Le stronzate di Pulcinella

La storia incredibile di Salvatore Mancuso Gomez, il trafficante di droga italo columbiano

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view post Posted on 18/4/2024, 09:44
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Pulcinella291 Forum

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Di origini italiane (il padre è originario di Sapri), Salvatore Mancuso Gómez, conosciuto anche come el Mono Mancuso, Santander Lozada, Il Signore della Droga o Triple Cero (Montería, 17 agosto 1964), è un criminale, paramilitare e narcotrafficante colombiano.
In Colombia è stato per quasi dieci anni il capo di un gruppo paramilitare che ha fatto migliaia di vittime e trafficato cocaina nel mondo.
Proprietario terriero, Mancuso, nel 1995 si era unito a un'organizzazione chiamata "Autodefensas Campesinas de Córdoba y Urabá" (Accu) perché sarebbe stato stanco delle azioni dei gruppi guerriglieri contro la sua famiglia e le sue proprietà. L'italo-colombiano ha ricoperto un ruolo importante al fianco del fondatore, Carlos Castaño. Negli anni successivi, dopo la creazione della Auc, “El Mono” ne è diventato uno dei leader più importanti, ma anche uno dei più spietati e spregiudicati. Oltre alle violenze, inoltre, l'organizzazione si è messa nella produzione e nel traffico di cocaina dalla Colombia all'estero e per questa ragione Mancuso Gomez è stato coinvolto nelle indagini della Drug enforcement administration (Dea) degli Stati Uniti e in quelle delle Direzioni distrettuali antimafia in Italia, come l'operazione “Decollo” del 2004 e quella chiamata “Galloway Tiburon” del 2006. Tutto ciò è avvenuto negli anni in cui era in corso un processo di pace, chiamato “Justizia y paz”, tra lo Stato colombiano e alcuni gruppi paramilitari come le Auc, che hanno deciso di lasciare le armi in cambio di uno sconto di pena. A volere questo processo di pace è stato l'allora presidente Alvaro Uribe, molto legato ai gruppi paramilitari di destra, da lui sostenuti nel corso degli anni Novanta. Forse, proprio per questa ragione, l'ex presidente Uribe era intenzionato ad allontanare Mancuso e altri capi concedendo l'estrazione negli Stati Uniti.

Mancuso Gomez si è arreso nel 2004 ed è stato estradato negli Stati Uniti nel 2008. Di fronte alla giustizia statunitense ha ammesso le accuse legate al narcotraffico spiegando di aver controllato dalla metà degli anni Novanta alcuni gruppi delle Auc incaricate della produzione di cocaina: secondo quanto riferito da lui, l'organizzazione poteva produrre duemila tonnellate di coca al mese. Dalle coste colombiane i carichi partivano verso Usa ed Europa. Gli altri produttori e trafficanti dovevano pagare pegno all'Auc, che si occupava anche di mercato nero delle armi e della corruzione di magistrati e delle forze dell'ordine per garantirsi maggiore impunità. Il 30 giugno 2015 ha ottenuto una condanna a 190 mesi di reclusione (15 anni e dieci mesi): “Attraverso il suo ruolo di guida dell'Auc, Salvatore Mancuso-Gomez ha diretto la produzione e il traffico di oltre 100mila chili di cocaina negli Stati Uniti e altro - informava l'assistant attorney general Leslie R. Caldwell in un comunicato stampa -. Oltre ad arricchirsi, Mancuso-Gomez e l'Auc hanno usato il denaro del narcotraffico per crescere e armare una forza paramilitare di più di 30mila combattenti e per rafforzare il proprio controllo sulle regioni colombiane”. Nella primavera 2020, però, la sua condanna è risultata scontata per intero e questo ha aperto una nuova partita.
La Corte Costituzionale, con una sentenza emanata in sessione plenaria il 18 ottobre 2023, si è pronunciata sulla protezione di Salvatore Mancuso. L’incolumità e le verità che può raccontare sono una priorità per il governo guidato da Gustavo Petro. Le sue ricostruzioni possono dare un contributo fondamentale per ricomporre interi pezzi della storia del Paese e dare, finalmente, verità e giustizia alle centinaia di migliaia di vittime del conflitto armato. Ma non solo. Per quanto riguarda l’Italia, sarebbe interessante che fornisse elementi sui suoi rapporti con la criminalità organizzata nel nostro Paese. Se decide di collaborare può certamente essere un personaggio oltremodo scomodo per alcune figure di spicco della politica degli ultimi trent’anni. Se si vuole ricostruire un tessuto sociale lacerato da crimini efferati contro la popolazione civile e la fiducia verso le Istituzioni, è necessario che Mancuso dia un reale contributo alla verità, che lo Stato colombiano sia in grado di garantirne la sicurezza ma ancor di più che sia assicurata la non ripetizione nei confronti delle vittime del conflitto.
Fonti wikipedia
liberainfomazione
 
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