| Fonzie è riuscito a rottamare anche Giuseppi
Caro Ciro, non c'è che dire, quest'uomo piu' nel male che nel bene, sono anni, che condiziona la nostra politica, tanto che qualcuno lo chiama "il mostro di Firenze". A lui non frega niente del suo partitino e dei suoi adepti, lui ama stare al centro dell'attenzione, perchè cosi' facendo viene invitato all'estero per congressi e conferenze dietro un lauto compenso, come certamente saprai, dopo di aver combinato il casino in cui ci troviamo, in piena crisi, l'ultimo viaggetto lo ha fatto in Arabia. Sa bene che alle prossime elezioni, a meno che non si butti nelle braccia del suo mentore e padre putativo, il cavaliere di Arcore, cosa che non trovo per niente impossibile, con 1,5% è destinato a scomparire al di là del sostegno personale certo di quattro gatti. Pero' ora ci ha messi veramente nei guai, non perchè Draghi , ammesso che accetti, non sia l'uomo giusto per formare un governo di tecnici , ma perchè ha ridato voce al cazzaro e alla caciottara che già non vedono di buon occhio l'ex numero uno della Banca centrale europea. Il cosiddetto cdx appare alquanto diviso, Berlusconi è decisamente a favore come pure a favore di un esecutivo Draghi i centristi di Giovanni Toti ed altri sparsi qua e la'. Lo stesso "ex comunista padano" deve preoccuparsi, perchè Zaia ei Giorgetti ci sono aperture favorevoli e quindi la Lega rischia di implodere. Eppure se ricordi bene, in piena esplosione della pandemia, poco meno di un anno fa, Salvini fu il primo a proporre il nome di Draghi, ma a questi suoi continui dietrofront siamo oramai abituati da tempo. Molto piu' convinta delle elezioni, anche in virtu' dei sondaggi che la danno in crescita, , invece, ci appare la caciarona sorellina d'Italia, la quale poi, ammesso che il cdx vinca le elezioni, come appare probabile, per una eventuale leadership, dovrà fare i conti proprio con l'aspirante plenipotenziario milanese. Discorso molto diverso va fatto per gli ex fanculisti del Grillo parlante. Al di la' delle fughe che ci sono state e che ci saranno, in vista di nuove elezioni e per un rinnovo di mandato e della caduta di consensi, i 5 stelle, che forse sono diventate solo due , Di Maio e Di Battista che proprio amici non sono, come non lo sono piu' Grillo e Casaleggio, rischiano come o forse piu' della lega di implodere. In casa Pd, l'uomo ridens Zingarett vorrebbe andare al voto ma è in minoranza ed ha ha contro la stragrande maggioranza dei gruppi parlamentari . Che dirti? Anche per Draghi la vedo dura , non solo perchè gli toccherebbe in eredità una situazione non facile, non solo per gli adempimenti amministrativi che lo aspettano, ma anche perchè dovrebbe cercare di coagulare una solida maggioranza parlamentare che al momento non vedo. Egregio Ciro, comme 'a vuote e comme 'a giri, 'o cucuzziello andrà sempre dietro a noi poveri ortolani.
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