretti a fuggire a motivo dell’arrivo di rinforzi piemontesi.
1863
• Le truppe piemontesi, grazie a una segnalazione, si recano alla grotta di Pertosa nei pressi di Lagonegro per sorprendere il gruppo di patrioti combattenti guidati da Marino; i patrioti riescono però a fuggire, perdendo solo pochi uomini.

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