Le stronzate di Pulcinella

Il terrorista nero ucciso durante una rapina

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view post Posted on 19/3/2024, 11:15
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Pulcinella291 Forum

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L'uomo che il 6 marzo 1978 fu ucciso durante una rapina ai danni dell'armeria romana dei fratelli Centofanti, la più grande della città, non era un malvivente qualsiasi , si chiamava Franco Anselmi (Bologna, 1º marzo 1956)il fondatore dei NAR, gruppo eversivo in cui militò fino alla sua morte.

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Soprannominato Il cieco di Urbino (per la pessima mira),dopo una breve militanza politica nel Movimento Sociale Italiano, intorno alla metà degli anni settanta, decise di abbracciare la lotta armata.
Nel 1972, durante il quarto anno di scuola, subisce un'aggressione da parte di un gruppo di ragazzi di sinistra e, a causa dei colpi ricevuti, finisce in coma per tre mesi procurandosi un grave abbassamento della vista. Per recuperare i due anni scolastici persi a causa dell'incidente, si iscrive all'Istituto Paritario Monsignor Egisto Tozzi, nella zona di Monteverde dove, nel 1975 fa la conoscenza di altri giovani militanti neofascisti: Valerio Fioravanti, Massimo Carminati e Alessandro Alibrandi.
Le prime azioni del gruppo furono due attentati contro altrettante redazioni di quotidiani romani: il 30 dicembre del 1977 attaccano, a colpi di molotov, l'entrata de Il Messaggero in via dei Serviti mentre, il 4 gennaio 1978, entrano nella redazione del Corriere della Sera minacciando gli impiegati e lanciando tre molotov, una delle quali, tirata da Anselmi, colpisce il portiere dello stabile che ne rimase gravemente ustionato
Il 28 febbraio 1978,Anselmi partecipa, assieme con i fratelli Fioravanti ed altri terroristi, all'omicidio del militante di Lotta Continua Roberto Scialabba avvenuto in piazzale Don Bosco. Cristiano Fioravanti riferì in seguito che Anselmi scaricò tutto il suo caricatore nell'azione, senza però colpire nessuno.
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L'omicidio di Scialabba, considerato come la prima azione violenta del gruppo, resterà un caso insoluto per molti anni, fino alla confessione del pentito Cristiano Fioravanti che, nel 1982, consentirà di attribuirne le responsabilità agli stessi NAR.
Il 6 marzo 1978 Anselmi partecipò con Alibrandi, i fratelli Fioravanti e Francesco Bianco (alla guida dell'auto) ad una rapina ai danni dell'armeria romana dei fratelli Centofanti, la più grande della città, sita nella zona di Monteverde. Subito dopo l'azione, mentre gli altri complici fuggivano, Anselmi si attardò all'interno dell'armeria nel tentativo di dissimulare il furto come opera di tossicodipendenti. Ne nacque un conflitto a fuoco durante il quale Anselmi venne colpito alla schiena dal proprietario Daniele Centofanti, morendo sul colpo nell'atrio dell'armeria.
La sua morte ne fece una sorta di eroe-martire per il resto dei NAR che, in futuro, celebreranno la sua perdita con altre azioni e rapine ad armerie.

Nella notte tra il 17 ed il 18 maggio 1978, Massimo Carminati e Claudio Bracci fecero esplodere contro la stessa armeria una latta contenente circa un chilogrammo di esplosivo. Il 15 marzo 1979 Anselmi venne commemorato con una rapina ai danni dell'armeria "Omnia Sport", sita nel centro di Roma. Il 21 ottobre 1981 i NAR uccisero il capitano della DIGOS Francesco Straullu e la guardia scelta Ciriaco Di Roma, firmando l'azione con la sigla Nuclei Armati Rivoluzionari - Gruppo di fuoco Franco Anselmi.
 
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