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| Oramai questa emergenza pandemica sta dividendo gli italiani e la politica in "aperturisti e chiusuristi". Coloro che vogliono le immediate riaperture, naturalmente si nascondono dietro la elegante espressione "aprire in sicurezza", come se fino ad oggi qualcuno, in base a decisioni predeterminate, non l'abbia voluto fare per il gusto di voler vedere la gente soffrire in condizioni disagiate. Sono mesi che siamo confrontati con un numero di morti impressionante e di contagi che non accennano a calare ed onestamente queste pure logiche di bottega o posizioni di bandiera, mi sembrano veramente fuori luogo ed al di lā di ogni buon senso.
E allora quello che č caduto in Sardegna, che da zona bianca da , la prima in Italia il 1° marzo, a zona rossa, evidentemente non ci ha insegnato nulla. La regione č attualmente pari a 1,54, il dato pių alto dItalia e ben al di sopra della soglia di 1,25, con cui scatta la zona rossa. E' accaduto, quello che non avremmo mai dovuto fare in un momento come questo :i contagi hanno ripreso a correre a causa dei comportamenti scorretti tenuti dai singoli cittadini, con ritorno ad assembramenti nei locali pubblici e al poco rispetto del distanziamento sociale. Siamo bianchi e allora siamo liberi di fare quello che ci pare. Ed ecco chi č di nuovo tornati alla chiusure dei negozi al dettaglio ecc. con contagi schizzati alle stelle e una situazione che inizia ad essere complicate anche per gli ospedali per l'aumento dei ricoveri in terapia intensiva. Tanto premesso, non oso immaginare cosa potrebbe accedere se in Italia abbassassimo la guardia e ci facessimo contagiare non solo dal virus con le sue varianti, ma anche dalla stupiditā di qualcuno . Il paese, in attesa delle vaccinazioni, ha ancora bisogno di fare sacrifici, purtroppo!
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