Le stronzate di Pulcinella

KR Crotone

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view post Posted on 28/2/2023, 20:19
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Ciò che è accaduto a Crotone e, ancora di più, le parole dei nostri politici, mi sta lacerando il cuore e mi ha fatto salire una rabbia dentro che non mi riconosco.

Questa è una piccolissima riflessione che ho fatto.

"Sono morti per colpa loro. Sono colpevoli per la propria morte e doppiamente colpevoli per la morte dei loro figli". Questo in sintesi il senso delle sue parole. Questo, ai miei occhi, il più disgustoso e vergognoso atto di cancellazione della verità e ribaltamento /scarico di responsabilità che io ricordi da molto tempo.
Io non la conosco quella disperazione che ti porta a considerare una barchetta più sicura della terra in cui vivi e a decidere di rischiare la tua vita e quella dei tuoi figli. E non la conosce nemmeno lei signor ministro. Ma non serve conoscerla per comprendere che è nell'esistenza stessa di una disperazione del genere che abita l'ingiustizia del mondo e che nessuno può essere condannato per il bisogno di sfuggirle. Quando, relativamente al mio compagno colpito da emorragia cerebrale, dissero che senza operazione sarebbe morto entro poco e che con l'intervento al 90% sarebbe morto lo stesso, la famiglia decise di rischiare. Perché una piccolissima speranza di sopravvivere e avere un futuro è meglio della certezza di andare incontro al destino peggiore.
Signor ministro, vorrei che le capitasse un incubo, uno di quelli che sembrano così veri da toglierti il fiato e che, per la durata del sonno, vedesse i suoi figli o i suoi nipoti piangere perché hanno fame e lei non sa come sfamarli, nascondersi per non essere uccisi, restare muti per il terrore mentre le bombe e gli spari diventano gli unici suoni che conoscono, che guardando le sue figlie e le sue nipoti debba dir loro che non possono studiare perché sono femmine, che non possono esprimersi, che devono accettare qualsiasi decisione altrui sulla loro pelle, temere per la loro vita, per l'integrità dei loro corpi. Saperli in pericolo costantemente, saperli senza futuro, saperli alla mercé della stessa disperazione che sta vivendo lei davanti alla loro sofferenza. La sfido, signor ministro, a non svegliarsi urlando e a non desiderare di fare qualsiasi cosa per dare a loro e a se stesso una possibilità.
NON esiste nessun modo di impedire le partenze, anche i nostri nonni sono scappati da questa Italia quando li affamava e non dava loro prospettive di futuro. Anche i nostri figli scappano per cercare lavori più soddisfacenti, meglio retribuiti e vite più serene e dignitose lontano da qui. Ma noi lo abbiamo potuto fare e lo possiamo continuare a fare comprando un biglietto per una nave o un treno o un aereo.
NON esistono modi per impedire la partenza e non abbiamo alcuna ragione accettabile per pretendere che restino nei loro inferni così da non creare disturbo e non abbiamo alcun merito per essere nati dentro i confini geografici giusti né alcun diritto di decidere chi può sognare un futuro e chi no.
Esiste, invece, un modo per evitare che il deserto e il mare siano un cimitero popolato ogni giorno di più... permettere alle persone di partire con mezzi sicuri, comprando un biglietto aereo, senza rischiare la vita, senza le botte e le torture dei trafficanti, senza i ricatti alle famiglie e la violenza cieca delle prigioni libiche. E, fino a quando questo non sarà realtà, smettendo di fare la guerra a chi cerca di salvare le vite sperse in mezzo al mare o di punire chi decide di non voltarsi dell'altra parte.
 
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