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| Se è vera o falsa la svolta moderata e liberal di Matteo Salvini, questo lo vedremo, poichè non solo siamo abituati alle sue continue giravolte, ma anche perchè, da parte mia, credo poco alla fisionomia di San Matteo convertito al moderatismo. Fatto sta che la battuta d'arresto, seppure parziale alle regionali, il calo di consensi nell'ultimo anno, l'opposizione della fronda interna., con Giorgetti e Zaia in testa, hanno fatto decidere , l'aspirante plenipotenziario italiano di strutturare il partito con la creazione di dipartimenti, dedicati a temi specifici. Il carroccio è orientato a creare una catena di comando più efficace, in altre parole per dirla "ciclisticamente"mai piu' un uomo solo al comando. Ieri sera a porta a porta ha dichiarato:"Io più delego, più son contento!"
Nel contempo che fa? Non perde occasioni di scagliarsi contro gli alleati, colpevoli secondo lui di aver sbagliato i candidati Caldoro (forza Italia) in Campania e Fitto (fratelli d'Italia) in Puglia. Tutto questo, come se la sua Ceccardi avesse stravinto in Toscana. Risultato? Ha dovuto subire anche le pallottole del fuoco amico. La Meloni mette in discussione la sua leadership nell'ambito del centro destra, Giovannino Toti, forte dei consensi liguri, lo ha attaccato mettendolo in discussione "Non sa fare il leader, non è come Berlusconi". Lo stesso Cavaliere ci ha tenuto a precisare che Forza Italia è l'unico partito liberale e moderato, contro il sovranismo e il populismo di altri. Certamente chi è causa del suo mal...ecc ecc, dopo il casino che ha combinato con la sfiducia al Governo, la tendenza a mettersi in mostra e a cercare notorietà a ogni costo, la questione settentrionale del Veneto che rivendica la Lega Nord , le accuse di voler inseguire, in qualche modo, il lepenismo all'italiana , "il capitano" sembra essere declassato a tenente , almeno nell'ambito del suo partito, mentre per molti rimarra' sempre "il capitone!
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