Le stronzate di Pulcinella

IL RICORDO DEI BISCOTTI ROTTI DELLA SAIWA

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/12/2023, 11:11
Avatar

Gold member

Group:
Supporter
Posts:
7,598

Status:


Eravamo tutti al seguito della nonna di un mio amichetto che portava un borsone misterioso; arrivati allo slargo della scalinata Borghese, ci disse che lì avremmo potuto giocare con i pattini a rotelle, subito dopo la merenda. Estrasse dal borsone una bottiglia, quella col tappo metallico appeso al collo, che a casa mia veniva utilizzata per produrre l'acqua frizzante di Vichy, e versò a ciascun bambino un po' di tè freddo casalingo nei bicchieri di alluminio che si aprivano miracolosamente a fisarmonica. Rovistò, poi, in quella grande borsa e, dopo aver accuratamente messo a lato il lavoro a maglia, estrasse un sacchetto bianco con numerose scritte in rosso, misteriose anche quelle, dato che non sapevo ancora leggere: c'erano dentro dei biscotti, diversi dalle solite gallette dai contorni perfetti che inzuppavo nel latte: erano variegati biscotti rotti! Fu il mio primo incontro con quei biscotti e seppi in seguito che l'amica nonna li aveva comprati allo spaccio aziendale della Saiwa dove, a metà prezzo, venivano venduti pezzi di wafer, alla vaniglia e al cioccolato, e biscotti secchi imperfetti di tutte le forme: tondi, rettangolari, alcuni chiamati “marie”: le madri dei futuri biscotti Oro Saiwa.
La Saiwa era una storica azienda dolciaria genovese nata dall'iniziativa dell'intraprendente imprenditore Pietro Marchese, titolare di una pasticceria di via Galata che, fin dall'anno 1900, prima in Italia, produceva e vendeva i wafer copiati dai famosi biscotti inglesi che egli aveva apprezzato durante uno dei suoi viaggi a Londra.
Il successo fu tale da indurre il signor Marchese ad ampliare la sua attività creando un'industria dolciaria con sede in corso Gastaldi (allora corso Giulio Cesare) che prese il nome di “Società Accomandita Industria Wafer e Affini” subito ridotto a “SAIWA” su suggerimento di Gabriele D'annunzio, in un periodo in cui era di modo l'utilizzo degli acronimi.
Ed era proprio lì, in corso Gastaldi, che quella nonna aveva comprato quei meravigliosi biscotti rotti, anche per me, amichetto di suo nipote.
Viva le nonne, viva i biscotti rotti!

Dal web


FB_IMG_1702202904138
 
Top
0 replies since 10/12/2023, 11:11   17 views
  Share