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| Oramai non ci sono piu' dubbi, l'adesione di Svezia e soprattutto Finlandia alla Nato metteranno in serio rischio la sicurezza e la stabilità dell'intera Europa. Le mire espansionistiche del nuovo Zar, infatti , hanno spinto i due paesi scandinavi, fino ad ora neutrali, a richiedere l'ombrello protettivo dell'alleanza atlantica, e mentre Mosca ha già preannunziato eventuali ritorsioni militari, nelle more , la Gran Bretagna ha firmato un patto militare garantendo sostegno in caso di attacco da parte Russa. Se non è zuppa è pan bagnato , in altre parole anche se la situazione potrebbe sembrare diversa, resta in sostanza la stessa. Nessuno si illuda, infatti, che in caso di un attacco russo, con il conseguente coinvolgimento britannico , noi altri alleati alleati possiamo stare tranquilli. E' vero che potremmo sempre ricorrere all'articolo 5 del trattato secondo il quale "Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti». In altre parole: se uno degli Stati è sotto attacco, è previsto l'intervento militare degli alleati". Nel malaugurato caso prospettato , anche se la G.B. non venisse fisicamente attaccata, c'è qualcuno che veramente pensa che gli Usa resterebbero a guardare, con un Boris Johnson, principale alleato Usa, impegnato in una guerra , seppure a difesa di Finlandia e Svezia ? Sicuramente no, anche se l'accordo tra i tre paesi è "slegato" dal capitolo Nato. Ma veramente la Russia del dittatore Putin, già impegnato in una guerra estenuante in Ucraina potrebbe pensare a ritorsioni militari? Personalmente non ho la sfera di cristallo, una cosa è certa tra la Russia e la Finlandia corrono 1.340 km di confine. Già nel mese di aprile la Svezia ha denunciato che un aereo da ricognizione russo ha violato lo spazio aereo di Stoccolma, di conseguenza nessuno ci puo' assicurare il non verificarsi di qualche altro incidente lungo la linea di demarcazione tra Finlandia e Russia , la qualcosa potrebbe essere la scintilla deflagrante. Il solito ministro Lavrov, in questi giorni, ci ha tenuto a precisare che la Russia sarà costretta ad adottare misure di ritorsione, sia di tipo tecnico-militare sia di altra natura, al fine di fermare l'insorgere di minacce alla sua sicurezza nazionale, è un bluff? E chi lo sa! Sappiamo solo che dopo l'invasione dell'Ucraina stanno per saltare tutti gli equilibri geostrategici in Europa.
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