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Se dovessi rivivere la mia vita, cercherei di fare più errori la prossima volta. Mi rilasserei. Farei più movimento. Sarei più stupida di quanto non sono stata in questo viaggio. So che prenderei sul serio pochissime cose. Farei più viaggi. Oserei di più. Scalerei più montagne. Nuoterei in più fiumi. Guarderei più tramonti. Camminerei di più. Mi guarderei di più in giro. Mangerei più gelati e meno fagioli. Avrei più guai effettivi, ne avrei meno di immaginari. Ecco, io sono stata una di quelli che vivono la vita asetticamente e sensatamente, ora dopo ora, giorno dopo giorno. Certo, ho avuto i miei momenti; e se dovessi rivivere la mia vita, ne avrei degli altri. In effetti, cercherei di non avere nient'altro, solo momenti, uno dopo l'altro, invece di programmare tanti anni in anticipo ogni giorno. Sono stata una di quelli che non vanno mai da nessuna parte senza un termometro, una borsa dell'acqua calda, un colluttorio, un impermeabile, l'aspirina, un paracadute. Se dovessi rivivere la mia vita, andrei in giro, farei le cose, viaggerei più leggera di come ho già fatto. Se dovessi rivivere la mia vita, comincerei a camminare a piedi nudi più presto in primavera e resterei così più a lungo in autunno. Marinerei di più la scuola. E non prenderei molti bei voti, se non per caso. Salirei su più giostre. Raccoglierei più margherite.
(Nadine, 80 anni, malata terminale)
Tempo fa ho ricevuto questa lettera da una mia amica che aveva solo pochi mesi di vita (ora e` in cielo) voglio dividerla con tutti voi, perche` mi pare che sia un contributo sulla linea delle nostre riflessioni.
Siamo ancora in tempo....Riflettiamo e magari seguiamo il consiglio di Nadine.
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