Le stronzate di Pulcinella

Il sindaco di Bari ha citato i clan mafiosi del barese:vediamoli tutti

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view post Posted on 22/3/2024, 16:39
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Ci sarà una commissione” che dovrà valutare l'ipotesi di scioglimento del Comune di Bari per infiltrazioni mafiose. Il sindaco Antonio Decaro, da tempo sotto scorta per aver denunziato e combattuto la criminalità organizzata, ha avuto modo di citare alcuni clan che imperversano nella città di Bari e nel territorio circostante della città metropolitana.
Vediamoli tutti.

Parisi-Palermiti-Pesole Japigia e sud-est barese;
D'Abramo-Sforza - Altamura
Montani-Misceo - San Paolo
Strisciuglio - Libertà (clan Caldarola), Stanic, San Paolo (clan Ruta), San Girolamo (clan Campanale), Palese, San Pio e Santo Spirito e Carbonara di Bari (clan Valentino)
Capriati - Bari Vecchia, con zone d’influenza a San Girolamo e Modugno
Clan Loiudice - Altamura
Diomede-Mercante - Libertà e San Paolo, con influenze su Poggiofranco e Carrassi;
Di Cosola - Carbonara, Ceglie del Campo e Loseto (gruppo indebolito dal pentimento del boss Antonio Di Cosola);

A questi si affiancano gruppi minori, come:

Fiore-Risoli attivi a San Pasquale dove «opera anche il gruppo Velluto»;
Anemolo - Carrassi e Poggiofranco;
Rafaschieri - Madonnella.

Una «nuova paranza» composta dalle giovani leve delle famiglie Strisciuglio, Pesole, Parisi, Capriati e quel che rimane dei Di Cosola sta cercando di mettere radici a Triggiano, Noicattaro, Cellamare, Capurso, Monopoli, Mola e Polignano a Mare (già terre dei Parisi,Palermiti e Pesole); Casamassima, Adelfia, Valenzano, Bitritto, Palo del Colle (per lungo tempo sotto l’influenza Pesole); Rutigliano e Giovinazzo (cittadine degli Strisciuglio), Modugno, Binetto e Grumo Appula (già vicine ai Capriati).

C’è poi l’area molto vasta che negli anni è stata sotto il controllo degli Stramaglia e che comprende Gioia del Colle, Acquaviva delle Fonti, Valenzano, Cassano delle Murge, Santeramo in Colle, Sannicandro.

In alcune di queste città sono presenti «colonie» di clan diversi. Sono entrate nel lungo elenco delle realtà a rischio anche cittadine che sembravano essere rimaste fuori dal gioco delle influenze come Noci e Castellana Grotte.
Per Conversano e Rutigliano le cronache documentano di collegamenti con la famiglia dei Campanale di San Girolamo: questi nel 2012 hanno preso il controllo del territorio dopo aver assassinato il boss rutiglianese Mario Rizzo detto "Il Monopolese".

Ci sono poi grossi centri in cui la malavita barese non è riuscita ad attecchire per la presenza di gruppi criminali forti e radicati. La Dia, nella sua ricostruzione della geografia dei clan in provincia, cita gli esempi di Toritto e Grumo, sotto l’egida degli Zonno; Altamura lungamente regno dei Dambrosio-Loiudic, a Gravina in Puglia le famiglie di spicco quali Mangione ('l Pmbus), Matera (Mat'r), Gigante (Giajand), Tedesco ('U Baroun) e Gilfone (Scilfoun), Terlizzi con i Ficco e Dello Russo, infine Bitonto con diversi gruppi: Cipriano, Conte e i Cassano.

Fonte wikipedia
 
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