Le stronzate di Pulcinella

Eutanasia...!

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view post Posted on 8/1/2016, 15:18
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Sono mesi se non anni, che una legge atta a regolamentere il diritto personale all'autodeterminazione della propria esistenza giace sepolta sotto pile di leggi inutili.
Dobbiamo sempre distinguerci per la nostra incapacità ad ascoltare i diritti dei malati. Una vergogna
 
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view post Posted on 8/1/2016, 16:01
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Caravaggio, sembra quasi che tu non sia italiano e non viva in Italia...

N U L L A

ci può, ci deve, meravigliare

Vige e si applica sempre l'articolo quinto : chi tiene la mano ha vinto.
 
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view post Posted on 8/1/2016, 16:14
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Infatti sono 36 anni anzi a breve 37,che lavoro all'estero....
 
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view post Posted on 20/2/2016, 09:08
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Muro o non muro...TRE PASSI AVANTI!

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...mi pare, forse sbaglio, che l'omicidio non sia legale in Italia...
saluti
Piero e famiglia
 
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view post Posted on 20/2/2016, 10:41
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Pulcinella291 Forum

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Devo premettere che il mio amico Marco è bravissimo a scegliere argomenti provocatori, forse perchè sa che solo cosi', conoscendo gli utenti di questo forum, puo' indurre ad una qualche reazione.
Ebbene stavolta, mon cheri, almeno da parte mia, non raccolgo , anzi ti diro' di piu' , sono d'accordo con te, pero' solo sulla eutanasia attiva volontaria .
 
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view post Posted on 22/2/2016, 10:16
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Mia cara mascherina tutta nera con il naso lungo lungo...
Devo riconoscere che faccio veramente fatica, nonostante cerchi di capire, cosa ci possa essere di provocatorio nel parlare di eutanasia.
Al limite mi si puo’ ricordare che l’argomento non è in linea con le tematiche trattate da Forum, orientato a trattare temi di cronaca nera, gossip di ieri e di oggi, di personaggi scomparsi, di campionati di calcio, di partigiani assassini, dell’interpretazione dei sogni, di patologie da strizza cervelli, ma dirmi che parlare di eutanasia è un argomento provocatorio proprio non lo condivido, chi dovrei provocare?
Credo invece sia un tema di grande attualità, per tutti coloro che, vogliono porre fine alle loro sofferenze. Gli altri possono benissimo continuare a soffrire o far soffrire i loro cari in fede ai loro principi più o meno etici e/o religiosi.
Personalmente mi è bastato vedere la morte di mia madre per capire. Ho vissuto la sua fine giorno dopo giorno, un calvario orrendo comune a molti. Prima il cancro le ha divorato il fegato, poi lo stomaco, non contento le ha attaccato i polmoni. Poi, finalmente il cuore ha cessato di battere e dopo tre mesi d’inferno è un mese di agonia è morta.
Poteva andare via prima con più pace, più dignità, meno sofferenza, ma c’è sempre qualcuno che si arroga il diritto non solo di governare la propria misera esistenza , ma di imporla anche agli altri, quindi, continuiamo a soffrire...
 
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view post Posted on 23/2/2016, 08:51
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Pulcinella291 Forum

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Le stesse sofferenze le ha avute mio padre e posso capire.
Ma veniamo alla questione . Tu dici"
CITAZIONE
Devo riconoscere che faccio veramente fatica, nonostante cerchi di capire, cosa ci possa essere di provocatorio nel parlare di eutanasia.
Al limite mi si puo’ ricordare che l’argomento non è in linea con le tematiche trattate da Forum, orientato a trattare temi di cronaca nera, gossip di ieri e di oggi, di personaggi scomparsi, di campionati di calcio, di partigiani assassini, dell’interpretazione dei sogni, di patologie da strizza cervelli, ma dirmi che parlare di eutanasia è un argomento provocatorio proprio non lo condivido, chi dovrei provocare?

.
Premetto, e tu lo sai benissimo, che qui siamo aperti a qualsiasi dialogo e credo che piu' volte ne hai avuto una prova. Quando dici che fai fatica a comprendere dove si riscontri la provocazione, amico mio, basta leggere" il tuo partigiani assassini " per capire .
Se vai a leggere meglio la sezione della storia non si parla solo di quello, ma anche di stragi fasciste e naziste, di campi di sterminio ecc.
Voglio, inoltre, precisare che l'argomento eutanasia è stato gia' ampiamente trattato tempo fa, questo lo dico, solo per ricordare che il forum, seppure generalista, tratta anche cosucce un po' piu' impegnative
 
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view post Posted on 25/2/2016, 22:34
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Chiedo scusa ma chi si prenderebbe poi l'onere "di porre fine alla sofferenza" di un padre, di una madre, di un figlio? Tu l'avresti fatto Caravaggio? Se si ti immagini il tuo domani?
 
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view post Posted on 25/2/2016, 22:40
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CITAZIONE (sefora1 @ 25/2/2016, 22:34) 
Chiedo scusa ma chi si prenderebbe poi l'onere "di porre fine alla sofferenza" di un padre, di una madre, di un figlio? Tu l'avresti fatto Caravaggio? Se si ti immagini il tuo domani?

..presumo un medico...
anche se ha fatto il giuramento di Ippocrate che dice di salvare le vite e non di sopprimerle ma forse, con il "progresso" non si usa più Ippocrate
saluti e notte
Piero e famiglia
 
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view post Posted on 25/2/2016, 22:59
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Ah beh! Ora siamo tutti più tranquilli. Buona notte a te Piero.
 
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view post Posted on 26/2/2016, 10:35
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CITAZIONE (sefora1 @ 25/2/2016, 22:34) 
Chiedo scusa ma chi si prenderebbe poi l'onere "di porre fine alla sofferenza" di un padre, di una madre, di un figlio? Tu l'avresti fatto Caravaggio? Se si ti immagini il tuo domani?

Ebbi a pensarlo per lenire le sofferenze di quel corpo ormai divorato dal cancro.
Pensai di sopprimere mia madre, colei che mi aveva generato.
Rimorsi si, di non aver avuto il coraggio.
Probabilmente lo fece il medico il giorno dopo, aveva capito, non c'ra più speranza.
 
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view post Posted on 26/2/2016, 10:55
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Ti capisco anche perché ci sono passata anche io ma, non ho mai pensato di arrogarmi il diritto di porre fine all'esistenza di mio padre, nè tantomeno di delegare chicchesia a farlo. So che non credi in Dio ma io si e ho pregato affinché lo facesse Lui.
 
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view post Posted on 26/2/2016, 11:15
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Sefora, mi spiace per tuo padre posso immaginare il dolore.

Sai avrei anche potuto credere in Dio e pregare, convincendomi che la voleva a se.
Ma non avrebbe sollevato il suo dolore.
Mia madre era cattolica, nei pochi momenti di lucidità, tra una fiala di morfina e l'altra, pregava il suo dio di farla morire.
I medici tentarono l'impossibile per darle almeno qualche settimana, che poi, mi domando, a cosa sarebbe servito.
Ma le operazioni erano ormai inutili il suo ventre dilaniato non teneva neppure i punti...e tralascio il resto.
A cosa le è servito tutta quella sofferenza, me lo chiedo spesso.
Io credo fermamente che, una legge serva, per coloro che desiderano morire in pace, non si tratta di imporre nulla a nessuno ben inteso,
ma se io malto desidero porre fine alla mia esistenza voglio poter essere in grado di farlo, chi sono gli altri per arrogarsi il diritto di impedirmelo...
 
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view post Posted on 7/3/2016, 10:55
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Dopo la legalizzazione delle unioni fra persone delle stesso sesso, in questi giorni è ricominciato in Parlamento il dibattito sull’eutanasia, abbandonato nel 2011 dopo la crisi di governo. Non è un caso. Le due istanze sono una conseguente all’altra, figlie della stessa ideologia mortifera, che in nome della libertà di autodeterminazione si impone sui più deboli e quindi sulla società intera. Così, come per le unioni civili, si sentirà probabilmente ripetere il ritornello che “è impossibile opporsi” e che quindi “bisogna porre dei paletti”. Con la stessa logica di compromesso espressa anche dai parlamentari cattolici già cinque anni fa, a norma sulle “dichiarazioni anticipate di trattamento” passò al Senato alla fine del 2010 per poi essere affossata insieme al governo Berlusconi.

Ma a rivelare come si trasforma, che volto spaventoso possa assumere e fino a dove possa spingersi in pochi anni una società che legalizza l’eutanasia anche con “regole ferree” è un documentario dell’“Euthanasia Prevention Coalition“, che descrive la situazione belga a 14 anni dall’approvazione della legge. La voce di un uomo descrive in maniera glaciale la morte della madre a sua insaputa: «Ha ricevuto un’iniezione letale nell’ospedale dell’università pubblica di Bruxelles (…) era in salute, anche se attraversava momenti di depressione». Un altro uomo ricorda: «Mio nonno ha sviluppato un cancro a 80 anni ed è stato sostanzialmente ucciso dallo staff medico della casa di cura». Il padre di una ragazza disabile conferma le «pressioni affinché praticassimo l’eutanasia su di lei, che è come ogni altro figlio della nostra famiglia».

Video


Il filmato affronta anche il tema dell’autodeterminazione venduta come libertà ponendo dei quesiti: «Sì, – dice il figlio di una donna che ha richiesto l’eutanasia – era lei che sarebbe morta, ma noi eravamo i suoi figli, l’amavamo». Un altro svela il suo senso di smarrimento così: «Non si trattava solo della sua di qualità di vita, ma anche di quella di suo nipote». Ma il problema è anche dei medici, dato che le sentenze giudiziarie hanno portato alle estreme conseguenze il diritto all’autodeterminazione restringendo il campo all’obiezione di coscienza.

Fra le voci del documentario proprio quella di un dottore fa notare: «La norma dice che è il paziente a dover decidere, è quindi strano che invece non si voglia rispettare la scelta autonoma dei medici decisi a non praticare l’eutanasia. E nemmeno l’autonomia delle istituzioni che non vogliono praticarla». Contro l’argomento della cosiddetta compassione c’è anche chi ricorda la visita di una parente al nonno: «Voleva dargli dell’acqua. Ma una delle infermiere disse: “Non farlo, stai prolungando il processo di morte”. E lei rispose: “Cosaaa?”». Il medico spiega il vero volto della carità che va scomparendo: «Si aiutano le persone a morire controllandone sintomi e sofferenze, non uccidendoli». Infine, l’amara constatazione: «Che cosa sta diventando questa società? È una società di qualità, solo i migliori sopravvivono».

Eppure, il 28 maggio 2002, quando il Belgio approvò la norma, le regole erano rigidissime e l’eutanasia era permessa solo in “casi estremi” di morte imminente. Ora la pratica è estesa anche ai bambini. E nel 2012, l’Istituto europeo di bioetica dichiarò che «l’eutanasia è diventata gradualmente un atto normale e ordinario».

Basti pensare che, se nel 2003 i casi erano 236, già nel 2008 erano 704. Nel 2011 si giunse alla cifra di 1.432 (il 25 per cento in più rispetto ai 1.133 casi dell’anno precedente). Senza contare le sedazioni terminali praticate con la morfina. La stessa Commissione belga incaricata di valutare i casi aveva ammesso di «non essere in grado di accertare se i casi di eutanasia dichiarati corrispondono al numero dei casi reali che si verificano». Nel 2013, il New England Journal of Medicine, riportava che il 5,1 per cento di tutte le morti nelle Fiandre era dovuto all’eutanasia (attiva e passiva). Solo quattro anni dopo, nel 2015, i casi sono diventati 2.021. Di questi alcuni sono avvenuti anche senza il consenso dei pazienti.

Ma perché nessun compromesso è in grado di porre un freno alla legalizzazione della morte scelta e procurata? Nel 2010, quando “il testamento biologico” fu discusso in Italia, furono pochi a opporsi cercando di obbedire alla nota sul comportamento dei cattolici in politica della Congregazione per la dottrina della fede che parla di «princìpi morali che non ammettono deroghe, eccezioni o compromesso alcuno», come «il caso delle leggi civili in materia di aborto e di eutanasia».

Fra questi, l’associazione Medicina e Persona spiegò: «Regolamentare la vita e la morte “patteggiandole” significa averne già accettata la relativizzazione rispetto a quell’epoca storica in cui se ne discute». Giuseppe Verucchi, allora arcivescovo di Ravenna, spiegò perché, una volta messa ai voti, la vita sarebbe stata relativizzata avallando una logica dalle conseguenze inarrestabili: «Si aprirà una strada verso l’eutanasia. Se apro un foro in una diga (anche piccolo) prima o poi la diga crolla. (…) Affidiamoci sempre meno al relativismo e sempre di più al bene e ai valori naturali e oggettivi. O forse abbiamo paura ad andare contro corrente».
 
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view post Posted on 7/3/2016, 15:11
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Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri ...Io intendo io personalmente per me stessa

Ricordo il caso sulla morte di Eluana che i genitori hanno amato all infinito ..... non ho esitazioni a pronunciare la mia opinione circa la mia morte.
Frequentando il convento dei frati francescani posso dire che io ancora ad oggi non credo di avere una fede fortissima talmente forte da potermi far esprimere nel caso io dovessi scegliere di salvare dalla morte una persona a me cara
Sono in continuo conflitto con il frate per eccellenza Frate Felix un argentino il quale cerca a suo modo di farmi capire che Dio ha per noi tutti un disegno preciso e Lui solo Lui e' a decidere come e quando farci andare da lui
Ma e' pur vero che ispirandoci all opera francescana di Francesco e il suo cantico delle creature che recitava


"Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale, - da la quale nullu homo vivente po' skappare: - guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; - beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati, - ka la morte secunda no 'l farrà male".


E all'amore che una morte può incarnare.Spero di non trovarmi mai nelle condizioni di scegliere una forma di eutanasia per un caro ...fatto sta che se dovesse succedere a me io vorrei che gli altri non soffrissero per me perche' se e' vero che chi muore poi e' morto chi resta ha a che fare con i sensi di colpa ecc ecc ecc
 
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19 replies since 8/1/2016, 15:18   136 views
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