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| Chi crede che la candidatura della Borgonzoni sia stato l'errore piu' grande fatto da Salvini in Emila, si sbaglia di grosso. E' vero, la Borgonzoni, politicamente sara' pure una nullità, brava solo ad aprirsi la camicetta in parlamento e mostrare oltre le tette anche la scritta su Bibbiano, ma che colpa ne ha la poveretta se il "Felpa bulletto" l'ha tenuta nascosta alle masse, per apparire in tutte le piazze in prima persona? Forse, il cazzaro temeva altre gaffes oltre a quella che in casa di vittoria avrebbe tenuto aperti gli ospedali 24/24? Puo' darsi! Ora vedrete, diamo tempo al tempo, Salvini, che se vinceva si prendeva tutti gli onori, fra non molto dirà che forse non era la candidata ideale e che ha saputo solo ripetere in televisione i suoi illuminanti slogan e che si è solo limitata ad intonare l'Inno di Mameli sui palchi del centro destra. La "vera verità" è, invece, che sebbene la propaganda social di Salvini ha funzionato a pieno ritmo, il cazzaro verdognolo nella sconfitta ci ha messo del suo, quindi Luca Morisi lo spin doctor pagato dalla Lega con i soldi pubblici non ha colpa. Matteuccio, quello che voleva i pieni poteri, infatti, tra il consueto rito di selfies, ne ha combinate delle belle. La citofonata del Pilastro, la sparata sulla morte di Cucchi e l'aver messo alla gogna mediatica il povero ragazzo dislessico solo perchè era una sardina. Naturalmente a chi gli ha chiesto ragione di questi mezzucci propagandistici squallidi e beceri, come è suo solito, ha glissato come ha sempre fatto anche sui 49 milioni e il Russiagate . Ora non gli resta che cavalcare l'onda della vittoria in Calabria, ma qui non ha proprio niente da gongolare. E si! La candidata non era sua ma di Silviuccio nostro che si è preso il primo posto nella coalizione di centrodestra con un dato che, secondo le prime proiezioni, si attesterebbe intorno all'12% dei consensi, ai quali però andrebbero aggiunti i 9 punti conquistati dalla lista della neogovernatrice Jole Santelli. Quindi anche qui gli è andata maluccio. Due voti diversi, che richiedono analisi diverse. Pur avendo un minimo comun divisore: il centrodestra conferma la maggioranza dei consensi nel Paese ma lo stile, anche nella comunicazione, di Salvini comincia a perdere colpi. Dopo la crisi di governo forzata della scorsa estate, l’azzardo e la promessa di portare il paese al voto è fallito ieri per la seconda volta in pochi mesi. Troppo anche per un mago del consenso qual è il capitone.Forse sarebbe passare la mano a Giorgetti. Ora lo attendono altre battaglie ancora piu' dure :le citofonate in Campania e la Puglia saranno un po' piu' pericolose, caro il mio bulletto.
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