Le stronzate di Pulcinella

1940/45 i bombardamenti e gli sfollati italiani:con immagini d'epoca

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Pulcinella291
view post Posted on 24/12/2016, 12:30 by: Pulcinella291
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Bombardamento di Pescara:una carneficina



Il 31 agosto ed il 14, 17 e 20 settembre del 1943, Pescara è stata oggetto di pesanti bombardamenti da parte delle forze alleate che hanno causato la morte di almeno 3000 persone (varie fonti indicano anche un numero di 6000 caduti) e la distruzione di 1265 edifici, il grave danneggiamento di 1335 oltre quello lieve di 2150[1] costruzioni del centro abitato (un totale pari a circa l'80% degli edifici della città) che circondava la stazione e la linea ferroviaria - unici veri obiettivi dei bombardamenti.La maggior parte delle vittime furono anziani, donne e bambini. Furono colpite la Questura, le Poste e l’attuale sede dell’Istituto Acerbo, allora adibita a caserma per allievi piloti; tra questi ultimi si registrò una cinquantina di morti, a causa di una bomba caduta sull’edificio per uno dei tanti “errori” dei piloti statunitensi. Intere famiglie, che erano riunite in casa per il pranzo, furono cancellate. Inoltre, venne colpita una fabbrica di vernice, da cui si sprigionò una nube tossica che rese l’aria irrespirabile in alcune zone della città.


Nella sostanza, la parte a nord del fiume, che al tempo circondava la stazione ferroviaria e che fiancheggiava la linea ferroviaria ed il porto, fu rasa al suolo determinando la fuga di massa dei cittadini di Pescara verso i paesi dell'entroterra. Infatti, i bombardamenti del 17 e, soprattutto, del 20 settembre, causarono poche vittime civili poiché la città era stata abbandonata e molti sfollarono nella città di Chieti - dichiarata città aperta- e presso i dintorni di Pianella.
Tra i superstiti, tutti sotto choc, si registrarono diversi casi di isteria. Il 3 settembre fu ordinato lo sgombero della popolazione per permettere un più rapido ripristino dell’acqua, della luce e del gas e per procedere alle disinfezioni necessarie. I resti spappolati, le carni non ricomponibili e le ossa vennero accatastati e dati alle fiamme. Diversi cadaveri vennero rinvenuti sotto le macerie anche a distanza di anni. Immediatamente dopo i bombardamenti, di tutti coloro che sopravvissero e furono costretti a “sfollare” nei Paesi del nostro generoso e stupendo appennino dove trovarono ospitalità e sostegno centinaia di persone .
Arrivarono poi i saccheggi sia da parte dei tedeschi che con i loro automezzi caricarono biancheria, suppellettili e quant’altro, sia da parte dei civili che saccheggiarono la Biblioteca provinciale e la casa natale di Gabriele D’Annunzio.
Ai danni delle bombe si aggiunsero quelli prodotti dalle mine sistemate dai tedeschi e fatte saltare al momento della ritirata come difesa contro un eventuale sbarco nemico.
continua
 
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