Il territorio dell’Alto Casertano, racchiude ben 48 comuni della provincia di Caserta toccando la provincia di Benevento ed il confine con il Lazio e il Molise.
Buona parte dei Comuni dell’area sono piccoli centri, infatti solo 6 di essi ha una popolazione superiore ai 5000 abitanti. Si tratta soprattutto di centri montani, le cui principali fonti di reddito continuano ad essere ancora l’agricoltura e la pastorizia.
Il paese piu' alto della provincia di Caserta è Letino (1050 mt), e conoscendolo bene, ve ne voglio parlare , descrivendovene la vita durante l'arco dell'anno.
E' un comune di 707 abitanti della provincia di Caserta circondato dai monti del Matese.
Il territorio comunale si estende per 31 km² con un'altitudine che varia dagli 828 metri della località "cavuto" ai 1725 della località "Vallocchie scure", ai piedi di monte Miletto ( (2050 m s.l.m.) divide le regioni Campania e Molise e tra le province di: Caserta, Isernia e Campobasso.
Boschi, fiumi, laghi, panorami incantevoli, una flora e una fauna di rara bellezza, un paesaggio sempre vario a seconda delle stagioni , fanno di questo posto una vera e propria perla dell'alto Casertano.
E' anche chiamato il paese delle acque sia perchè è attraversato dal fiume Lete da cui prende il nome , sia per le 57 sorgenti che lo alimentano. Il Lete prende il nome dal celeberrimo "fiume dell'oblio" della mitologia greca e romana, il Lete, richiamato anche nel Purgatorio di Dante Alighieri, dove il Poeta immagina di farvi purificare le anime prima di salire in Paradiso, per dimenticare le colpe terrene
Una di queste è quella denominta "dell'acqua fredda" che sgorga limpida e pura dalle viscere più profonde, gelide e pure dei monti circostanti.
Tutte le sorgenti e il fiume lete confluiscono nel lago del paese, un bacino idroelettrico che alimenta la centrale di Prata Sannita, costruita nel 1911. Prima che la Società Meridionale costruisse l’alta diga di sbarramento, il fiume Lete si inabissava nel profondo e misterioso inghiottitoio del Caùto, ricchissimo di formazioni stalattitiche e stalagmitiche.
Le grotte di Cauto site nei pressi del lago di Letino, sono un complesso di cavità naturali costituite da un ramo ancora percorso dall'acqua e da un ramo "fossile", visitabile.
La galleria superiore, che corrisponde al vecchio percorso del fiume Lete, è un susseguirsi di pozzi d'acqua, dislivelli, piccoli canyon.
Nella sala maggiore, alta oltre trenta metri, si possono ammirare pregevoli stalattiti e stalagmiti.
La galleria inferiore ha uno sviluppo di circa 500 metri ed un dislivello di circa 90 metri. Lungo le sue diramazioni è possibile ammirare diverse specie animali particolari come degli insetti e dei crostacei dal guscio bianco, senza occhi.
Letino in primavera
Per quanto mi riguarda, neve permettendo è il periodo piu' bello.
La primavera significa risveglio della natura, disgelo dal lungo inverno, primi fiori sui prati che si fanno strada tra l’ultima neve ancora presente sui monti circostanti.
E’ molto bello vedere il fondovalle che si tinge di verde e i cavalli, mucche le pecore cominciano a cercare la prima erba fresca.
Chi cerca un angolo di pace in completo relax non può trovare di meglio che qui.
Il Lago del paese e gli altri due laghi circostanti con il disgelo cominciano a mostrare tutta la loro bellezza :
E' il periodo buono per fare una gita nell’Alta Valle del Sava di Letino vi è una spettacolare parete rocciosa con al lato occidentale la Grotta dei Briganti
e alla fontana dei palombi :
dove tra sconfinati boschi troviamo un bacino d’acqua che si trasforma talvolta in fiumiciattolo ed altre in laghetto, sorgenti,e rigogliose fonti .
In posizione sovrastante insiste un enorme tavolo in pietra, pronto ad accogliere e consentire un piacevole intervallo fatto di formaggi, salumi e pane del luogo.
In maggio si comincia ad arare e a coltivare le immense pianure
principalmente a patate:
una vera specialità. Ha una buccia compatta di colore intenso, non è sempre perfetta nella forma; si presenta bene, matura con pasta solida anche dopo diversi mesi di conservazione naturale (le patate si conservano a terra, poste in mucchio, in luoghi asciutti e privi di luce). Ogni famiglia coltiva il proprio campo di patate, per il proprio fabbisogno e per venderne una parte. Il periodo in cui si raccoglie il tubero è il mese di settembre.
Letino in EstateE' il momento delle passeggiate, dei sentieri per escursionisti; è anche la montagna delle arrampicate selvagge di motocross e fuoristrada e delle passeggiate a cavallo:
ed è anche il periodo della di maggior affluenza turistica. Ora possiamo incontrare anche qualche aquila reale, seppure se ne contano pochissime.
I cinghiali invece abbondano da quando il luogo è sottoposto al divieto di caccia:
Le volpi, invece,i le possiamo incontrare in tutto il periodo dell'anno .
Nelle fresche sere d'estate, spezzando la melodia dei grilli, ululati prolungati rendono manifesta la presenza di qualche lupo sui monti corcostanti :
il territorio matesino è roccaforte di alcuni nuclei di lupi.
Anche se è raro incontrarli, io, in pieno inverno ne incontrai due nella pianura delle secine.
Mentre sulle rive del lago o del fiume, oramai stazionari, fanno bella mostra gli aironi cenerini
Ma l'estate è anche il periodo delle sagre e delle feste.
dove si puo' ammirare il costume tradizionale delle donne di Letino.
Nel corso di manifestazioni turistiche e folcloriche/religiose, numerose le donne che con orgoglio e fierezza ne fanno sfoggio.
Riguardo poi al colore del costume di Letino, sono necessarie alcune considerazioni legate allo stato sociale della donna, vale a dire se giovane, nubile, maritata, zitella o vedova. La giovanetta non porta né il panno né la mappa; la nubile, in altre parole la signorina, indossa panno e mappa di colore verde. Per la maritata invece, mappa e panno sono di colore rosso. La zitella, oltre al panno e la mappa verde, porta altri segni di distinzione, come ad esempio, dei nastri di colore rosso che servono anche a reggere i due manicotti alla camicia. La vedova, infine, porta panno e mappa di colore nero, senza nessun particolare ornamento.
Soltanto il costume da sposa è sfarzosamente ornato e arricchito d’oro.
il costume maschile è costituito da un calzone corto di panno scuro, aderente e con spacchi laterali all’estremità e tenuti stretti al ginocchio con cente tricolori. La camicia, di cotone bianco, quasi sempre a casacca e senza colletto, è ricamata sul davanti, ai polsi e all’attaccatura delle maniche. Viene allacciata sul petto da un nastro colorato. Sul davanti è chiusa da una patta alla marinara con una serie di bottoni metallici dorati. I calzettoni di lana bianca sono lavorati ai ferri.
Si cominciano a preparare i balloni di fieno da dare agli animali
e ad accatastare la legna per il lungo e nevoso inverno:
anche se non è raro accendere i camini già a fine agosto o settembre specialmente di sera.
Autunno a LetinoQuesta è la strada che da casa mia porta all'agriturismo" le Falode", a tanti questi colori piacciono , a me, invece come l'autunno portano malinconia. Forse sara' colpa delle modificazioni ambientali come le giornate più corte, la luce meno vivida e le piogge più frequenti o il pensiero che mi porta al lungo inverno.
Spesso, pero', c'è ancora tempo per godere del clima, non dico mite, ma clemente.
Una passeggiatina lungo il Lete si puo' ancora fare, anche se voglia di uscire diminuisce.
Il paese si spopola e rimangono solo i paesani, sui monti cominciano pure le prime spruzzatine di neve.
Il prati che circondano il castello comincia ad assumere un colore giallognolo
e i faggi, per difendersi contro il gelo invernale, diventano pian piano spogli:
ed anche i laghi assumono altri colori:
e i camini cominciano a fumare:
e non mancano i cercatori di funghi:
e cosa c'è di meglio di una bella grigliata con l'ottima carne matesina?
o un bel piatto di salumi e formaggi delle Falode?
LETINO IN INVERNOTranquilli non è sempre cosi', ma puo' capitare , eccovi per esempio come si presentava la mia casetta pochi giorni fa:
Magari comincia cosi' :
e allora qualcuno pensa è vabbe' è la solita spolveratina e invece puo' finire anche cosi' come qualche anno fa:
quando per portare il foraggio agli animali bisogna ricorrere al "gatto delle nevi".
Quando nevica, il paesaggio cambia completamente e tutto sembra molto silenzioso ed ovattato, a parte i disagi che le nevicate abbondanti sicuramente si provocano.
Per chi, come me ci vive poco, prevale la la sensazione di fascino e della suggestione , mentre tra i Letinesi da sempre esiste un sentimento di amore-odio e non possiamo dargli torto :
I paesi di montagna visti attraverso gli occhi di chi ci abita e quelli dei turisti appaiono in maniera diversa.
Per i primi l'inverno genera disagio: il disagio di viverci, per i secondi diventa gigantesco parco divertimenti specialmente se si è in compagnia di amici.
L'estate è oramai lontana e per i Letinesi le alternative sono due o si sta a casa vicino all'invitante fuoco del camino o al bar, l'unico ritrovo dove si fanno quattro chiacchiere e bere l'immancabile birra.
Durante l’inverno diventa più difficile spostarsi, soprattutto per i giovani che sono soliti soprattutto il sabato sera , scendere a valle e frequentare le discoteche di Venafro o Cassino. Insomma per chi ci vive è un luogo che continua ad avere significati diversi rispetto al turista.Ma i letinesi sanno bene che la neve serve all'ecosistema e alla sorgenti che sono una fonte di vita.
Ma non possiamo dimenticare di dire che il Matese d'inverno si trasforma in un luogo di fiaba.
E' bello anche nelle altre stagioni, senza dubbio, ma sotto la neve, è da cartolina,
Edited by Pulcinella291 - 16/1/2019, 10:14