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| Qualsiasi abitante delle regioni del sud ha chiamato almeno una volta nella vita, il basilico, vasinicola. Dietro alla questa parola così colorita si nasconde un’etimologia molto particolare. Essa deriva infatti dal greco basileios che significa “re”. Questa pianta, infatti, in epoca romana e greca era molto pregiata e quindi degna di un re. Difatti, molti studiosi asseriscono che al tempo vi era l’usanza, proprio come in Oriente, di cospargere il corpo con un estratto al profumo derivante dalle foglie della pianta di basilico che aveva, oltretutto, soprattutto delle proprietà curative e cosmetiche. Esso, infatti, prima di essere utilizzato in cucina, era usato soprattutto in campo medico, come utile mezzo per curare le malattie del corpo e dell’anima, oppure, è il caso degli antichi egizi, come autentico e potente disinfettante e come buon auspicio per l’aldilà. Tuttavia, in epoca greca e romana alcuni lo consideravano di cattivo gusto e diabolico. Lo racconta Plinio il Vecchio nei suoi scritti, quando lo associa al mitologico basilisco. Ne sottolinea, finanche, che fu causa di pazzie. Anche nel Medioevo era usatissimo per curare le ferite. Ciò che è certo è che la fama della pianta in questione è rimasta intatta negli anni, tanto che anche Boccaccio ne troviamo un riferimento, quando lo considera come “bellissimo ed odorifero”.
Ma per la spiegazione del nome, dobbiamo rifarci ad un’antica leggenda che vede un certo re Nicola come protagonista. Egli, possedeva e coltivava questa piantina dal profumo inestimabile. La sua fortuna, infatti, si basò sul commercio del basilico. Tuttavia, alla sua morte il regno andò in dissesto ma i suoi abitanti decisero di non gettare nemmeno una foglia di quella prelibatezza, perciò ognuno andava a coglierne quanto bastava per insaporire le proprie ricette. Il popolo, allora, iniziò ad indicarle come “l’erba dei vasi di Nicola” espressione dalla quale deriverebbe Vasinicola. Ora che abbiamo capito da dove proviene il suo nome, vediamo come preparare l’amatissimo digestivo!
100 gr di basilico 300 gr di acqua 500 ml di alcol puro 400 gr. di zucchero scorzetta di limone quanto basta (se gradite)
Innanzitutto, lavate accuratamente le foglie di basilico e asciugatele. Inseritele in un contenitore di vetro dalle giuste proporzioni insieme all’alcol puro. Se desiderate un gusto più agrumato, inserite anche un po’ di scorzetta di limone. Lasciate macerare per circa 20/25 giorni il tutto, facendo attenzione e lasciando il vaso di vetro ben chiuso lontano dai raggi solari. Una volta trascorso il tempo esatto necessario alla macerazione, versate l’acqua in una pentola e aggiungete lo zucchero. Fate bollire fin quando non si sarà sciolto.
Lasciate raffreddare e versatelo nel vasetto con le foglie di basilico. Dopo altri 20 giorni trascorsi secondo le precedenti modalità, filtrate il tutto in modo tale da estrarre tutte le foglie di basilico e inserite il liquido in bottiglie di vetro. Naturalmente, consigliamo di chiudere quanto meglio è possibile le bottiglie e di aspettare ancora una decina di giorni per consumarlo.
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