Le stronzate di Pulcinella

Una bella notizia - 14 -

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view post Posted on 1/4/2024, 08:05
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Faenza 1/4/2024


Pasquetta

Buona sera, care amice, tutte quante cristiane
Questa sera v'aggio a dice' di la festa d’addimane
Ca dimane è lu Pasquetta, sia santa e benedetta
Cu' gran festa ed allegrie, buna Pasqua, epifanie

Se penso alla Pasquetta, vedo scene di gite, canti e balli, donne “’ncannaccate” che su grandi, vecchie macchine decappottabili, ornate di serti floreali si avviano a Montevergine, “battienti” vestiti di bianco con fasce rosse e blu che vanno in giro a raccogliere soldi per i quartiere, “suré, a Madonna …”, da portare al santuario della Madonna dell’Arco, nell’omonima frazione di Sant’Anastasìa.
Sono visioni dei miei ricordi di me bambino, non fanno parte dei miei costumi familiari, ma della società in cui vivevo e di cui evidentemente mi sono nutrito.
In famiglia il Lunedì in Albis si trascorreva in famiglia, a casa. Anche questo è un imprinting che è presente nella mia formazione, ancor oggi evito di andare in giro in questa giornata, odio le file, la calca per un posto a sedere, il turno per andare in bagno, la Pasquetta me la auguro tranquilla, magari con parenti ed amici, ma con una confusione controllata e decisa da me.
Vedremo cosa mi prospetta questa giornata.
Un abbraccio a tutti. Giovanni
 
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view post Posted on 1/4/2024, 10:49
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Il%20mio%20desiderio%20di%20oggi%20n%2014%202024-25-17119647288443





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view post Posted on 3/4/2024, 07:10
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Faenza 2/4/2024


“Sfrennesiamiento” notturno

Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus ("la rosa primigenia esiste solo nel nome, possediamo soltanto nudi nomi")
Bernardo di Cluny


Durante gli anni in cui ho lavorato, mi recavo al bar nei pressi del mio ufficio. Tutti i giorni ed a volte anche più di una volta al giorno.
Vi assicuro era casa mia, conoscevo i proprietari, quelli che ci lavoravano, avevo un rapporto anche con i clienti abituali. Era insomma per me “il bar”.
Ora a sentire Bernardo di Cluny e penso anche Umberto Eco che ne riporta la frase, sembra che l’idea “primigenia” di bar, quella primordiale, esista solo nella parola stessa: “bar”.
Ci ho pensato stanotte, forse è vero che “bar”, in sé e per sé, esista solo come ente distinto, autonomo, ma quello che frequentavo io, allora, che cos’era?
Ah saperlo saperlo.
Un abbraccio a tutti. Giovanni


Faenza 3/4/2024


Scossa

È proprio quello di cui avrei bisogno, una bella scossa, una di quelle che azzera e rimette in discussione, una di quelle che mi ripropone un po’ nuovo a me stesso.

È un po’ di tempo che troppo facilmente mi sento stanco, e questo ci può stare, poi che faccio? per contrastare la stanchezza cerco il rifugio nel solito e mi sento a disagio se non riesco ad attuarlo.
La mia casa, le mie attività, le abitudini rincuoranti, la mia vestaglia.
Forse anche questa è la vecchiaia in agguato e benché non mi senta di contrastarla, né mi sembra che voglia farlo, mi infastidiscono le sue manifestazioni.
C’è da pensarci un po’ su, tanto così, per assegnarmi un compito a casa.
Un abbraccio a tutti. Giovanni
 
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view post Posted on 4/4/2024, 09:36
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Licola 4/4/2024


Sono stanco

Sono stanco, tanto stanco
Sono stanco da quando son nato
Son stanco, mi voglio seder
Sono stanco d'esser bianco
La mia faccia voglio tingere di ner
Da “Sono stanco” di Bruno Martino
Grande Bruno Martino, credo non abbia avuto il riconoscimento che meritava.

Ieri ho detto che “è un po’ di tempo che troppo facilmente mi sento stanco”, ebbene, mi sono anche assegnato il compito di indagare, ma il problema è che l’indagine è stancante.
Che farò? Probabilmente lascerò che sia e mi abbandonerò al sogno:
Voglio un cuscino di piuma
Tre materassi di lana
Voglio una bella bambina
Che canti una nenia per me
Voglio una stanza, tre letti
Voglio che stian tutti zitti
Voglio un tegame di gnocchi
E qualcun che mi imbocchi perché …
Un abbraccio a tutti. Giovanni
 
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view post Posted on 5/4/2024, 08:59
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Licola 5/4/2024


L’alluvione

“A distanza di quindici o vent’anni durante i quali si è risparmiato e si sono riparati i danni, l’alluvione rimane sempre qualcosa di grande e terribile,ma anche di caro e intimo, costituisce, infatti, un momento di profondo legame e solidarietà tra le persone ancora vive – sempre meno numerose - di quella generazione, perché nulla unisce gli uomini più che una sciagura comune, felicemente superata.”
Da ”Il ponte sulla Drina” di Ivo Andric

L’uomo e l’acqua, che connubio, che bisogno e che attrazione, che spavento e che ripulsa.
Leggo e ricordo un altro grande, Riccardo Bacchelli, col suo fiume, il Po, e le sue piene.
C’è poi la mia meravigliosa figlia, Elvira, col suo fiume, il Lamone, e la sua alluvione, la sua forza di ripresa, il suo impegno per la ricostruzione e il suo accumulare ricordi da raccontare ai nipoti.
Anch’io ho avuto la mia alluvione.
Ero piccolo, qualche anno, e si svolgono ora, dinnanzi ai miei occhi, i fotogrammi di un film sbiadito ma preciso nel ricordo: io sulla branda, per esser posto in salvo, in cui riposava, influenzata, la nostra donna di servizio, uno scialle mi dava conforto, mi ero bagnato i piedi nell’acqua che aveva invaso la casa, forse si era rovesciata la “bagnarola” piena d’acqua per un bagno o per il bucato.
Un disastro, per come lo avranno vissuto i miei familiari, per me invece … il calore, la protezione, lo scampato pericolo, il senso di casa e di tranquilla sicurezza.
Sono nato nell’acqua, i miei forse mi hanno concepito a Meta di Sorrento, ho vissuto sempre nei pressi dell’acqua, voglio ritornare ad essa, quando sarà.
Un abbraccio a tutti. Giovanni
 
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view post Posted on 6/4/2024, 08:27
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Licola 6/4/2024


Sono lento

Sono lento, tanto lento
Sono lento da quando son nato
Son lento, mi voglio fermar
Sono lento, mi lamento
Voglio rader la mia testa per intér
Libero rifacimento da “Sono stanco” di Bruno Martino

E sì, sono pure lento, è una delle varie cose che mi rinfaccia Pina.
Stamattina già mi ha detto un paio di volte che devo “muovermi”, c’è da fare il forno ed il pane “se scrisceta”.
Me la prendo con comodo, voglio rispettare i miei tempi e sembra non mi importi del da fare che mi incalza, ho le mie priorità e difficilmente le modifico.
Ho la mia scaletta e tranquillamente vado avanti, capisco che questo possa essere un intralcio per chi ha bisogno di me e vuole andare avanti, ma io difficilmente desisto, vado avanti col mio programma.
Per gli altri, Pina, sarà certo un comportamento che mette a dura prova i gangheri delle loro porte, ma …
Proseguo così da passista, con questo che sarà pure un mio difetto, ma, penso, costituisca anche un mio pregio.
Un abbraccio a tutti. Giovanni
 
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view post Posted on 6/4/2024, 21:39
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Dingell' a Pina ca tu non sei lento, sei flemmatico, ponderatore, degustatore attento degli attimi della vita...

ed aggiungi una piccola domanda:

"ma voi che consumate il tempo della vostra vita correndo, poco badando e per nulla approfondendo quel che vi sfiora... ma addò fuite?
quann' fra cient'anne, a Dio piacendo, trapasserete pure voi, che ci conterete, al Pateterno?
- I' ero troppo veloce, e la vita l'aggio vista come una striatura colorata male, comm'e fili della corrente ca corrono lungo i binari del treno...
saglieno, scendono, saglieno, e mai t'accorge si llà 'ngoppa ci sta appollaiata una rondine pronta per andare in Africa che si riposa e pensa:
chi 'o ssape, si fosse meglio ca ci esse co' a ferrovia, invece ca volando!"
 
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view post Posted on 7/4/2024, 08:28
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Bellina Lucio
 
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view post Posted on 7/4/2024, 09:16
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Licola 7/4/2024


Il dottore Agrillo

Caro dottore Agrillo, persona di famiglia per tutti quelli che avevano avuto la fortuna di averlo come proprio medico. Ho ancora innanzi agli occhi la sua figura: magro, appena curvo, più per il peso della vita che per una deformazione della colonna vertebrale, il volto affilato con la bocca rientrante a causa dei denti mancanti che non so perché non abbia mai sostituiti, gli occhi dolci un po’ malinconici, l’espressione del volto che sembrava nascondere un sorriso che all’occorrenza diventava una risatina appena accennata. Ha continuato la sua missione fino all’ultimo ed il peso degli anni non gli ha impedito di seguitare ad aggirarsi per il suo quartiere e portare conforto alle persone che continuavano a cercarlo.

I rigurgiti della mia memoria sono frequenti, oggi è venuto a trovarmi il medico di famiglia della mia infanzia, adolescenza e giovinezza. Ho così riportato un brano dalla descrizione di questo grande uomo, che gli ho dedicato nel mio “Il racconto”.
Non storcete il viso se uno della mia età vi racconta fatti e persone di un tempo che fu. È la mia storia, quella che mi ha portato qui.
Le cose che racconto le rivivo oggi con animo grato, voglio manifestare, prima di tutto a me stesso, il ringraziamento per questi incontri fortunati.
Un abbraccio a tutti. Giovanni
 
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view post Posted on 8/4/2024, 10:23
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Licola 8/4/2024

Sono distratto

Son distratto, tanto distratto
Son distratto da quando son nato
Son distratto non ne voglio saper
Son distratto non mi batto
Voglio star seduto un po’ e aspettar la ser
Libero rifacimento da “Sono stanco” di Bruno Martino

“O’ meglio surdo è chillo can un vo’ senti’”.
Sì, penso che la mia distrazione derivi proprio dalla volontà di non vedere, non sentire e soprattutto non ricordare.
Riconosco questa modalità ricordandomi di mamma, attribuivamo le sue dimenticanze all’età, capisco invece che erano distrazioni volute.
Quasi a mo’ di autoprotezione, chiudiamo gli ingressi, io non vedo, io non sento, io non parlo: scusate ero distratto.
Un abbraccio a tutti. Giovanni
 
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view post Posted on 8/4/2024, 12:46
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comme te capisco, Giuvà! e come, una volta di più mi inchino alla sapienza di nonna Elvira...

Ma tu 'o ssaie? autonomamente, dico autonomamente pecché nisciuno m'ha fatto le lezioni di teoria...
me sto 'mparanno pur'io a ffa tale e quale!!!
 
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view post Posted on 8/4/2024, 22:34
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L'età porta sapienza, caro Lucio.
Songo nu poco tuosto, ma nu poco pe vota forse me sto 'mparanno ...
 
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view post Posted on 9/4/2024, 08:20
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Licola 9/4/2024


La perla

L’oblio cura tutto e il canto è la sua forma più bella, perché in una canzone l’uomo non ricorda che quel che ama ricordare.
Ivo Andric da “Il ponte sulla Drina”
Leggo, leggo sempre con la lentezza che mi è familiare e che mi consente di andare avanti senza intoppi fino alla fine.
“Il ponte sulla Drina” viene definito, da chi sente che sto leggendolo, “un mattone”. Io lo trovo piacevole, con uno stile che invita ad una lettura gradevole, la scrittura è scorrevole ed accattivante.
Incontro poi “le perle” e subito mi compiaccio di condividerle.
Questa frase per giunta sottolinea delle mie emozioni. L’oblio, quello terapeutico, quello voluto e curato, quello sano ed il canto, passione che mi ha sempre accompagnato e che qui trova un suo perché socio psicologico.

È una mia modalità, prima cercare ed una volta trovato, mostrare.
Raccolgo sulla spiaggia un pezzetto di legno, lo pulisco, lo fornisco di un supporto, lo rendo insomma presentabile, quindi lo propongo.
Un abbraccio a tutti. Giovanni
 
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view post Posted on 10/4/2024, 07:56
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Licola 10/4/2024


Sono testardo

Son testardo, tanto testardo
Son testardo da quando son nato
Son testardo dovete saper
Son testardo me ne vanto
Voglio andare avanti e fare il mio voler
Libero rifacimento da “Sono stanco” di Bruno Martino


Mi sono allenato, ho messo alla prova la mia testardaggine fin da ragazzo, anzi da bambino.
Piccole scommesse con me stesso, decisioni prese da mantenere.
È per questo che amo attribuire a me stesso vittorie e sconfitte lungo il mio procedere.
Sono testardo, ma non sempre, anzi nel quotidiano sono pronto ad essere condiscendente.
Porto avanti quasi sempre un atteggiamento gentilmente intransigente sulle cose a cui tengo.
È in questi casi che sono pronto a fare un fioretto da condurre in maniera massimalista.
Un abbraccio a tutti. Giovanni
 
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view post Posted on 11/4/2024, 10:58
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Licola 11/4/2024


I miei preferiti

“Quando "Azzurro" uscì ci fu una levata di scudi perché andava controcorrente rispetto ai ritmi dell'epoca. Sogghignarono in molti, ma io me ne infischiavo perché avevo applicato a quella canzone degli echi poetici che fanno parte della nostra sensibilità.
Fui capito dal pubblico: "Azzurro" ebbe un grande successo. Tutte le mie canzoni nascono con questo spirito: scrivere una musica un po' fuori moda, un po' segreta, che vada a cercare in fondo a noi le risonanze della nostra identità.”
Paolo Conte

Sono tre i miei cantautori preferiti, Paolo Conte è uno di questi.
Che bella cosa “scrivere una musica un po' fuori moda, un po' segreta, che vada a cercare in fondo a noi le risonanze della nostra identità.”
Perciò mi piace tanto, mi sento accompagnato lungo la strada delle mie sensibilità.
Un abbraccio a tutti. Giovanni
 
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53 replies since 1/4/2024, 08:05   383 views
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