| Caro Sebiuccio, mi va di risponderti per puro affetto. Di soggetti inqualificabili in Italia ce ne sono a iosa. È da non tollerare quando quelli che sono qualificabili, che anzi pretendono di rivendicare la loro condizione con orgoglio, rompano le palle attaccandosi a nominalismi. I gay sono gay anche se lì si chiama froci, culattoni, ricchioni e via dicendo: è la ricchezza della lingua italiana e dei suoi vari punti dialetti che mi pare tu difendi. I negri restino con la pelle più o meno scura anche se lì si definisce " di colore" cosa che dimostra l'assoluta ignoranza di chi parla di "colore" per il nero che colore non è. Le puttane restano puttane anche se le si chiama troie, vacche, escort, navi scuola, etc. Gli stronzi restano tali anche se lì si definisce in altri modi. Tu sai che io ben conosco l'origine del colore della cute e mai mi sognerei di farne motivo di discriminazione e loro sì che sono uomini,senza bisogno di altra attribuzione. Ma tante altre "categorie" che rivendicano normalità dimostrano di sapere, nel senso che ignorano, che cosa sia la normalità: un concetto matematico, statistico, che non ammette ignoranza o che non dovrebbe ammettere ignoranza. I bidelli restano bidelli anche se adesso si chiamano "personale ATA" e gli spazzini o netturbini restano tali anche se adesso devono chiamarsi "operatori ecologici", i menomati sono tali anche se lì si chiama "diversamente abili". Ho gran pena degli infelici che non sempre lo sono per loro scelta (gli omosessuali) o capacità (conosco uno spazzino con la laurea) ma non voglio essere ridotto al silenzio per legge solo perché voglio parlare liberamente e rispettosamente senza dover prima considerare qual sia il vocabolo più idoneo in relazione al politicamente corretto, come ogni linguaggio destinato a variare nel tempo. Se poi qualcuno ritiene che i froci e le puttane non siano proprio compatibili con la sua morale per me deve avere il diritto di dirlo anche perché preferisco avere una moralità che disprezza le morali e le religioni spesso interdipendenti. Disprezzo nel mio intimo tutti i credenti ma li rispetto poiché è "statisticamente normale" avere una fede mentre io, agnostico, appartengo ad una minoranza che non pretende che gli altri si adeguino. Ma se qualcuno mi dice (e tu sai che accade) che forse son più vicino a Dio di altri, che magari cambierò, etc. non mi offendo. Fare un elenco di tutte le puttanate dette dai politici permetterebbe di scrivere ben più che una Treccani. Cosa voleva dimostrare Fedez? Che lui è più avanti? Buon per lui. Certamente non gli augurerò di avere un figlio o una figlia omosessuale, non solo sarebbe volgare ma soprattutto non colpirebbe un grande uomo ma un essere innocente che dovrebbe scontrarsi con i terribili pregiudizi che nessuna legge potrà mai eliminare. Ci sono pretesi giudizi "storici" che condannano categorie di persone che si sono tradotti in leggi. Qualcuno si è mai chiesto se gli stessi "giudizi" storici si siano mai (e magari anche più spesso nel tempo e nello spazio) tradotti in leggi esattamente uguali e contrarie? Le "leggi"! Se ce ne fossero di meno forse si starebbe meglio. Se si stabilisse che l'unico reato è il trattare brutalmente esseri viventi umani (e non solo) anche verbalmente - se si vuole - ma con l'intento di ferire sarebbe accettabile. Ma se si pretende di normale e nominalizzare tutto bisognerà prevedere anche che il "femminicidio" (un oratore giuridico che toglie umanità alla donna) deve aver per per contraltare la "maschiotortura" reato che ne è spesso all'origine e potrei continuare ma, sempre per affetto mi fermo. Buona giornata
variopinti - restano - li - non sapere - orrore
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