LA NAPOLI SUL MAR NERO E LA PIÙ BELLA CANZONE DI SEMPRE
ODESSA, una delle tante città dell’Ucraina che si affaccia sul Mar Nero e come le altre città ucraine è stata coinvolta in quest’assurda e imprevedibile guerra, fu fondata nel 1794, dall’ufficiale Napoletano Josè de Ribas che, durante una missione nelle terre appena conquistate dall’Impero Russo, che aveva buoni rapporti di amicizia con il Regno di Napoli, convisse la zarina Caterina II di Russia (detta la Grande) della necessità di costruire un porto, e quindi una città, sul Mar Nero. La città fu costruita nel luogo dove sorgeva un piccolo villaggio e prese il nome di Odesso (da Odessos, una colonia greca che si riteneva fiorita sullo stesso territorio). Il nome però fu subito cambiato in Odessa dalla zarina Caterina II, per la quale la città doveva avere un nome femminile perché doveva simboleggiare “forza e importanza”.
Il clima mite di Odessa, molto simile a quello dei paesi del Mediterraneo attrasse subito migliaia di meridionali in cerca di fortuna. L’Ucraina da sempre considerata il granaio d’Europa annesso al potente Impero Russo, alla fine del Settecento doveva apparire bella e ricca come l’America dei tempi moderni. In pochi anni gli italiani aprirono ad Odessa un’infinità di attività commerciali dalla sartoria alla produzione di strumenti musicali; dal settore alimentare, con l’apertura di panetterie e pasticcerie, al settore dei marmi e delle costruzioni. Infatti l’intera città, immaginata a “misura d’uomo”, fu interamente disegnata da architetti italiani. A metà Ottocento, la città adottò anche ufficialmnte (nella segnaletica e negli atti ufficiali), l’italiano come seconda lingua.
E proprio a Odessa fu scritta la musica della più conosciuta e bella canzone italiana di sempre: ‘O Sole Mio. La canzone, scritta in lingua Napoletana, fu pubblicata nel 1898, è stata cantata dai più grandi tenori a livello internazionale e da tantissimi cantanti di musica leggera di tutto il mondo e fu da ispirazione ai Beatles quando scrissero “Hey Jude”. ‘O Sole Mio è stata anche incisa in diverse altre lingue.
Giovanni Capurro, giornalista e redattore delle pagine culturali del quotidiano “Roma” di Napoli, nel 1898 scrisse i versi della canzone e ne affidò la composizione musicale a Eduardo Di Capua. In quel tempo Di Capua si trovava proprio ad Odessa, con suo padre violinista in un’orchestra.
La musica sembra sia stata ispirata da una splendida alba sul Mar Nero dove si trovava l’autore. Il brano fu dedicato alla vincitrice del primo concorso di bellezza tenutesi a Napoli: la nobildonna Anna Maria Vignati-Mazza detta Nina (moglie del Senatore Giorgio Arcoleo); venne poi presentato alla Festa di Piedigrotta ed a un concorso musicale promosso dall’editore Bideri ma senza ottenere grande successo ed arrivando seconda, ma in seguito si diffuse sempre più - anche fuori dall’Italia - fino a diventare un vero e proprio patrimonio della musica mondiale.
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O sole mio è una delle canzoni più famose di tutti i tempi, ma non fruttò molto ai suoi due autori: Di Capua e Capurro, morirono in povertà negli anni Venti del Novecento.
Per la musica, le parole, l’atmosfera che riesce a creare è, per eccellenza, quella che meglio rappresenta l’Italia, tanto che alle Olimpiadi di Anversa del 1920, fu eseguita come inno nazionale italiano. Infatti, durante l’inaugurazione delle Olimpiadi di Anversa, alla presenza di re Alberto del Belgio, in corrispondenza della sfilata delle rappresentative nazionali, sembra che la banda che eseguiva gli inni ufficiali avesse perso lo spartito dell’inno dell’Italia, che allora era la “Marcia Reale”. Per cavarsi d’impaccio il direttore fece subito suonare ‘O sole mio, immediatamente seguito dagli spettatori dello stadio che cantarono in coro la famosissima canzone napoletana.
Anche il cosmonauta russo Jurij Gagarin, il primo uomo a volare nello spazio intorno alla Terra nella navicella spaziale Vostok 1, durante la missione del 12 aprile 1961, per ingannare il tempo, cominciò ad intonare “‘O Sole Mio” in (quasi) perfetto Napoletano.
Questa canzone fu anche citata da San Giovanni Paolo II Papa, in visita a Napoli nel novembre del 1990.
Alcuni interpreti di ‘O Sole Mio: Enrico Caruso, Fernando De Lucia, Tito Schipa, Mario Lanza, Mario Del Monaco, Josephine Baker, Elvis Presley, Frank Sinatra, Bill Haley & His Comets, Dalida, Claudio Villa, Massimo Ranieri, Mina, Milva, Luciano Pavarotti, Josè Carreras, Plácido Domingo, Bruno Venturini, Jorge Negrete, Tony Martin, Bryan Adams, Elton John, M’Barka Ben Taleb, Angelo Branduardi, Giuni Russo, Anna Oxa, Gianni Morandi, Lucio Dalla, Eros Ramazzotti, Lina Sastri, Gianna Nannini, Pino Daniele.
Fonte Campania svelata. It