Le stronzate di Pulcinella

I piedi prendiamoci cura di loro:tutto quello che devi sapere sulla salute dei piedi

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view post Posted on 4/3/2011, 16:51
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Nella cura del nostro corpo, spesso ci dimentichiamo di una parte molto importante: i nostri piedi. Forse perché è la parte più nascosta, o perché durante la stagione autunnale e invernale non si portano scarpe aperte, o difficilmente li esponiamo come in spiaggia durante le vacanze, ma senza di essi non andremmo da nessuna parte. Immaginate però un bel sandalo con un tallone screpolato, o con qualche piccolo callo sulle dita, o la pelle secca e grigia. Anche chi è poco estimatore del piede, sa che non è una bella immagine.
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1
La pulizia è la base di tutto, soprattutto per i piedi.
Lavali ogni giorno e se hai la possibilità anche più di una volta. Il detergente deve essere delicato così come su tutta la pelle altrimenti si rischierebbe di alterarne il PH. Dopo averli lavati non asciugarli di fretta, ma fallo accuratamente soprattutto tra le dita onde evitare che l'umidità ristagni e formi funghi e germi.
2
Cosa c'è di meglio di un massaggio ai piedi, soprattutto a fine giornata?
Oltre al momento di relax l'idratazione del piede è molto importante. Questa parte del corpo tende a seccarsi molto facilmente. Scegli una crema particolarmente idratante (anche se il piede sarà unto non dovrai preoccupartene in quanto stai andando a letto!) evitarei così la formazione di callosità.
3
Per evitare calli e duroni ti consiglio anche, quando è estate, di evitare scarpe troppo larghe in quanto il piede, fuoriuscendo, avrebbe continui traumi che appunto porterebbero alla formazione di questi antiestetici disturbi.
Quando sono scoperti inoltre proteggili con una crema solare con protezione media: non sembra ma essendo scoperti, sono sempre sotto l'esposizione del sole rischiando di prendere scottature.
4
Molte di noi non sanno come affrontare la questione "taglio dell'unghia" in quanto abbiamo timore di effettuarlo non correttamente e così di rischiare la formazione di unghie incarnite.
Le unghie devono essere tagliate con la forma quadrata, all'altezza dei polpastrelli e mai ai brodi.
Le forbicine da utilizzare sono a punta retta.

Edited by sefora1 - 4/3/2011, 17:24
 
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view post Posted on 6/3/2011, 07:37
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Camminare scalzi non fa bene ai piedi . L'alluce valgo

Occorre ricordare che camminare scalzi fa bene solo sulla sabbia . MAI camminare scalzi su superfici dure e indeformabili che a lungo andare possono provocare patologie dalle gravi conseguenze sulla salute generale.
Tra i problemi del piede più comuni si annovera quindi l’alluce valgo, conseguenza biomeccanica di un alterato appoggio del piede: si eredita una lassità muscolare-tendinea che fa sì che il peso corporeo si scarichi tutto sul primo dito del piede. Giorno dopo giorno - sotto l’effetto del peso - il primo dito si deforma, fino ad accavallarsi sul secondo. Chi ha l’alluce valgo presenta generalmente anche tutta la postura alterata, con problemi alle articolazioni di caviglia, ginocchio, anca e dischi intervertebrali. Non trattandosi di una problema congenito, quello dell’alluce valgo può essere risolto bloccandone tempestivamente l’evoluzione attraverso il ricorso ad un plantare. Per questo è consigliato rivolgersi ad un medico podologo specializzato , che studi il caso e metta a punto un plantare personalizzato, adatto a risolvere il problema. Solitamente lo specialista richiede una radiografia del ginocchio destro e sinistro in carico in proiezione frontale e laterale. Questo perché quando un piede appoggia e “lavora” in maniera errata si ha come conseguenza un’usura precoce del ginocchio e dell’anca, con conseguente artrosi.

Corretta posizione del piede, uso di plantari, sorveglianza medica sono requisiti indispensabili per salvaguardare le proprie estremità. Ma la salute del piede può essere tutelata anche e soprattutto da una igiene regolare e corretta.



la scelta delle scarpe

Anche la scelta delle scarpe è molto importante infatti le scarpe più appropriate sono quelle che abbiano al massimo 5 mm di spazio tra l’estremità del dito più lungo e la punta delle scarpe. Non è necessario comprare scarpe più lunghe solo perchè i piedi sono larghi! Esistono, infatti, in commercio modelli comodi a pianta larga con tomaia cedevole specifici per piedi larghi.

Alcune regole per mantenere i piedi in buona salute:

La calzatura che ospita il piede dev’essere confortevole non solo in lunghezza, ma anche in larghezza ed in altezza. Questo eviterà il formarsi di callosità nella parte superiore e laterale, favorirà la mobilità di deambulazione del piede e ritarderà l’invecchiamento articolare e muscolare. Controllare, quindi, quando si tolgono le scarpe che non vi siano zone di arrossamento sul piede.
Il piede dovrebbe preferibilmente essere supportato da un appoggio morbido o semirigido che accompagni l’andatura del piede (plantare), piuttosto che appoggiare su una superficie piatta e dura. Così si migliora il ritorno venoso e si stimola la sensibilità dei piedi. Controllare se sono presenti callosità sotto la pianta e gambe gonfie a fine giornata.
Il fondo e il tacco delle calzature sono di importanza capitale poiché riflettono e condizionano la postura. Se troppo alto o troppo basso, il tacco può nuocere, come anche la suola se troppo rigida o troppo flessibile. Controllare se vi è dolore ai talloni, alle caviglie, sotto la pianta del piede ma anche alle gambe e alla colonna.
È buona norma che i materiali delle scarpe siano naturali. La pelle lascia infatti passare l’ossigeno attraverso il “fiore” e cede l’umidità. Controllare se vi è senso di bruciore, se la sudorazione è aumentata, se i piedi sono freddi e maleodoranti.
Se non sussistono problemi particolari e se la calzatura è di qualità, il piede non avrà difficoltà di adattamento. Se invece il piede presenta alterazioni, dovrà essere la scarpa ad essere personalizzata grazie ad un plantare specifico, così da adattarsi al piede e garantirne la comodità.

DOLORE AI PIEDI NON TRASCURIAMO


Un gran numero di persone prova dolore ai piedi una volta raggiunti i 60 anni, ma in alcuni casi i dolori si possono far sentire anche prima, tra i 20 ed i 30 anni.
Molte persone pensano che il dolore ai piedi sia uno dei sintomi dell’invecchiamento, quando, invece, può essere più facilmente attribuito al proprio comportamento.

Una persona cammina mediamente nel corso della sua vita l’equivalente di tre volte la circonferenza della terra, un enorme sforzo per il piede, con i suoi 100 tendini legamenti e muscoli, 26 ossa, e 33 articolazioni.
Scarpe regolarmente indossate, e che garantiscano una postura corretta del piede sono di grande aiuto, per esempio, così come la condizione fisica: l’obesità, i problemi circolatori, il diabete per esempio sono di sicuro problematici anche per ciò che possono provocare ai piedi.
Un recente sondaggio condotto dalla American Medical Association Podiatric, ha rilevato che il 53% degli intervistati ha affermato di avere dolori ai piedi, a tal punto in alcuni casi che ciò diventa un ostacolo per la vita quotidiana.

Tra i disturbi ai piedi più comuni abbiamo l’artrite, la fascite plantare (l’infiammazione del tessuto fibroso sollo il piede), calli, cattiva circolazione e funghi.
Ecco alcuni dei principali motivi di affaticamento del piede, da prendere in considerazione:

Sovrappeso: la forza esercitata sui piedi è circa il 120% del nostro peso corporeo, e quindi chi è obeso mette evidentemente sotto stress tutta la struttura del piede: tra i danni la fascite plantare.

Diabete: essendo i più lontani dal cuore i piedi sono i primi ad avere problemi circolatori e di sensibilità, il che può causare scarsa guarigione di ferite ed anche amputazioni.

Problemi di circolazione: se è compromesso il flusso di sangue nelle arterie periferiche i piedi sono i primi ad essere sottoposto a problemi.

Piedi piatti: causano l’allungamento e l’indebolimento dei muscoli e dei tendini del piede, con conseguenze come tendiniti ed artriti. Esistono in commercio scarpe e plantari ortopedici per evitare un eccessivo stress alla muscolatura del piede.

Scarpe: indossare scarpe adatte, e misurare ogni tanto il proprio piede, che si allunga e si appiattisce con l’età, evitare scarpe dolorose e, per le donne i tacchi alti, che nella vita di tutti i giorni non devono superare i 6 cm.

Funghi: i piedi devono respirare, ed i funghi in particolar modo si sviluppano in presenza di un ambiente umido e caldo. Far prendere aria alle scarpe ed usare calze che assorbano l’umidità, riducono la possibilità di malattie fungine.

Naturalmente per alleviare il lavoro dei vostri piedi è consigliabile una visita da uno specialista che vi può aiutare con apparecchiature ortopediche in caso di problemi.
E non bisogna dimenticare che l’esercizio fisico, mantenere in allenamento ossa, muscoli e tendini, anche con una semplice camminata, è la migliore prevenzione che si possa attuare.





DOLORE AI TALLONI COSA FARE?

Con talalgia plantare , tallonite o, in termine clinico, tallodinia si definisce una patologia infiammatoria e dolorosa al tallone, cioè a quella regione del piede che corrisponde alla parte posteriore e inferiore del calcagno, chiamata anche retropiede .
Le cause della patologia variano a seconda delle zone colpite e cioè:

le zone molli (infiammazioni tendinee, fasciti, borsiti, ecc.)
le zone ossee (fratture da stress, sperone calcaneare, artrosi astragalo-calcaneare, tumori, ecc.)
Non è infrequente anche che il dolore sopraggiunga a causa di alterazioni posturali che in qualche modo alterano l’assetto podalico e del carico su questa zona. Ciò può accadere per diversi motivi quali soprappeso od obesità, calzature non idonee, attività sportiva.

Gli sport più a rischio sono la corsa, il calcio, la pallavolo, il basket, la marcia e tutte quelle discipline che comportano notevoli sforzi alla regione calcaneare. Da non sottovalutare anche le scarpe utilizzate per queste attività sportive che devono essere dotate di uno speciale tacco, chiamato shock absorber , in grado di attenuare le vibrazioni e le sollecitazioni da impatto. Le donne che passano da calzature con il tacco alto a scarpe basse possono soffrire di tallonite perché la pressione esercitata sulle strutture ossee e legamentose del tallone aumenta in relazione alla diminuzione di altezza del tacco.

La tallonite può essere localizzata a livello dell’arcata longitudinale, con o senza dolore concomitante al tallone, e in questo caso si parla di fascite plantare . In genere, il dolore ha origine nella parte intermedia dell’arcata e con la palpazione è possibile anche rilevare dei noduli, a loro volta dolenti. Il dolore compare alla mattina quando si comincia a camminare per passare in seguito, anche se può riprendere improvvisamente durante il corso della giornata.

Una delle più frequenti cause della talalgia plantare , però, è lo sperone calcaneare , definito anche spina calcaneare , una sporgenza ossea del tallone che può essere di origine congenita o formarsi successivamente. Lo sperone calcaneare si genera perché, per diverse ragioni che si vedranno in seguito, la pronazione , cioè l’appoggio del piede durante la fase di deambulazione, è alterata e ciò causa un’infiammazione attraverso una trazione continua della fascia plantare al punto di inserzione sul calcagno.

Varie sono le cause di questa patologia e tra le principali un’attività fisica ripetuta che aumenta le sollecitazioni ed eventuali microtraumi – magari svolta calzando scarpe inadeguate (strette o con bordi rigidi) o muovendosi su terreni non idonei – che aumenta la pressione e l’irritazione sul calcagno e provoca contusioni della superficie plantare del piede. Senza dimenticare, il soprappeso o erronee e alterate posture.

Ma, naturalmente, la patologia può essere provocata anche da affezioni sistemiche e metaboliche tra le quali è opportuno ricordare:

l’artrite reumatoide
la gotta
le collagenopatie
le patologie reumatiche, ecc.
Il calcagno, dove è presente un centro secondario di ossificazione su cui si inserisce il tendine calcaneare (tendine di Achille), può essere esposto anche a osteocondrosi , cioè a una patologia caratterizzata da una alterazione degenerativo-necrotica dei nuclei di ossificazione in accrescimento. Colpisce, infatti, giovani tra gli 8 e i 13 anni, con dolore localizzato nella parte posteriore del calcagno, soprattutto dopo un cammino prolungato. L’evoluzione è sempre benigna e non causa deformità locale anche se la durata dell’affezione può essere piuttosto lunga. In questi casi, è sufficiente un plantare che limiti gli urti posteriori, somministrando nei momenti in cui il dolore si fa più acuto farmaci antiflogistici.

Nelle persone anziane, la causa della tallonite può ricercarsi, invece, nella progressiva atrofia del cuscinetto adiposo infracalcaneare, dovuta all’invecchiamento dei tessuti.

Possibili terapie

Naturalmente il trattamento terapeutico dipende in larga misura dalla natura della talalgia e dall’estensione dell’eventuale danno osseo al calcagno. Si tenga conto che una patologia lieve guarisce nel giro di pochi giorni. Se il dolore permane oltre le due settimane è necessario il ricorso a una visita specialistica.

Il consiglio principale, soprattutto se il paziente svolge attività fisica continua, è quello di sospenderla subito, in attesa di riprendere la sua normale funzionalità. Il dolore al tallone, infatti, non va sottovalutato in nessun caso, ma soprattutto bisogna evitare il rischio di possibili peggioramenti che possono sopravvenire se non si sospende l’attività motoria, a causa di quelli che vengono chiamati paramorfismi compensativi. Le persone che soffrono di tallonite tendono a limitare il carico sul piede dolente adottando una postura particolare ma scorretta o modificando in modo innaturale la deambulazione. Il che, a lungo andare, può determinare problemi, anche seri, al bacino, alla colonna vertebrale e alle ginocchia.

Il primo intervento, durante la fase acuta della malattia è, come sempre, l’applicazione di una borsa di ghiaccio sulla zona dolente. Nei casi di fascite plantare può essere efficace sottoporsi ad esercizi di stretching che, oltre alla fascia plantare, interessino il polpaccio e il tendine di Achille. In seguito, si potrà ricorrere all’uso di plantari, cosiddetti “di scarico”, tutori notturni, gambaletti che favoriscono la deambulazione e, nei casi in cui il dolore sia particolarmente intenso, può essere consigliabile anche l’uso di stampelle. Utili sono anche le sedute di fisioterapia, eventualmente anche con utilizzo di crioultrasuoni , una terapia recente che si è dimostrata efficace in numerosi casi, e ionoforesi. È chiaro che se la tallonite non si risolve entro un periodo di due settimane, si rende necessario effettuare ulteriori accertamenti ed esami clinici.

Nel caso di sperone calcaneare conclamato è possibile procedere subito a una terapia infiltrativa con iniezioni locali di un corticosteroide e di un anestetico con cadenza settimanale, ponendo la massima attenzione ad evitare di iniettare direttamente il tendine di Achille, fino alla completa remissione dei dolori.

Inoltre, per fare in modo che la tensione sulla fascia plantare si allenti è possibile ricorrere a una fasciatura contenitiva plantare , adottando le coppette calcaneari e i cuscinetti plantari che possono contribuire a ridurre i disturbi al tallone.

È chiaro che una volta attenuato il dolore, sarà necessario eseguire un esame posturografico e una valutazione biomeccanica, per realizzare un apparecchio ortotico ad hoc.


cattivi odori, callosità, screpolature, escrescenze o gonfiori dei piedi



CALLI E DURONI




•Per combattere calli e duroni si può applicare due volte al giorno sulla parte interessata Aloe vera o olio di ricino;
•Le callosità possono essere risolte anche con un infuso fatto con acqua e fiocchi di avena con cui si può fare un pediluvio appena l’acqua diventa tiepida;
•Si può preparare un impacco con due fette di pane bianco, due fettine di cipolla e 250 ml di aceto. Dopo aver fatto riposare il composto per 24 ore va applicato prima di coricarsi e lasciato in posa tutta la notte;
•I calli possono essere strofinati anche con lo stelo del Tarassaco, comunemente conosciuto come dente di leone;
•Dopo qualsiasi tipo di pediluvio è sempre consigliato usare la pietra pomice per eliminare le callosità;
•Una volta alla settimana si può fare uno scrub con olio di mandorle dolci e zucchero;
•Appoggiare su un durone una fetta di limone o uno spicchio d’ aglio tagliato a metà per tutta la notte è un antico rimedio. Non molto comodo ma efficace;
•Massaggiare quotidianamente i piedi può prevenire l’insorgenza dei calli perché facilita la circolazione;
•Se l’inspessimento della pelle interessata dal callo diventa troppo intensa fino a raggiungere le terminazioni nervose è bene rivolgersi ad uno specialista che può fornire cure e accorgimenti preventivi e non improvvisare con rimedi fai da te.

SUDORAZIONE ECCESSIVA DEI PIEDI ECCO COSA FARE


per prevenire l’eccessiva sudorazione è possibile unire a dell’acqua calda, degli olii essenziali o delle erbe particolari come lavanda e menta e poi fare un pediluvio;
•I prodotti ad effetto talco, massaggiate sui piedi, ostacolano l’insorgenza di batteri e regolano la sudorazione;
•Ricoprite l’interno delle scarpe con salvia secca polverizzata;
•L’allume di Potassio strofinato sui piedi è un ottimo alleato contro la sudorazione;
•Mettete a bollire in un litro d’acqua 50 g di bacche d’alloro schiacciate per 10 minuti poi filtrate il tutto e versatelo nell’acqua calde del pediluvio;
•Le scarpe prodotte con materiali naturali come cuoio, lino ecc fanno respirare il piedi ed evitano che questo sudi eccessivamente.
CATTIVI ODORI

•Una delle regole fondamentali contro i cattivi odori è quella di asciugare sempre i piedi passando l’asciugamano anche tra le dita. In questo modo si evita l’insorgere di batteri;
•Fare un pediluvio con una soluzione di acqua e aceto di mele, nella misura di mezza tazza di aceto ogni litro d’acqua, aiuta a contrastare i cattivi odori;
•Anche un pediluvio fatto con bustine di tè può essere molto utile visto che l’acido tannico aiuta ad eliminare gli odori sgradevoli. Il tè deve essere abbastanza concentrato, poi va diluiti nell’acqua. Dopo aver immerso i piedi almeno per dieci minuti, sciacquateli con acqua e sapone;
•L’assunzione di integratori minerali allo Zinco aiuta a combattere spiacevoli odori. Lo zinco, infatti, rende la pelle resistente a batteri e funghi. Informarsi dal proprio medico per conoscere la quantità di zinco da assumere giornalmente;
•Un ottimo pediluvio contro i cattivi odori si prepara mettendo 10 gocce di olio essenziale di cedro nell’acqua calda. Dopo il pediluvio risciacquate i piedi. Per un effetto ancora migliore potete mettere qualche goccia di olio essenziale di cedro sulle calze;
•Dopo avere lavato e asciugato accuratamente i piedi strofinateli con mezzo limone;


I PIEDI GONFI ECCO I CONSIGLI



•La stanchezza ed il gonfiore dei piedi può essere alleviato con un impacco di ghiaccio;
•Un ottimo pediluvio contro il gonfiore dei piedi può essere preparato con 25 g di menta piperita, 20 g di camomilla, 20 g di maggiorana, 10 g di timo, 15 g di rosmarino ed un cucchiaio di sali al timo fatti bollire per 5 minuti in un litro di acqua;
•Fare dei massaggi partendo dalla pianta del piede e risalendo verso l’alto con alcune gocce di olio essenziale di chiodi di garofano mescolate a olio di sesamo;
•Sui piedi possono essere applicate delle fette di patate;
•Tenere i piedi in alto per almeno 10-15 minuti è un semplice e noto rimedio contro il gonfiore dei piedi.




Edited by Pulcinella291 - 6/3/2011, 18:45
 
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