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| Che domanda difficile , cara Titina , e "chi te sape risponnere?".Facciamo un po' di chiarezza , poi ognuno ne' puo' trarne conclusioni personali. I Latini dicevano :quisque faber fortunae suae"(ognuno è artefice del proprio destino,della propria sorte).che è un po'anche la mia tesi.Questa teoria si affermo' anche durante il Rinascimento, mentre nel Medioevo l'uomo è considerato succube del destino. Nel Rinascimento esso è visto come intelligente, e perciò capace di utilizzare al meglio ciò che la natura gli offre ed essere dunque artefice del proprio destino.Anche il buon Toto' a suo tempo fece una poesia "la filosofia del cornuto" nella quale dice che ognuno nasce con un destino prestabilito, molti altri sono di questo avviso, cioè che il destino di ognuno di noi e" gia" scritto a partire dalla nostra nascita ,e finisce con la nostra dipartita,esistono delle insignificanti ramificazioni di correzione di accorgimenti per renderci la vita meno penosa ,ma il risultato non cambia assolutamente arrivati al traguardo.Qualcun altro afferma ,invece che il destino non è scritto ma indirizzato, sta a noi migliorarlo o peggiorarlo ,in altre parole si ritorna alla teoria dei latini.Mah!?!!!????
Edited by Pulcinella291 - 17/11/2008, 06:48
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